CANCELLO ED ARNONE PRESENTATO IL LIBRO “TERRA DI LAVORO RIPARTIRE DALLA CULTURA

Terra di Lavoro Riparte dalla Cultura

20170609_194224

(gp) Ripartire dalla cultura, è l’augurio che gli autori presenti all’interno del libro ‘Terra di lavoro, ripartire con la cultura’, ed. Melagrana, intendono evidenziare e promuovere. Ma è anche l’arma che il territorio può utilizzare per riscattarsi dal torpore in cui nei decenni è caduto.

Il libro in questione è stato curato da Pasquale Iorio, il cui amore per il territorio è sotto gli occhi di tutti. L’impegno di Iorio è costante, quotidiano, non tralascia nulla pur di offrire il proprio contributo alla promozione culturale, con una spiccata attenzione per le tradizioni.

Delle circa quaranta firme che hanno siglato altrettanti saggi raccolti nel volume, vero e proprio ‘forum’ da cui ‘ripartire’, alla presentazione del testo, organizzata da A. Ma. Com. di Maria Grazia Branco e moderata da Mattia Branco, sono intervenuti Pasquale Iorio, Alfonso Caprio, Mario Luise.

L’evento non è nuovo, il testo sta girando in diversi Comuni; il 9 Giugno scorso è stato ospitato a Cancello ed Arnone dall’oratorio della parrocchia Maria SS Assunta in Cielo, retta dal parroco don Rocco Noviello.

Tra gli interventi si è inserito l’artista Gino Accardo che, con la sua chitarra e la sua voce, ha estasiato il pubblico esibendosi in alcune melodie che oltre a far andare indietro nel tempo, hanno emozionato quanti apprezzano il genere melodico napoletano.

Oltre a Pasquale Iorio, dunque, hanno relazionato Alfonso Caprio e Mario Luise. Il primo ha raccontato la ‘storia’ dei Variconi, appassionato del ‘suo’ territorio, amante non solo della cultura ma anche dei luoghi, dei posti che incantano e riscaldano i cuori di chi al Basso Volturno è legato e non riesce a staccarsene. Nonostante tutto. Come gli acquitrini dell’intera zona siano scomparsi e la rarità selvaggia dei Variconi, unico nel suo genere, di cui ha decantato i colori dei tramonti la flora la fauna…

Mario L1-bisuise ha sottolineato le origini storiche dei Mazzoni, territorio ‘culla’ della lingua italiana, che prende vita dal Placito Capuano, ed attraverso i commenti e le foto postate dai componenti il gruppo ‘Terre dei Mazzoni’, ripercorre anni di storia, attraversando, anche, l’epoca in cui è stato determinante il suo contributo in prima persona, senza tralasciare l’amara considerazione che, a distanza di 50 anni dalla ‘Rivolta del Basso Volturno, Maggio 1969, il bilancio è amaro.

Un evento che ha trasmesso, forte, l’attaccamento per il territorio e la volontà di ‘ripartire’, di rimettersi in moto, facendo leva sulle potenzialità e le ricchezze del territorio: paesaggi, beni culturale, patrimonio artistico e culturale…immenso: da salvaguardare, da curare, da amare! Un evento che per poter avere seguito e dare frutti necessita della collaborazione di tutti coloro che si sentono ‘Mazzonari’, cittadini di Terra di Lavoro. Il territorio merita di essere amato e rivalutato, apprezzato e pubblicizzato, curato e protetto. E per territorio si intende non solo l’ambiente ed il paesaggio, unico ed incomparabile, ma anche il ‘pacchetto’ culturale che è stato di stimolo a tanti ‘grandi’ nel campo della scienze, dell’arte, della musica, della letteratura… e l’elenco sarebbe corposo. Il tutto sapientemente condito da tradizioni che non possono essere dimenticate perché anch’esse sono parte essenziale degli abitanti dei Mazzoni.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *