CAPITOLO DEI TEMPLARI DELL’ OSMTJ – UNITAU A GRAZZANISE

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Il 28 Agosto prossimo a Grazzanise (ce)  alle 18.30 in occasione della Processione del Santo Patrono di Grazzanise, su invito del prof. Tiziano Izzo e per la disponibilità del Parroco  il Canonico don Giuseppe Lauritano, una delegazione del Capitolo UNITAU e del Gran Balivato della Magna Grecia OSMTJ formata da alcuni studiosi e cavalieri Templari renderà venerazione al Patrono degli Ordini Gerosolomitani e terrà il suo capitolo estivo.

La figura di Giovanni il Battista, come già ampiamente descritto dal giovane teologo, nel suo libro “Giovanni è il suo Nome” è dopo quella di Cristo il simbolo della Terra Santa e dei fenomeni in essa sorti. Giovanni è il primo Monaco del Vangelo ed al tempo stesso Araldo della giustizia e della Verità, così come avrebbero dovuto esserlo i cavalieri consacrati al Signore e alla difesa dei poveri.
L’antico Ordine nato nel 1118 da nove Cavalieri guidati dal Nobile Ugo de Payens trovò la benevolenza dapprima del Re Baldovino II nella Gerusalemme appena riconquistata il quale gli affidò come sede l’antico e glorioso Tempio distrutto, in essa i Cavalieri si formarono fino a ricevere da San Bernardo di Chiaravalle una regola che dava inizio alla figura di un vero e proprio monaco-cavaliere dedito alla preghiera e alla difesa dei poveri e dei luoghi santi con le armi. In realtà i Templari erano persone che non s’improvvisavano cavalieri e non erano soliti saccheggiare o commettere violenze gratuite ma il loro stile religioso li portava a difendere la Fede in un’epoca in cui non c’era ancora il concetto di Libertà Religiosa e dove il valore della vita era piuttosto flebile. Nonostante ciò furono studiosi di ogni cultura orientale compreso quella Araba da cui appresero numerose invenzioni e modi culturali.
La loro cultura determinò una forte crescita di quest’ordine che si nutriva di persone con forti ideali, combatteva il brigantaggio e proteggeva i deboli. La loro opera formativa, educativa, religiosa e militare lasciò anche notevoli testimonianze di arte e di architettura che unita ai loro rituali hanno dato al medioevo la più insigne immagine di Cavalleria Cristina e diversi tesori di arte sacra e di Reliquie Cristiane come la Sacra Sindone.
L’Ordine era sottoposto alla sola autorità del papa, godeva di autonomia fiscale e arrivò ad essere un vero e proprio stato “ad personam”. La sua extraterritorialità lo porterà ad essere un ordine dedito alla Preghiera  personale e del Coro e alla difesa della fede e dei luoghi santi ma dopo la caduta di San Giovanni d’Acri la loro attività si sposterà in Europa dove porteranno le loro conoscenze di Economia, in particolare in Francia sede del Loro Priorato Generale. Questa potenza li porterà ad essere oggetto di numerose antipatie, la più feroce della quale fu quella ad opera di Filippo il Bello che confisca tutti i loro beni terreni ed induce Clemente V a scrivere la Bolla Vox in excelso, del 22 marzo 1312, con la quale l’Ordine è sospeso in tutto il mondo fino ai giorni nostri.

La recente scoperta della Studiosa Barbara Frale della Pergamena di Chinon negli Archivi segreti Vaticani mostra come il Papa fosse realmente vittima della monarchia Francecese e come avesse intenzione di assolvere i templari da tutte le accuse di Eresia. Nonostante ciò l’ordine o almeno i suoi ideali sono sopravvissuti e in epoca Napoleonica in Francia si ebbe una fioritura di una nuova nobiltà templare fedele ai principi della Chiesa Cattolica Romana.

 Oggi esistono molti gruppi “Templari” nel mondo che dovrebbero essere giudicati dai “loro frutti” e non per le loro fantasiose ascendenze. Il nostro Ordine si posiziona all’interno dell’antica pianta che ebbe origine da Bernard-Raymond Fabrè-Palaprat in Francia nel XVIII Secolo e che è sopravvissuto sino ai giorni nostri in tutto il Mondo organizzato in piccoli rami (i Priorati generali Nazionali). L’ OSMTHU nacque dalla volontà di vari Priorati Nazionali Autonomi  che vollero riunire in un solo spirito i vari gruppi templari che, attraverso un Consiglio Magistrale, elesse il Maestro Mondiale.

Visto il sentito desiderio di molte associazioni di voler riscoprire gli ideali templari, nasce l’UNITAU che si propone di essere una Unione di forze Internazionali che lavorano per un sano ecumenismo Templare negli ordini che si ispirano alla Regola Templare e per porre una sana omogeneità e dialogo all’interno dell’Ordine. Il tesoro culturale e rituale dell’OSMTJ è un patrimonio a cui molti guardano per non inventarsi templari e per attuare un neotemplarismo fedele ai principi dell’Ordine Storico e alla rifondazione francese della cui eredità è custode discreto da oltre due secoli. L’Unitau secondo il Principio “con la Chiesa ma non nella Chiesa” fanno fede alla loro ispirazione Cattolica ma si pongono nella più ampia famiglia del mondo Cristiano e sociale in un dialogo aperto con tutti gli uomini e le istituzioni di buona volontà.

I cavalieri Unitau  sono impegnati a vivere una vita Cristiana secondo l’antica regola e secondo l’onore cavalleresco. Diventare Cavaliere oggi non vuol dire indossare un abito anacronistico alla maniera carnevalesca o sentirsi nel medioevo o peggio ancora esaltato ma vuol dire  sentirsi vicino agli ideali di Giustizia e verità che il precursore del Signore perseguì nella sua vita.  Un cavaliere ha un codice di Onore che è quello del Vangelo e della Cavalleria e rifugge la disonestà, la criminalità organizzata, la corruzione e la violenza in ogni sua forma e fobia.

“Un cavaliere è Ricco d’animo e povero di stile, suo monastero è il mondo e la propria famiglia dov’è chiamato ad essere ogni giorno servo della Croce di Cristo ed Araldo delle Beatitudini, un cavaliere non va mai con la massa ma è lievito che fermenta e combatte la buona battaglia del dialogo, dell’amore e della convivenza civile. Un cavaliere è nemico giurato del Male, ha come suo altare e simbolo la Spada la cui doppia lama è come quella della Parola di Dio, distrugge il male per edificare il bene ed è osservante di una libertà di pensiero e laicità dello Stato con il quale non interferisce ma ne osserva le leggi costituzionali.” ( Tiziano Izzo).
Quest’anno l’antico capoluogo dei Mazzoni che ospitarono Annibale, Spartaco e chiamato Campo Stellato o delle Rose  ospiterà per la prima volta il Pellegrinaggio della Perdonanza del Papa Celestino V che istitui a l’Aquila l’annuale Giubileo di San Giovanni, l’unico patronato del Battista in questo territorio è il grazzanisano, chissà che non ci sia un dimenticato legame tra il Volturno e il Giordano dovuto proprio al passaggio di Monaci o Cavalieri. Il recente ritrovamento di uno scheletro a Santa Maria La Fossa in abiti presumibilmente di un monaco templare fa pensare ad Izzo che l’ipotesi non è da escludere.
Intanto il 28 Agosto inizio dell’annuale e tradizionale  festa di “San Giovanni a Paparara” ( perchè è usanza mangiare l’oca imbottita o al ragù)  il Gran Balivato della Magna Grecia guidato dal Priore Generale D’Italia  Pariante, Dal Gran Balivo e precettore Mondiale Unitau Nappo e dal Cancelliere dell’Unitau Tuccillo con alcuni suoi autorevoli membri come il decano Sichenze e la locale Commenda di Mondragone guidata dal N.H. Pero ,  parteciperà alla Messa che precede la Processione Presieduta dal Superiore della comunità passionista di Airola il giovane sacerdote padre Pasquale Gravante e vivranno insieme con la comunità grazzanisana il primo tratto di essa facendo Solenne scorta al simulacro del Santo di rara bellezza iconografica e portato dai giovani accollatori. Alla disponibilità del Parroco il Canonico Lauritano e all’ accoglienza del comitato festeggiamenti in onore del Santo guidato da Benito Palazzo con i suoi collaboratori vanno i ringraziamenti del Prof. Izzo e degli appassionati di Cavalleria per la riscoperta dei valori sopiti.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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