Cancello ed Arnone- Conto alla rovescia per la serata di Letteratitudini dedicata ai “Canti alla Vergine Maria”

(Matilde Maisto) LETTERATITUDINI-Incontro-13-GEN-2011

E’ in programma per Venerdì 28 Marzo prossimo, alle ore 20,00, la serata di Letteratitudini che questo mese è dedicata ai “Canti alla Vergine Maria”.

In questo incontro tre relatrici si alterneranno nella lettura dei bellissimi Canti dedicati alla Madonna.

Inizierà Matilde Maisto con la lauda di Jacopone da Todi “Il pianto della Madonna”. La lauda mette in evidenza gli ultimi, drammatici momenti della vita di Cristo e si caratterizza per il fatto che l’attenzione, anziché sulla sofferenza di Gesù, è focalizzata su quella della Madonna. Difatti Jacopone mette in scena una sorta di Passione della Vergine. Le caratteristiche tematiche di questa lauda contribuiscono a spiegare uno dei dati più significativi della stessa: ossia che la passione della Vergine risulta, in gran parte, una passione profondamente umana; che Maria appare, più che come <<donna de Paradiso>>, anzitutto come una madre disperata. Il dialogo tra la Madre ed il figlio (vv.84-111) è segnato da una forte incomunicabilità. La voce di Cristo che scende dall’alto della croce appartiene ad una dimensione soprannaturale, molto diversa da quella di Maria. Dapprima egli rimprovera affettuosamente la madre per essersi recata in quel luogo; poi le ricorda il suo dovere di rimanere a fianco degli apostoli; infine, di fronte al disperato <<voglio teco morire>>, la affida all’apostolo Giovanni. Tuttavia il piano soprannaturale su cui si muove Gesù e quello umano di Maria si intersecano  nell’uso di una parola, il vocativo <<mamma>>, ripetuto per tre volte da Cristo.

Poi proseguirà Maria Sciorio con la “Preghiera di San Bernardo alla Vergine” dalla Divina Commedia, Paradiso Canto XXXIII. San Bernardo si rivolge alla Vergine e la invoca come la più alta e la più umile di tutte le creature, colei che ha nobilitato la natura umana a tal punto che Dio non ha disdegnato di incarnarsi nell’umano. Nel ventre di Maria si riaccese l’amore tra Dio e gli uomini, che ha fatto germogliare la rosa celeste dei beati; ella è per questi ultimi una perenne luce di carità e fonte di speranza per i mortali. La grandezza della Vergine è tale che benevolmente concede ogni grazia, spesso addirittura prevenendone la richiesta, poiché in lei albergano la pietà, la magnificenza, la bontà. “Vergine Madre, figlia del tuo figlio, umile e alta più che creatura, termine fisso d’etterno consiglio, tu se’ colei che l’umana natura nobilitasti sì, che ‘l suo fattore non disdegnò di farsi sua fattura. Nel ventre tuo si riaccese l’amore….”

In seguito sarà la volta di Felicetta Montella con “Il nome di Maria” il secondo Inno Sacro scritto da Alessandro Manzoni fra il novembre del 1812 e l’aprile del 1813. Esso si incentra sul culto della Madonna. Il componimento inizia ricordando il presagio della divina maternità fatto da Elisabetta a Maria che era andata a visitarla e narrato in un passo del Vangelo di Luca (“Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il frutto del tuo seno”). Di qui si avviano la serie delle lodi del nome della Madonna, che celebrano i valori legati al culto mariano. Quel nome che per i cristiani significa “madre di Dio” è salutato con devozione su tutta la terra, sia nel vecchio che nel nuovo mondo. Per quel nome suonano tre volte al giorno le campane; e quel nome invoca chi ha paura e chiede aiuto. “…Deh! A Lei volgete finalmente i preghi, Ch’Ella vi salvi, Ella che salva i suoi; E non sia gente né tribù che neghi, Lieta cantar con noi: Salve, o degnata del secondo nome, O Rosa, o Stella ai periglianti scampo, Inclita come il sol, terribil come Oste schierata in campo.”

Sempre Felicetta Montella concluderà la serata con “Il sogno di Maria” una bellissima canzone di Fabrizio De André che inizia dicendo: “Nel Grembo umido, scuro del tempio, l’ombra era fredda, gonfia d’incenso; l’angelo scese, come ogni sera, ad insegnarmi una nuova preghiera: poi, d’improvviso, mi sciolse le mani e le mie braccia divennero ali, quando mi chiese – Conosci l’estate? – Io, per un giorno, per un momento, corsi a vedere il colore del vento…..

Un incontro che si anticipa molto interessante, quindi, a cui consiglio di non mancare. Come sempre, invito tutti coloro che desiderano partecipare a contattarmi per eventuali chiarimenti sulla mia pagina Facebook.

Matilde Maisto

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

Potrebbero interessarti anche...