“La meritocrazia e l’Associazionismo come chiavi per un nuovo modello sociale”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“La Meritocrazia è un sistema di valori che mette in evidenza, premia l’eccellenza indipendentemente dalla provenienza, dove provenienza indica un’etnia, un partito politico, l’essere uomo o donna; ma in Italia “provenienza” è soprattutto famiglia di origine.” Così Francesco Netti, socio ed attivista dell’Associazione Campania Viva, ha evidenziato nel suo intervento di ieri presso l’Hotel Europa di Caserta in Via Roma, all’Assemblea dal titolo “L’idea associativa protagonista del cambiamento”, come in Italia il sistema di valori è molto meno meritocratico di quello di altre società, inglese, australiana, nord europea, canadese o statunitense, molto più capaci di assicurarsi che la classe dirigente sia la migliore possibile. Per Netti, le pari opportunità per i giovani si fermano a Roma: i giovani del Sud hanno scuole pessime, come dimostrano i loro test PISA (a livello di Uruguay e Thailandia, anche se nessuno lo sa, dato che i voti assegnati agli studenti dagli insegnanti sono buoni, al livello di quelli del Nord). Il ritardo è causato da una forza più forte del previsto, quella della famiglia italiana, che genera un familismo amorale studiato dai sociologi e dagli psicologi di tutto il mondo. Gli italiani non hanno più fiducia nella giustizia, nella scuola, nella sanità pubblica, e trovano nella famiglia unico rifugio. Ma ciò va contro al maggiore liberismo economico e sociale di altre società. L’equazione del MERITO porta a maggiore produttività, attrazione di investimenti, scoperte, benessere e sviluppo. Ad una vera e propria rinascita culturale e sociale.

Francesco Netti

Per parlare di nuovo bisogna partire da una semplice parola…M E R I T O…partendo da un nuovo significato della parola è possibile assegnare una nuova classe di valori da cui ripartire, per parlare di nuovo.

Ed ecco che lo stare insieme, il riunirsi per il bene comune, a prescindere da ceto sociale, colore della pelle, istruzione, deve diventare il nuovo motto. Il tema di oggi “L’idea associativa: protagonista del cambiamento” esprime in pieno questa esigenza ormai non considerata più dall’attuale classe dirigente che si è allontanata da tempo dai veri problemi ed esigenze della gente.

Conclude Netti nel suo intervento: “Perché se in Italia la sovranità spetta al popolo, ma allora di cosa stiamo parlando? Esistono solo questioni non problemi. Ci vuole solo continuità e nuovi valori per un New Deal italiano.”

L’apertura dell’incontro è stata tenuta dal Presidente dell’Associazione, Maurizio dello Stritto che ha evidenziato la mission dell’Associazione sul territorio. Successivamente l’intervento tecnico del Prof. Vincenzo Sarracino, professore Ordinario di Pedagogia Generale e Sociale della Facoltà di Psicologia della Seconda Università di Napoli, che ha messo in evidenza invece l’esigenza di un nuovo ordine sociale, che tanto non si distanzia da esigenze che si sono avute nel passato. Ma utilizza un termine, quello di “glocale”, ossia un nuovo ordine sociale che tenga conto delle peculiarità di un determinato distretto sociale locale inserito in un contesto globalizzato. Questo manca al nostro Paese. E’ rimasto troppo chiuso ed avvolto su se stesso. Come evidenziato anche nell’intervento del’’On. Dott. Angelo Consoli, Vice Presidente delle Attività Produttive della Regione Campania, il quale oltre ad evidenziare l’esigenza di un ordine sociale nuovo, ha messo in evidenza di nuovo la mission dell’Associazione politica ma apartitica, più vicina alla gente e per la gente.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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