CANCELLO ED ARNONE STORIA DI GIUSEPPE IULIANO INCIDENTE STRADALE 16 MAGGIO 2001

Padre Pio Quadro

1^ PARTE

di Mattia Branco

Riportiamo un’ intervista con Peppe Iuliano che ci racconta la storia di un momento particolare della sua vita.L’ Incidente stradale sull’autostrada che portava a Firenze per acquisto auto:”Mi recavo  periodicamente  a Pisa per il mio lavoro facendo il rivenditore. La notte del 16 maggio 2001 partii piu’ presto verso le 1.10 di notte e mentre ero nelle prossimità del raccordo anulare  di Roma mi venne un forte sonno. Mi fermai e dopo un quarto d’ora circa ripartii, ma il sonno continuava a prendermi profondamente, stavolta, cosa mai successo, mi sono fermato ad un autogrill e ho dormito mezz’ora, ho preso un caffe’ e sono ripartito. In una curva molto larga all’altezza di Arezzo ho visto un tir che sbandava fermandosi di traverso tale da ostruire tutta la carreggiata, ho guardato il tir ed in quel momento mi e’ apparso difronte un quadro di P.Pio che io non conoscevo, ho frenato e la cosa che ho pensato di fare subito è  di scendere dalla mia auto e con uno sventolio del mio giubbino ho cercato di fermare il traffico e ci sono riuscito, erano circa le 7.20. Molti sono usciti dalle auto e si sono avvicinati e mi hanno abbracciato ringraziandomi per averli salvati. Verso le undici di mattina è arrivata la polizia stradale che ha chiesto chi era la persona che per prima stava rischiando di finire contro il Tir, mi sono fatto avanti e mi sono presentato ed ho dichiarato che sotto il tir non c’era nessuna auto in transito firmando una dichiarazione. L’autista del camion era uno straniero che morì nell’impatto. Quando arrivai a Pisa chiamai  mia moglie Domenica a cui spiegai l’accaduto tranquillizzandola. Sul posto dell’incidente e’ rimasto ancora un segno. Tornato a casa cominciai a riflettere  e dopo qualche mese dissi a mia moglie che volevo fare un pullman gratuito per tutti e andare a S.Giovanni Rotondo per ringraziare P.Pio per il miracolo ricevuto. Il sedici maggio dell’anno successivo feci il primo pellegrinaggio invitando amici e parenti. Quel giorno c’era tanta gente tale che io e mia moglie ci siamo persi  e non riuscivamo più ad incontrarci. Allora decisi di andare a pregare sulla tomba di P.PIO  giu’ dove era sepolto prima. Dopo aver fatto le mie preghiere di ringraziamento e la confessione andai verso la scala che mi riportava sopra, dopo  i primi scalini mi sono appoggiato ad un calendario dove c’era la foto del Santo di Pietrelcina. Tornato a Cancello ed Arnone uscii di casa per fare la mia solita passeggiata e andai al bar di Alfonso. Ritornai a casa mi fermai  davanti al quadro di P.PIO che avevo preso in pellegrinaggio e gli dissi:”Padre ho mantenuto la mia promessa di fare il pellegrinaggio e lo faro’ ogni anno, ma dammi un segno”.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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