CAIVANO -Denunziato dalla Forestale e Guardie zoofile Empa per maltrattamento animali il proprietario di due maremmani

 

CANE BARBONCINO

Nunzio De Pinto

 A seguito di indagini iniziate sulla base di una segnalazione anonima pervenuta al numero di emergenza ambientale 1515, col supporto dalle Guardie zoofile EMPA (Ente Mediterraneo Protezione Animali), i due comandi stazione di Roccarainola e di Napoli del Corpo Forestale hanno proceduto al sequestro di due cani di razza pastore maremmani il cui proprietario F.C. è stato denunciato per maltrattamento di animali e detenzione degli stessi in condizione inidonee rispetto alle normali regole di mantenimento. Lo stesso è stato, inoltre, verbalizzato per non aver registrato i cani all’anagrafe canina. L’intervento coordinato dai comandi stazione di Roccarainola e Napoli in collaborazione con le guardie zoofile dell’EMPA ha reso possibile il provvedimento di sequestro al fine di evitare l’ulteriore proseguimento del maltrattamento in quanto i cani si trovavano in evidente stato di abbandono, legati con una corda ad un mezzo agricolo, con riparo irrisorio e non sufficiente, senza acqua e vivevano nei loro stessi escrementi. A quel punto, contattata l’ASL NA2 Nord, si è portato sul posto il Dirigente Veterinario, Dott. Luigi Saviano per un controllo sul benessere dei suddetti cani, il quale ne constatava la cattiva detenzione e mantenimento, ragione per cui si è proceduto al sequestro degli stessi, condotti, poi, verso l’Asl di competenza per le analisi di rito e l’inserimento del microchip prima di essere trasferiti nel Rifugio convenzionato col Comune di Caivano. I cani sono stati affidati in custodia giudiziaria al Sindaco protempore. “Gli animali non sono giocattoli” – hanno riferito il Capo Nucleo provinciale delle Guardie Zoofile, Giuseppe Salzano e la guardia Laura Liguori  – “Come qualsiasi altro essere vivente meritano amore, attenzione e soprattutto cure. Se si decide di prenderne uno o più si deve essere consapevoli dell’impegno che comportano e comportarsi di conseguenza: li si deve trattare come componenti della famiglia e non come oggetti”.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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