Con Rispondenze
elio ho bisogno di bene
mi alzo con dolore con gli occhi a questo risveglio altrui della crisi
e vedo allarme per una cecità troppo a lungo costretta dentro falsa vanagloria
e poco cura
poca cura
poi vedo te
e i pochi che
e mi dico che
e spero di avere ancora giorni da…
intanto le ricerche sono andate fin troppo bene
ma le orecchie dobbiamo cercarle
pere dare fiato a trombe che suonano a coccio
ti voglio ancora più bene
semmai… ti vedrò con una risata dopo un corsa ad ostacoli che dovrebbe,,,
lidia
Intanto molti cari auguri di bene.
Elio Pecora
vi farà piacere la strada aperta e vostra oltre che mia ognuno con la sua via
Elio a te che dire…
chissà se questo piccolo elemento non aiuti questa nostra stanchissima cultura
ho fatto quello che ho potuto grazie anche a voi grazielidia
Con-Rispondenze di Lidia Ferrara è un libro – nella sua semplicità – difficile: in questa allettante lettura, attratta dentro una trama di disabitudini letterarie, in una sorta di spaesamento, e trasportata da modelli interpretativi alternativi, ho inseguito due tracce: quella formale – l’immagine e la poesia – e quella strutturale – una fascio di scritti e di immagini fotografiche .Sfogliata la bella copertina, supero un confine: forma e struttura si intrecciano e si rimandano l’un l’altra; entro in un libro anticonformista, mi trovo tra immagini che pesano come parole e parole che si inchiodano alla vista come immagini. Una narrazione fotografica che ha tutto il sapore dell’intimità e in cui la poesia si apre i suoi varchi. Viaggio tra le sue pagine – nella fedele e verace testimonianza delle fotografie – e prendo confidenza con un album in cui i rettangoli di carta patinata traducono l’esperienza vissuta in un racconto in cui le parole non sono più adeguate al dire con l’esistenza di Lidia Ferrara e ilsuo continuum creativo , non solo un album di ricordi, non solo un diario e non solo un libro che narra una storia.
[…]
Con-Rispondenze non è un libro fatto per l’immaginario o l’immaginifico, è Lidia Ferrara stessa: è tutt’uno con la sua vita e col suo modo di vedere il mondo. Fuori di ogni retorica, ho letto questo libro al di là di ogni canone consueto: oltre la sovrabbondanza di parole ridondanti e vuote e di rappresentazioni falsificate della realtà, passando tra pagine che anziché reificare realtà illusorie, in una super-efetazione dell’immagine e della parola poetica, ricreano un mondo simbolico alla ricerca necessaria di trovare senso e significati al nostro abitare il mondo. Con-Rispondenze è a fortiori ribelle, trasgressivo e sconvolgente: perché certamente è rischioso tentare strade nuove, e sentire la propria identità essere sempre più fragile e esposta, perdere sicurezze e granitiche fermezze; ma è sicuramente vivere un mondo nel quale l’assenza dell’altro è sentita come una mancanza e una perdita senza fine, un mondo che non sarebbe e non avrebbe ragione di essere per nessuno.
Maria Peruzzini