UFFICIO POSTALEPOSTE, PROTESTE ANCHE DAL RIONE MICHELANGELO E VIA RUGGIERO  Continuano ancora le chiusure di Uffici Locali o Frazioni Periferiche

 

Caserta, Febbraio 2015

Nonostante gli impegni e le promesse da parte delle Poste, continuano, anzi aumentano, i disagi dei cittadini per l’ormai rituale mancata consegna della corrispondenza, che – oltre tutto il territorio provinciale – riguarda particolarmente anche le strade centrali del capoluogo. Senza parlare, poi, delle chiusure ingiustificate degli Uffici nelle frazioni dei Comuni di Dragone, Portico, Capua, Sessa Aurunca.

La corrispondenza, pur con indirizzi precisi e con portalettere regolari, viene ormai consegnata mediamente ed al massimo una/due volte al mese. Intere strade non ricevono corrispondenza, che viene ammucchiata a quintali nei depositi postali.

Numerosi sono gli utenti danneggiati, che molto spesso si rivolgono allo Sportello del Cittadino-Cisas per segnalare scorrettezze ed abusi da parte dei dipendenti postali, mentre quotidianamente Sindaci ed Istituzioni sono costretti ad intervenire, anche se invano. Nella giornata di oggi, più utenti del Rione Michelangelo e    Via Ruggiero di Caserta hanno telefonato alla Segreteria della Cisas per denunciare che la zona non viene servita da tempo e per far anche sapere essersi recati all’Ufficio Smistamento Corrispondenza di Caserta – che dovrebbe essere controllato ed inquisito dalle autorità competenti – per poter ritirare di persona la propria corrispondenza, sparsa e giacente tra quintali di posta non recapitata.    

I cittadini ricevono, quando capita, solo bollette di pagamento Enel, Acqua, Luce, Gas, Telefono, ovviamente gravate di sanzioni per ritardato pagamento. Non parliamo poi delle raccomandate, che non vengono consegnate nemmeno quando gli interessati sono regolarmente in casa. I citofoni non vengono neanche più utilizzati da postini irresponsabili e disonesti, pur di non perdere tempo, mentre i cosiddetti dirigenti delle Poste nulla fanno per vigilare ed eliminare disagi e danni.

Gli avvisi delle raccomandate vengono lasciati nelle buche postali degli immobili senza nemmeno avvisare gli utenti, presenti in casa. Falsamente viene segnato che l’avviso è stato consegnato mentre viene furtivamente messo nella cassetta postale. Per ritirare, poi, l’agognata raccomandata, i destinatari devono recarsi, perdendo comunque una giornata di lavoro, presso il lontano ed affollato Ufficio di Viale Ellittico, mettendosi in lunga fila sotto Pioggia o Sole, con pericolo delle auto in transito. Spesso, devono pagare anche una tantum per il ritiro. I cittadini sono ormai stanchi ed hanno deciso di denunciare la cosa per accertare le singole responsabilità delle Poste, dei dirigenti e dei postini per la mancata consegna della corrispondenza e per accertare che fine fanno i quintali di corrispondenza non consegnata.

La Segreteria della Confederazione Cisas tornerà a sollecitare la corretta consegna della corrispondenza, atteso anche l’aumento del costo del servizio gravante sugli utenti. In caso contrario, provvederà alle dovute denunce, anche per i danni subiti.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

Potrebbero interessarti anche...