CANCELLO ED ARNONE-FESTIVAL DELLA MOZZARELLA UNO SPETTACOLO DA GUSTARE

 

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di Raffaele CARDILLO

 

Qualche giorno fa nel salone EPT sito nella Reggia di Caserta, si è svolto un convegno volto a promuovere la prossima kermesse sul prodotto principe del nostro territorio: stiamo facendo riferimento alla mozzarella di bufala campana, un vanto e un primato italiano nel mondo.

La manifestazione si terrà in Cancello ed Arnone nei giorni 8-9 e 10 agosto con la partecipazione straordinaria di un divo conclamato della canzone italiana qual è Gigi D’ALESSIO.

Siamo arrivati alla 37^ edizione di quest’incontro e non a caso il nostro pezzo è stato titolato Festival, a questo punto ci permettiamo di annoverarlo tra le grandi tradizioni dello spettacolo e sportività italiane ossia il Festival di San Remo e il Giro d’Italia, speriamo che ci perdoniate l’irriverenza!

Dopo un’interessante prolusione sull’argomento del Sindaco Emerito che ha posto l’accento sulla necessità di puntare sulla qualità del prodotto, concetto ribadito fortemente dal Dr. Campanile Castaldo funzionario ASL che ha sciorinato una serie di dati, peraltro confortanti, tesi a dimostrare la genuinità del prodotto in questione per mezzo di diuturni controlli a tappeto, effettuati dalla struttura delegata.

Tali operazioni avevano come scopo precipuo lo scoraggiare eventuali azioni delinquenziali miranti a illeciti profitti da parte di allevatori degeneri, con conseguente caduta d’immagine e un’irreparabile perdita dell’identità di specie della nostra perla più preziosa!

Riteniamo utile informare che questi esami accurati sono effettuati anche dai paesi importatori della nostra delizia culinaria e, è confortante appurare che, alcuna nota stonata vada a imbrattare l’immagine del nostro prodotto di culto.

Tutto ciò a dispetto dei detrattori di turno che mal sopportano quest’unanimità di consensi.

Una nota di colore che ci fa piacere raccontare è che un funzionario statunitense che rappresentava la FDA (food and drug administration) la rigida agenzia governativa nordamericana a tutela della salute: ebbene questo egregio signore ha profuso elogi sperticati verso la nostra regina del gusto.

Per far funzionare appieno quest’artigianato di qualità, noi riteniamo che si dovrebbe far ricorso a quella forma associazionistica denominata “COOPERATIVA” che, purtroppo, nella nostra realtà agro-alimentare non ha avuto facile attecchimento.

Sostenere questo tipo di società significa dare voce alle categorie più svantaggiate, favorendo l’inclusione sociale, contribuendo a preservare gli ecosistemi e garantendo la sicurezza alimentare.

L’inadeguatezza dei modelli di crescita attuali fa convergere l’interesse verso questa forma di aggregazione che rappresenta l’unica diga verso la crescita delle disuguaglianze dei redditi, della disoccupazione e dell’esclusione sociale.

A questo punto è doveroso lanciare un caloroso invito acchè a latere di questa nostra positività gastronomica s’innesti un lastricato culturale sul quale ci s’incammini, introiettando quei valori genuini che fungano da anticorpi alle traversie della vita.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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