CAIAZZO -CENTRI RIABILITAZIONE IN PIAZZA, GIAQUINTO C’ERA

 

 

 Solidarietà e sostegno alle famiglie, agli imprenditori e agli operatori del settore: queste le motivazioni che hanno spinto il sindaco di Caiazzo e consigliere provinciale Stefano Giaquinto a partecipare a Caserta alla manifestazione generale organizzata dall’Aspat, l’Associazione sanità privata accreditata territoriale a cui aderiscono tutti i centri di riabilitazione della provincia. “Dal 2 maggio 4mila pazienti non ricevono più prestazioni e sono 1500 i dipendenti che rischiano il posto di lavoro – spiega Giaquinto – una situazione allarmante sia per quanto riguarda l’aspetto occupazionale che quello sociale. Tagli, riduzioni e ridimensionamenti sono parole che ricorrono sempre più e a farne le spese sono spesso i terminali di questo settore: cittadini che possono contare sempre meno su una efficace rete di servizi socio-assistenziali pubblici e locali”. Si è arrivati alla mobilitazione – lo ricordiamo – dopo il blocco delle attività dei centri convenzionati partito lo scorso 2 maggio a causa del mancato pagamento delle spettanze alle strutture sanitarie. Regione ed Asl, allo stato attuale, hanno pagato ai centri solo parte delle somme relative alle prestazioni erogate negli anni precedenti, limitandosi ad un semplice acconto per l’anno 2010. Inoltre, si registra un’anomala programmazione del fabbisogno assistenziale per l’Asl Caserta a cui si abbina una riduzione del 18% del budget per l’azienda di Terra di Lavoro che si traduce con la contrazione di circa 150mila prestazioni all’anno. “Un quadro desolante che va affrontato in nome dei destinatari dei servizi, delle loro famiglie e di quanti operano nel settore”, conclude Giaquinto che ha partecipato anche all’incontro che si è tenuto al Comunale dopo il corteo. Intanto domani (12 maggio, ndr.) è prevista una riunione ad hoc in Regione.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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