ALIFE -Automodellismo, fervono i preparativi per il Trofeo della Befana 2010

Comune Alife

 

di Nunzio De Pinto

 Sono lunghe poco meno di mezzo metro ed hanno poco da invidiare alle “sorelle maggiori”: le macchinine radiocomandate, o meglio, gli automodelli da competizione, raccolgono migliaia di appassionati attorno ad emozionanti eventi sportivi, in impianti attrezzatissimi, tutti rigorosamente in scala 1:8. Giuseppe SPINOSA, proprietario della pista da gara di Alife, autorizzata anche per gare regionali e nazionali, sta preparando l’evento del “Trofeo della Befana”, alla quale partecipano anche piloti interregionali. Fra i piloti casertani annoveriamo anche Michele CALCAGNO, ventisettenne di Piedimonte Matese, che pratica questo sport con un discreto successo da oltre due anni. Per correre su queste piste non bisogna aver fatto nessuna scuola in quanto l’automodellismo da competizione è dominato dagli autodidatti, e non c’è un pilota-medio, si possono incontrare piloti dai tredici ai cinquant’anni. Quello che conta non è tanto l’esperienza, che pure è importante, ma soprattutto la sensibilità dei polpastrelli sul radiocomando! Di sicuro essere giovani aiuta molto, perché la prontezza di riflessi è fondamentale. Di solito un pilota a fine carriera, che magari non è più “scattante” come una volta passa dalle macchine in scala 1 a 8 a quelle 1 a 10 che sono un po’ più piccole e vanno meno veloce. Le gare assomigliano ai gran premi di formula 1, con batterie di qualificazione seguite dalla gara, che vede in pista le macchinine cha hanno realizzato i dieci migliori tempi in prova. I piloti manovrano i loro gioielli dall’alto di un palco da dove hanno una visuale completa della pista. Anche i modelli elettrici debbono fare i classici rifornimenti, come le loro sorelle a benzina perché montano delle batterie speciali, molto potenti, che però si consumano in fretta, perciò è necessario cambiarle di frequente. Una batteria dura più o meno come un pieno per le macchine con motore a scoppio, quindi circa cinque minuti. Una volta esaurito lo sprint, occorre una sosta ai box, dove le batterie esaurite sono messe sotto carica in particolari trasformatori, per poterle riutilizzare in seguito. Le somiglianze con il mondo delle gare con automobili vere sono tantissime, quindi non è raro assistere ad incidenti spettacolari, ma spesso le “toccate” e le uscite di pista sono volute, per avvantaggiarsi sugli avversari. Non è certo il caso dei guidatori principianti, ma quando la macchina di un pilota esperto va addosso ad una rivale, la cosa è un po’ sospetta, per questo ci sono i giudici di gara che, quando è il caso, danno penalità o addirittura possono squalificare.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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