CAPUA: INCANTATI I BAMBINI DAVANTI AI GIURANDI E AL GENERALE

CAPUA Il gen Faraglia e l'assessore Smirne coi ragazzi di MondragoneCAPUA L'attimo solenne del grido LO GIURO !         040216 (1)Alla “Salomone” 630 volontari in Fp1 del 1° Btg del 17 Rav “Acqui” hanno giurato fedeltà all’Italia
CAPUA: INCANTATI I BAMBINI DAVANTI AI GIURANDI E AL GENERALE
Mentore della solenne Cerimonia il soldato Filippo Corridoni, Medaglia d’Oro al Valor Militare

CAPUA (Raffaele Raimondo) – Alla Caserma “Salomone” si è rinnovato, nella mattinata di giovedì 4 febbraio, il ciclico evento che chiude la prima fase addestrativa e formativa dei volontari in ferma prefissata di un anno dell’Esercito Italiano: infatti 630 soldati del 4° Blocco 2015, inquadrati in tre Compagnìe incardinate nel 1° Btg del 17° Rav “Acqui”, hanno giurato fedeltà alla Repubblica Italiana e alle sue léggi. Presenti autorità civili, militari, religiose, le rappresentanze di Comuni decorati, della Provincia di Caserta e delle Associazioni combattentistiche e d’Arma (che tenevano alti i loro vessilli) ed una miriade di familiari ed amici dei giurandi. Fra gli attimi più toccanti il saluto alla gloriosa Bandiera di Guerra del 17° Rav “Acqui”, il cadenzato passo per la rituale rassegna delle truppe schierate sul piazzale Antonucci e i vibranti discorsi del col. Giancarlo Di Serafino (attuale comandante del 17°) e del gen. di Brigata Giuseppe Faraglia (vertice massimo del Centro Addestramento Volontari dell’E.I.) e, ad acme di passione militare e civile, il grido “Lo giuro!” che 630 soldati e soldatesse, nel momento più atteso, hanno levato con tutto il cuore, per poi lanciarsi fieri nel canto dell’Inno nazionale al quale si sono unite le migliaia di astanti.
“In una cornice di solennità così importante – aveva appena detto, fra l’altro, il col. Di Serafino, rivolgendosi ai giurandi – vi viene chiesto di impegnarvi formalmente ad assolvere con dignità ed onore al ruolo di fedeli servitori delle Istituzioni”. E, dopo il corale sì pronunciato a piena voce dai giovani soldati, il gen. Faraglia ha pacatamente spiegato che “stiamo vivendo un momento della storia umana in cui le Istituzioni democratiche tutte e fra esse le Forze Armate devono scendere in campo con tenacia e determinazione, ma anche molta sapienza, equilibrio e rettitudine di intenti, per difendere e rafforzare i princìpi di coesione su cui poggia il vivere civile e la convivenza fra i popoli”. Penetranti lezioni per i protagonisti principali dell’evento, per le persone d’ogni età radunate sul grande piazzale e specialmente per il gruppo di bambini di Scampìa accompagnati dalla benemerita Associazione “Sofia”, la rappresentanza studentesca dell’Ic di Cancello ed Arnone e le classi del 1° Circolo di Mondragone (giunte a Capua col pullman offerto dall’Associazione “Quartiere Sant’Angelo” presieduta da Antonio Taglialatela). E proprio i “piccoli” – che erano già rimasti incantati dal meraviglioso sincronismo di marcia e di gesti dei giurandi, dai Beretta semiautomatici AR70/90 da 4,7 kg che maneggiavano con grande disinvoltura durante le diverse fasi della Cerimonia, dalle tante uniformi ammirate – sono poi stati sorpresi, durante un bel “fuori programma” a protocollo ultimato, dall’immediata simpatia che il generale Faraglia ha saputo trasmettere e ricevere in un dialogo che s’è sviluppato, fertile e indimenticabile, prima delle immancabili fotografie-ricordo. Erano fieri, i bambini, di stare accanto ad un alto ufficiale che, nella sua luminosa carriera, ha conosciuto anche le asprezze dell’interminabile guerra in Afghanistan e che ad ogni pie’ sospinto sa spezzare una lancia in favore della Pace.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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