CANCELLO SCALO E VALLE DI SUESSOLA. Dalla presentazione della trilogia di don Ciccio Perrotta al “Festival Delle CORTI”.

 di Paolo Pozzuoli

“Accampamento CASTRA Marcelli” è il titolo dell’ultimo impegno che si terrà in Cancello Scalo a chiusura della serie di eventi racchiusi nel “Festival Delle CORTI” (complessivamente sedici, dalla musica alla danza, dalla poesia allo spettacolo di comicità, dai canti al teatro, dalla serata d’autore al premio della Speranza, dalla storia all’archeologia ed alle visite guidate sui tesori del territorio), indetti dalle associazioni  “Fatti per Volare”, “Ali e Radici”, “Archeoclub” di Acerra, “Avis” di S. Felice a Cancello, “C.A.I.” Caserta Alpinismo Giovanile, “Centro Studi” Valle di Suessola, “CittadinanzAttiva” SanFeliceAttiva, “Comitato Civitas”, Comunità Alloggio “Il Castello”, “Il Laboratorio – Misericordie”, “Il Risveglio”, “Lavoro e Immigrazioni”, Scuola Secondaria 1° Grado “A. Moro”, al fine di promuovere e valorizzare la Valle di Suessola. Quest’ultimo evento tratterà, mettendola in scena, la rievocazione storica di un singolare avvenimento avvenuto, stando alle notizie pervenuteci, oltre due secoli prima della venuta di Cristo. Il progetto ha entusiasticamente coinvolto i ragazzi i quali, collaborati dai genitori e guidati da Enzo Gagliardi, sono pronti a realizzare con stoffe speciali i costumi che indosseranno e le tende romane dove potranno trascorrere una nottata emozionante osservando gli astri. Il “Festival Delle CORTI”, protrattosi per l’intera estate, è in dirittura d’arrivo: su di esso però non calerà il sipario. Infatti, per gli anni a seguire, sono previste nuove, intense manifestazioni che, finalizzate a pubblicizzare la conoscenza del territorio della Valle di Suessola – contenitore di un patrimonio unico, di inestimabile valore – toccano sì l’aspetto culturale, storico, archeologico, architettonico, ma costituiscono un volano, tutto da sfruttare, in modo da far decollare l’economia locale. Nello specifico, sarebbe il caso di coinvolgere – ci sia consentito il suggerimento – attraverso trattati di gemellaggio da stipulare con le città francesi Valence ed Antibes, e Ville–sur-Saulx e Bar-le-Duc: le prime due rispettivamente di nascita e sepoltura del Generale Championnet, le seconde due rispettivamente di nascita e sepoltura del Generale Broussier (… sono gli alti ufficiali i quali, diretti a Napoli per dare vita, nel corso del mese di marzo del 1799, alla Repubblica Partenopea, nell’attraversare il territorio, provocarono con le truppe che capeggiavano danni inestimabili all’intera Valle di Suessola; e il ricordo non dovrebbe scemare). Ancora, il Festival va inteso come la rappresentazione pratica, la proiezione esterna della parte teorica ampiamente sviluppata, all’atto della presentazione da parte di don Ciccio Perrotta, del prof. Angelo Borzillo, della prof.ssa Maria Perrotta, del preside Vincenzo Casoria e degli artisti Vincenzo D’Addio, Maria Giovanna Liguori ed Alfonso Papa, della trilogia alla cui realizzazione hanno contribuito diversi autori. All’assessore Francesco Buonamano, l’onere e l’onere dei saluti istituzionali, anticipatori dell’intervento in cui ha dapprima sottolineato che ‘non bisogna perdere il senso dell’appartenenza perché  il nostro passato può rappresentare l’unica speranza per il nostro futuro’, indi ha messo in evidenza la straordinaria importanza delle opere di don Ciccio soprattutto in riferimento ‘alla lezione del modo di vivere della nostra comunità che affonda nelle nostre radici la forza per andare avanti’. Di spessore la relazione – ha catalizzato l’attenzione del numeroso pubblico (con il dr. Salvatore Verdone una folta rappresentanza dei docenti, ambasciatori della storia e del patrimonio della Valle) presente, molto attento ed interessato – di don Ciccio, riferita alla nota trilogia ‘La Istoria dell’Antichissima Città di Suessola e del Vecchio e del Nuovo Castello di Arienzo’ dello storico Niccolò Lettieri (‘una fonte inesauribile di studio, talvolta anche difficile e, perciò impegnativo, sempre condotto con linearità, scarnezza, mai con campanilismo; è frutto di un lavoro intenso, di sopralluoghi personali per verificare, leggere, studiare epigrafi, aggiornarsi relativamente alle numerose scoperte archeologiche del suo tempo’), ‘I Mestieri ’500 – ’700 – ’800 Valle di Suessola in Terra di Lavoro’ di Mons. Francesco Maria Perrotta (139 i mestieri recuperati in riferimento ai secoli indicati, tutti finemente illustrati con splendide figure da due artisti d’eccezione quali Gabriele D’Alma e Franco Imposimato, sono oggetto del video preparato da Vincenzo D’Addio, Maria Giovanna Liguori ed Alfonso Papa), ‘Cancello’: monografia scritta da diversi autori, testi da studiare, necessari e indispensabili per ‘avventurarsi’ (consta di 18 capitoli che ne riportano minuziosamente Storia e storie, frutto di un lavoro certosino e capillare) sul territorio e conoscerne ogni minimo particolare. I proff. Angelo Borzillo e Maria Perrotta hanno suggellato l’evento declamando in modo magistrale dei brani tipici, rappresentativi della cultura popolare di un tempo, pregni di battute a doppio senso, spesso anche offensivi, di cattivo gusto che, nell’evidenziare pregi, difetti, debolezze dei personaggi di riferimento, a volte vivacizzavano, altre invece tormentavano fino a provocare liti che mettevano fine ad un rapporto, ad un’amicizia consolidati, una quotidianità permeata sulla fatica.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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