Area ex Pozzi ed ex tabacchificio di Sparanise, audizione stamani in Regione. Consoli: “Avanti tutta con la messa in sicurezza e le operazioni di bonificaâ€
“Ancora una volta ho ribadito la necessità che le due aree vengano messe, anzitutto, in sicurezza e che si proceda, in tempi brevi, con le relative operazioni di bonificaâ€. L’onorevole Angelo Consoli, stamani, ha presieduto i lavori della terza Commissione consiliare permanente del consiglio regionale, convocata per discutere della “richiesta d’intervento per i siti industriali contaminati ex Pozzi Iplave di Sparanise-Calvi Risorta ed ex tabacchificio di Sparanise. In audizione, unitamente ai tecnici dell’Arpac, era stato invitato anche l’assessore regionale con delega all’Ambiente, Giovanni Romano, che, per inderogabili impegni istituzionali, non è potuto essere presente ma ha fatto comunque pervenire agli atti della Commissione una relazione sullo stato dell’arte. “Le risultanze dell’Arpac – ha sottolineato Consoli che, al riguardo, aveva sollecitato sopralluoghi ad hoc – sono a dir poco drammatiche. In entrambi i casi, appare evidente che si debba procedere con la bonifica, vuoi per garantire il diritto alla salute delle diverse comunità interessate e vuoi per ripristinare uno stato di decoro in due aree che, un tempo, erano il simbolo di un territorio che, nell’immaginario collettivo, era riconosciuto come la Brianza del Sudâ€. Entrando più nello specifico dei rilievi effettuati dall’Arpac, mentre il sito ex Pozzi risulta censito nel vigente piano regionale di bonifica, nell’elenco dei cosiddetti “siti in attesa di indagineâ€, del sito ex tabacchificio, invece, non vi è traccia alcuna. “Per i siti censiti, – aggiunge il vice presidente Consoli – l’assessore Romano ha evidenziato che il piano regionale demanda ai Comuni l’effettuazione di verifiche sull’eventuale contaminazione delle matrici ambientali e che, allo stato, nel caso dell’area ex Pozzi, non risulta alcun procedimento attivato, né da soggetti privati né dal Comuneâ€. Parimenti, si è preso atto del sequestro, operato nei giorni scorsi dalla polizia municipale di Sparanise, all’interno dell’area Asi, per la presenza di onduline di amianto, fusti di vernici e solventi, oltre a rifiuti di varia natura e provenienza. Nel caso dell’ex tabacchificio di Sparanise, una volta accertata la presenza di rifiuti di varia natura e pericolosi (come l’amianto), l’assessore Romano ha intimato al Comune di procedere, in primis, con la rimozione degli stessi e, poi, con la caratterizzazione e l’eventuale bonifica dell’area. “L’assessorato all’Ambiente – conclude Consoli – sta anche valutando la possibilità di chiedere al Ministero competente di finanziare, mediante procedura in danno al soggetto obbligato, gli interventi di messa in sicurezza dei due sitiâ€.  Â
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