CAPUA: AL RICCIARDI TORNANO “QUESTI FANTASMI!” DI EDUARDO

 

Gianmaria Modugno illuminato gestore del RicciardiCAPUA Teatro RICCIARDI ingresso  Sabato 10 marzo, nella straordinaria interpretazione di Gianfelice Imparato e Carolina Rosi

 

Nella serata si consegnerà il Premio per il Teatro ‘Silvio Fiorillo’ alla memoria di Luca De Filippo                      

 

 

CAPUA (Raffaele Raimondo) – Grande serata, sabato prossimo, 10 marzo, al teatro Ricciardi! Ennesima brillante riprova dell’impegno, ormai consolidatissimo, che di pari passo va con l’illuminata gestione di Gianmaria Modugno. Alle ore 21, infatti, tornerà in scena “Questi fantasmi!”, impareggiabile commedia in tre atti scritta da Eduardo nel 1945 (nell’anno finalmente finale del secondo conflitto mondiale) e da lui stesso interpretata, nel gennaio del ’46, all’Eliseo di Roma insieme con l’adorata sorella Titina.

Al Ricciardi, Gianfelice Imparato sarà il personaggio che fu dell’Autore ed accanto gli sarà Carolina Rosi (figlia del regista Francesco Rosi e moglie di Luca De Filippo, entrambi scomparsi nel 2015). Con loro, sul palco, i bravissimi Nicola Di Pinto, Massimo De Matteo, Paola Fulciniti, Giovanni Allocca, Viola Forestiero, Gianni Cannavacciuolo, Federica Altamura e Andrea Cioffi. Dal testo alla regìa – firmata da Marco Tullio Giordana – dagli interpreti ai supporti tecnici – affidati a Gianni Carluccio (scene e luci), Francesca Livia Sartori (costumi) e Andrea Farri (musiche) – emerge subito l’ottimo mix messo a punto dalla produzione Elledieffe – La Compagnia di Teatro fondata da Luca De Filippo.

“Questi fantasmi!”, prima commedia eduardiana rappresentata all’estero: esattamente il 7 giugno 1955 a Parigi. Opera teatrale da cui sono stati tratti omonimi e celebri film omonimo: uno diretto da Eduardo stesso ed interpretato da Renato Rascel, Erno Crisa e Franca Valeri; poi un altro per la televisione del quale l’Autore fu pure regista e interprete. Realizzato ancora per il cinema, nel 1967, un nuovo film con protagonisti Vittorio Gassman e Sophia Loren, per la regia di Renato Castellani. Queste diverse edizioni (cui va pure aggiunta quella che, nel 1981, diresse Enrico Maria Salerno adattandola in italiano e conservando il dialetto originale soltanto per il personaggio del portinaio interpretato da Antonio Casagrande) soltanto per confermare, ove ve ne fosse bisogno, che “Questi fantasmi!” rimane senza dubbio una delle fondamentali tappe del genio creativo eduardiano.

«La trama, in un perfetto equilibrio tra comico e tragico, racconta l’agrodolce vicenda di Pasquale Lojacono, un uomo qualunque che si ritrova alle prese con quello che crede (o preferisce credere) un fantasma che infesta la sua nuova casa. La verità è che non si tratta di un ectoplasma, bensì dell’umanissimo amante della moglie. Il tema, è uno di quelli centrali della drammaturgia eduardiana: la vita messa fra parentesi, sostituita da un’immagine, da un travestimento, da una maschera, imposta agli uomini dalle circostanze».

Esclusivamente soffermandoci sui principali protagonisti, v’è da dire che di Gianfelice Imparato sono ben noti i successi teatrali (iniziati nella compagnìa di Mico Galdieri), cinematografici (con registi del calibro di Scola, Monicelli, Loy, Moretti, Garrone…) e televisivi (in ruoli che vanno dal commissario Libero Sanfilippo a Gaetano Nobile fino al 2017). Di Carolina Rosi, compagna nella vita e nell’arte dell’amatissimo figlio di Eduardo, ci sembra avvincente riprendere la conclusiva risposta che ella diede ad un’intervista di Simonetta Fiori: un’affermazione toccante, in bilico fra l’inevitabile confine che incontra il cammino di chiunque in questo mondo e l’intenzione di sopravvivere anche dopo lutti tremendi (come quelli appena accennati su): «È stato Luca a insegnarmi ad accettare la morte delle persone a cui si vuole bene. “Benvenuta tra gli orfani”, mi disse quando ho perduto i miei genitori. E poi mi aiuta il teatro. Da quando Luca non c’è più, è come se fossi invecchiata di vent’anni. Ho cambiato il modo di recitare, perfino la voce, come se mi fosse esploso dentro tutto quello che Luca mi ha dato. Sul palcoscenico mi sento bene». Bastino queste rivelazioni a farci immaginare le emozioni che tornerà ad avvertire nel momento in cui proprio al Ricciardi, nella stessa serata del 10 marzo, le sarà consegnato il prestigioso Premio per il Teatro “Silvio Fiorillo” 2018 alla memoria di Luca De Filippo, il suo uomo e l’artista che continua a vivere nel ricordo nostalgico dei tantissimi ammiratori e …molto di più nel cuore infranto di Carolina. Info: 0823.96.38.74.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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