CAPUA –Il Generale Zambuco al giuramento delle soldatesse di Ascoli

 

Gen. Zambuco

Nunzio De Pinto

 Ieri mattina, nella Piazza d’Armi della Caserma ”Emidio CLEMENTI”, imbiancata dalla neve, caduta su Ascoli Piceno già dalla sera precedente, più di quattrocento Volontarie in Ferma Prefissata di un anno del 4° Blocco 2011, di fronte alla Bandiera di Guerra del 235° Reggimento Addestramento Volontari “PICENO”, hanno prestato il giuramento di fedeltà alla Repubblica Italiana. Prendendo la parola subito dopo che le soldatesse del 4° Blocco hanno gridato all’unisono  il  “Lo Giuro”, intonando l’Inno d’Italia, “il Canto degli Italiani”, ha preso la parola il Generale di Divisione Antonio Zambuco, Comandante del Raggruppamento Unità Addestrative dell’Esercito di stanza a Capua, il quale ha voluto innanzitutto rendere “…un pensiero riverente e commosso ai caduti del passato e del presente che in nome del Tricolore hanno offerto la loro vita per degli ideali che ieri, come oggi, conservano intatto il loro valore omaggio. Con il vostro giuramento di fedeltà alla Patria” – ha proseguito il Generale Zambuco – “avete gridato con forza la vostra promessa di fede, assumendo obblighi e doveri verso la nostra Repubblica, impegnandovi a servirla con lealtà e dedizione. La scelta che avete operato è coraggiosa ed impegnativa poiché non si può sottacere che il percorso da poco avviato è lungo, tortuoso, complicato ma anche stimolante e, per coloro che grazie al loro impegno arriveranno fino in fondo, sarà anche prodigo di soddisfazioni e di esperienze gratificanti”. Anche il Comandante del 235° Reggimento “Ascoli”, Colonnello Michele Vicari, già Capo di Stato Maggiore della Brigata Bersaglieri “Garibaldi” di Caserta, nel suo intervento ha rivolto “…un commosso pensiero ai caduti, coloro che, proprio per tenere fede al giuramento prestato, hanno sacrificato la loro vita nella piena convinzione di dover adempiere il loro dovere fino in fondo”. “Il giuramento” – ha aggiunto – “è un momento fondamentale, anzi, fondante della vita del militare. Con il giuramento, infatti, il soldato si impegna formalmente, ad assolvere, con dignità‘ ed onore, il ruolo di uomo dello Stato, di fedele servitore delle sue istituzioni. si impegna ad adempiere a tutti i gravosi doveri insiti nella condizione di fede, di servire la patria e di onorare ciò che la rappresenta, la sua bandiera, fino all’estremo sacrificio. Nessun contratto di lavoro” – ha sottolineato Vicari – “richiede l’estremo sacrificio ed è proprio questo che rende la nostra professione unica e i nostri caduti degli eroi. Eroi come il mentore del 4° blocco, il magg. Giacomo Pagliari che, per fare in modo che anche nella città di Roma sventolasse il Tricolore, alla testa dei suoi bersaglieri sacrificò la sua vita lanciandosi all’assalto della breccia di Porta Pia”. È seguita poi la formula del Giuramento. Dopo questo primo fondamentale atto, all’inizio del mese di marzo, il 4° Blocco 2011 completerà l’iter formativo previsto, prima di raggiungere i vari Enti e Reparti della Forza Armata, dislocati su tutto il territorio nazionale.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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