Cancello Arnone. Il sottoscritto s’irrita alle bugie.
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di Pasquale Leggiero
Ancora una volta sono costretto a occupare spazio a causa del signor Veritas. Questa volta mi ha additato a Dragon Ball. Ritengo che proprio il Veritas di cui parliamo, quello stesso che oggi mi espone come il dragon ball di cui scrive, è il meno indicato per dire chi sia questo o chi sia quello, in quanto è prima egli che dovrebbe dichiararsi. Signori miei quanto ho letto di essere dragon ball da una parte ho sorriso e dall’altra volevo esporre denuncia contro ignoti, ma reprimo che le querele appartengono ai deboli e quindi ho lasciato scorrere. Veritas afferma che quando lo additato, nei miei articoli, a costui o a colui non gli recavo offesa, e ancora oggi se non mi fa andare sulle furie non lo offendo, ma quando parlo di mie furie, non è per aver sentito la verità , ma le mie irritazioni sono per le menzogne, difetto del sottoscritto non poter digerire i menzogneri. Il sottoscritto non ha mai menzionato che Veritas sia pingo pallino, tizio e Caio oppure Caio e zio borio, siamo in democrazia e Veritas come dragon ball è liberissimo di pensare chi vuole, ma visto che Veritas è del posto sa dove lavoro, dove abito e i miei orari di spostamento, non poteva venire da vicino e dirmi ciò che pensava di me? ATTENZIONE con questo non voglio assolutamente dire che doveva pronunciare la divina frase: io sono Veritas, ma semplicemente ciò che di me pensava. Comunque che mi si creda oppure no, io non sono dragon ball e non importa se i comuni mortali mi credano oppure no ma ciò che conta è che Dio conosce la verità . Quella verità che io ho detto sempre apertamente, a viso scoperto, di una cosa, però, sono conscio e cioè che a volte la verità non è mai una sola o non è completa oppure non è quella che appare.  Per questo la colpa è mia e se i membri di un comitato scrivono che le raccolte sono di un futuro e non del passato la colpa non è di nessuno, compreso del Veritas che mi formula i capi d’accusa. Una volta Veritas ebbe a dirmi che dovevo rispettare le sue idee di voler rimanere nell’anonimato, il sottoscritto dopo aver riflettuto, non ha mai più stuzzicato l’amico Veritas sulla sua identità , tranne se non viene qualcuno che vuole fare una dichiarazione aperta circa l’identità della pregiata firma Veritas o altra. Come detto prima: l’amico Veritas, perché non esistono nemici o avversari, quelli sono per le guerre o la politica, qui esistono solo amici. Tutti però, dobbiamo comprendere che chi sceglie una vita pubblica, deve accettare anche qualsiasi tipo di critica. Questo Pasquale Leggiero tra i suoi milioni di difetti ne ha uno che è quello di esporsi quanto scrive e non firmarsi con nomi d’arte e anche se rispetta le leggi in materia che permettono i pseudonimi, ma non le condivide e quindi se avesse la possibilità , cambierebbe tali leggi, RIFLESSIONE: voler variare le leggi in materia di nomi fittizi, non significa assolutamente volerli abolire. Da questo scritto esorto chiunque, usi nome immaginario, a usare il proprio perché la verità , il pensiero, la parola, l’opera, la dimenticanza sono tutte belle e tutte stupende se fatte alla luce del sole.  Spero tanto di non perdere più tempo a dare risposte che non portano nulla alla società .