CANCELLO ED ARNONE –DIALOGO APERTO: CONFRONTO TRA GENERAZIONI

di Matilde Maisto 

  E’ di domenica 15 luglio u.s. l’evento organizzato dal “Gruppo promotore giovanile per la valorizzazione del territorio” (Gpgvt) composto da: Clemente Manzo (coordinatore), Luca Gravante, Lia Viola, Maria Grazia Branco, Omar Scamperti, Nicola Viola, Francesco De Caprio, Massimo Pescina.

Un gruppo molto giovane sì, ma altrettanto qualificato e preparato che ha saputo creare un dialogo aperto, un confronto tra generazioni, che ha dato vita ad un interessante pomeriggio estivo presso il Ricc-Cafè di Luca Cacciapuoti, sito nella Galleria di via Roma in Cancello ed Arnone.

Vari i quesiti proposti:

E’ possibile per le famiglie risparmiare in tempo di crisi?

Ebbene, secondo un ragionamento molto logico dei giovani relatori, risparmiare è possibile con: la raccolta differenziata – l’isola ecologica – energie rinnovabili.

 Ma chiediamo, retoricamente, a cosa serve la raccolta differenziata? Perché da qualche decennio viene proposta in quasi tutti i Comuni d’Italia? Negli ultimi trenta anni la produzione di rifiuti solidi urbani (RSU) pro capite giornaliera è raddoppiata: siamo nell’era dell’”usa e getta” e tantissime confezioni o contenitori in carta, cartone, plastica, vetro e alluminio vengono buttati quotidianamente insieme ai residui di cibo, che costituiscono la frazione organica. Il problema è che, mentre la sostanza organica ha la capacità di biodegradarsi in tempi brevi, tutti gli altri prodotti hanno dei tempi di degradazione molto più lunghi. L’aumento indiscriminato delle quantità di rifiuti che vengono smaltiti nelle discariche controllate (oggi quasi tutte in esaurimento!) ha portato alla ricerca di nuove vie da percorrere.

Alle discariche si sono affiancate nuove possibilità di smaltimento dei rifiuti solidi urbani: il riciclaggio, il compostaggio della frazione organica e la termovalorizzazione. Il Decreto Ronchi del 1997 e la successiva normativa del 2006, che regolamentano la gestione dei rifiuti solidi urbani, impongono alle amministrazioni locali di ridurre la quantità di rifiuti mediante il reimpiego e il riciclaggio e garantiscono incentivi alle aziende che utilizzano prodotti realizzati con materiale riciclato.

La raccolta differenziata mira al riutilizzo dei prodotti di scarto della nostra “azienda casalinga” per poterne produrre di nuovi ottenendo diversi vantaggi a livello sia economico che ecologico.

Grazie al riciclaggio, infatti, si ottiene un triplice vantaggio: si riducono notevolmente energia e materie prime, ma soprattutto i rifiuti da smaltire, questo è quanto ha relazionato la giovane studentessa universitaria Maria Grazia Branco, seguita da una relazione del giovane universitario Omar Scamperti, che ha maggiormente chiarito le problematiche inerenti i rifiuti con precisazioni riguardanti sia l’Italia che altre nazioni europee.

E poi un’altra domanda: E’ possibile creare occupazione attraverso la gestione efficace ed efficiente delle risorse disponibili?

Anche in questo caso i giovani vedono, con ottimismo, grandi possibilità occupazionali soprattutto con la valorizzazione del territorio. E quale migliore valorizzazione del territorio della nostra cittadina del Basso Volturno prettamente a carattere agricolo e zootecnico? Quale migliore gestione efficace ed efficiente delle risorse che può fornire il pregiato prodotto della Mozzarella di Bufala, il cosiddetto “oro bianco” con l’indotto dell’intera filiera casearia? Ci ha fatto osservare Nicola Viola, seguito poi dalla relazione di Francesco De Caprio che ha precisato come le deiezioni bufaline, possono essere riutilizzate per creare energia.

Inoltre al centro della democratica e civile discussione è stata posta l’Imu, su questo argomento ha relazionato Luca Gravante precisando che l’Imposta Municipale Unica (IMU), è un’imposta che si applica in Italia sulla componente immobiliare atta ad accorpare in un’unica tassa l’imposta sul reddito delle persone fisiche e le relative addizionali dovute in relazione ai redditi fondiari relativi ai beni non locati, e l’imposta comunale sugli immobili (ICI). Il Governo Berlusconi con il D.Lgs. n. 23 del 14 marzo 2011 (artt. 7, 8 e 9) pubblicato sulla GU n. 67 del 23 marzo 2011 ne stabiliva l’introduzione a partire dal 2014 limitatamente agli immobili diversi dall’abitazione principale (art. 8 comma 2). Il Governo Monti con il Decreto Legge n. 201 del 6 dicembre 2011 (G.U. n. 284 del 6 dicembre 2011 – Suppl. Ordinario n. 251), recante disposizioni urgenti per la crescita, l’equità e il consolidamento dei conti pubblici (noto come “manovra Salva Italia”) poi convertito, con modificazioni, in Legge dalla n. 214 del 22 dicembre 2011 (GU n.300 del 27 dicembre 2011 – Suppl. Ordinario n. 276) ha profondamente modificato la natura dell’imposta rendendola di fatto una nuova ICI sulle abitazioni principali ed anticipandone l’introduzione, in via sperimentale, a partire dal 2012 per poi essere applicata a regime a partire dal 2015. Il testo di legge distingue tra un’imposta “sperimentale” e un’imposta “a regime” anche se in realtà la sperimentazione del tributo è solo sulla carta, poiché nessuna norma prevede il vaglio degli effetti prodotti dall’anticipazione del tributo al 2012. A causa dei molteplici dubbi emersi in sede applicativa, con la Legge n. 44/2012 di conversione del D.L. n. 16/2012, sono stati approvati degli emendamenti che incidono sensibilmente sulla normativa IMU. In particolare vi sono delle novità sulla definizione di abitazione principale, sono stati previsti nuovi termini di pagamento ed è prevista la possibilità per i Comuni di equiparare al trattamento fiscale dell’abitazione principale gli immobili di proprietà di determinate categorie di soggetti.

Ma in definitiva è stato chiesto: come misurare e gestire il benessere in tempo di crisi? La risposta è stata trovata nel film “La ricerca della felicità”. Esattamente si vuole fare riferimento  a “The Pursuit of Happyness”  un film del 2006 diretto da Gabriele Muccino. Il cui interprete principale è Will Smith.

Trama del film: nel 1981 a San Francisco, Chris Gardner (Will Smith) cerca di sbarcare il lunario vendendo una partita di scanner per rilevare la densità ossea, acquistata con i risparmi di una vita. Le vendite tuttavia latitano: molti medici ritengono il macchinario eccessivamente costoso e tutto sommato inutile. La situazione economica si fa sempre più disperata per Chris e la sua famiglia, composta dalla moglie Linda  e dal figlio Christopher ( figlio di Will Smith anche nella realtà).

Un giorno Chris vede un broker arrivare al posto di lavoro con la sua Ferrari e gli chiede a bruciapelo, ironicamente: “Due domande: che lavoro fa, e come si fa”. Decide di provare a diventare anche lui consulente finanziario per la medesima azienda, la Dean Witter.

La moglie, esasperata dalle privazioni, dal lavoro che grava interamente sulle sue spalle e – soprattutto – stanca di sentir parlare il marito di cose irrealizzabili, lo lascia.

Chris entra come stagista alla Dean Witter, dove però non gli viene fornito alcuno stipendio: deve affrontare un corso non pagato della durata di sei mesi alla fine del quale solo un aspirante broker dei venti partecipanti verrà assunto. Compito degli stagisti è contattare quanti più clienti possibile e “chiudere” il maggior numero di contratti.

Chris viene sfrattato da casa perché non paga l’affitto; allo stesso modo, gli viene confiscata l’automobile per una serie di multe non pagate. Si trasferisce in un hotel poco distante, ma il proprietario dopo settimane di inutili richieste di pagamento gli farà trovare la serratura cambiata e i suoi averi fuori dalla porta. Chris non si perde d’animo, continua imperterrito a cercare ogni giorno assieme a Christopher i soldi per mangiare e dormire, passando molte notti nei dormitori per senzatetto e addirittura nel bagno della metropolitana.

Si divide tra la vendita degli ultimi due, tre scanner rimastigli, il lavoro in azienda e la cura del figlio. Alla fine del corso semestrale, gli verrà comunicato che è proprio lui il candidato scelto per l’assunzione. La sua gioia sarà incontenibile e potrà tornare ad avere una casa e una vita dignitosa.

Nelle didascalie finali del film viene raccontato che dopo un ottimo inizio carriera, nel 1987 Chris Gardner ha fondato l’azienda di investimenti Gardner Rich. Nel 2006 ha venduto il suo pacchetto azionario Dean Witter nel corso di un affare multimilionario.

Morale della favola i giovani di Cancello ed Arnone con tre importanti richiami di Antonio Gramsci alla “collaborazione sociale da parte di tutti”. Primo: “Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il vostro entusiasmo!”. Secondo: “Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la vostra forza!”.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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