A CHE ORA È MEGLIO FARE SPORT

 

Ecco le ore migliori della giornata per praticare le discipline sportive più adatte al tuo fisico. Scoprirai che non sempre il mattino è il momento giusto o la sera quello sbagliato. Ecco perchè.

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La routine quotidiana vi impone di praticare il vostro sport preferito fuori dall’orario di lavoro o comunque nei ritagli di tempo libero. Tutto bene, ci mancherebbe: più sport si fa e meglio è, il fisico ha bisogno di mantenersi in movimento. L’ideale, però, sarebbe rispettare certi orari. Non tutte le discipline sportive, infatti, vanno d’accordo con i momenti della giornata in cui riusciamo a praticarle. Insomma: c’è un’ora giusta per ciascuno sport.

Difficile scegliere il momento giusto
Certo, sono poche le persone che possono permettersi di scegliere quando fare sport, dovendo tenere conto dei mille impegni di tutti i giorni. C’è chi al mattino vorrebbe tanto trovare il tempo per potersi dedicare all’attività ideale per il suo fisico nelle prime ore della giornata. Chi, invece, a fine giornata, vorrebbe trovare le forze per dedicarsi al suo sport preferito. Gli orari delle palestre e dei centri sportivi in genere, poi, fanno il resto: non sempre è possibile avere l’ultima parola, in fatto di “momento giusto” per dedicarsi all’attività fisica. E allora, Come regolarsi?

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Di mattina, passeggiate o bicicletta
La prima parte della giornata è un momento delicato per il nostro corpo. Le ghiandole surrenali producono grandi quantità di ormoni come il cortisolo, l’adrenalina e la noradrenalina. Sono loro che predispongono l’organismo all’azione e lo mettono nelle condizioni di reagire al meglio agli stimoli.
Questa fase iniziale della giornata può andar bene qualsiasi tipo di sport. Ma se proprio volete dare una sferzata di energia al vostro corpo, uscite subito all’aria aperta per un’oretta abbondante di walking (passeggiata) o di bicicletta: la luce del sole aiuterà l’organismo a riattivare le funzioni biologiche che si sono “addormentate” durante la notte, e a sincronizzarsi con l’ambiente che vi circonda.

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Primo pomeriggio: meglio la palestra
È il momento della digestione: quello che accade nel nostro apparato gastrointestinale richiede l’afflusso di grandi quantità di sangue nello stomaco. La pressione arteriosa tende a calare e sopraggiunge quella sensazione di torpore tipica del dopo pranzo. In una fase così delicata, bisogna scegliere con cura le attività a cui dedicarsi senzan farsi male o provocare danni all’organismo. E allora: se avete in programma una seduta in palestra, è bene pranzare leggero e con notevole anticipo. Via libera alle attività di tonificazione come l’allenamento con i pesi o il “circuit training”: i muscoli sono in movimento già da qualche ora, e quindi più caldi. È dunque il momento migliore per rimanere al sicuro dagli infortuni.
Un’idea in più? Lasciate passare almeno tre ore dal pranzo per terminare la digestione. L’errore più grosso? Saltare il pasto per dedicarsi all’attività fisica. Vi ritrovereste del tutto scarichi di energie per il resto del pomeriggio…

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Tardo pomeriggio: pallavolo o golf
In questo momento della giornata, l’organismo è al top. La coordinazione neuromuscolare e la destrezza manuale raggiungono il loro picco. Secondo alcuni studi, poi, l’umore migliore (e quindi anche la motivazione) coinciderebbe proprio con le ore pomeridiane e serali. Va da sé che è proprio questa la fase in cui si possono chiedere e ottenere senza troppa difficoltà grandi soddisfazioni dalle attività in cui è necessario un alto tasso tecnico. Per esempio il golf o la pallavolo.

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Sera: stretching o nuoto
Di sera il nostro organismo si prepara a ricaricare le batterie attraverso il riposo notturno. Con l’arrivo del buio la pressione del sangue e la temperatura corporea si abbassano, per lasciare spazio al sonno. Di conseguenza, praticare attività fisica nelle ore serali vuol dire stravolgere il normale ritmo di queste funzioni.

Come regolarsi, allora, se per esempio possiamo andare in palestra soltanto dopo le 19? Basterebbe dedicarsi, per esempio, ad attività “dolci” e poco “aggressive” per il fisico come lo stretching. Oppure, infilare costume e cuffia e rilassarsi con qualche vasca di nuoto. Ma sempre a ritmo lento e regolare, senza forzare.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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