CASAGIOVE –Allarme randagismo nel quartiere borbonico, in via Via Messina e nel rione S.Caterina

 

 

di Nunzio De Pinto

 Allarme randagismo a Casagiove, l’allarme e la denuncia parte dalla locale sezione del PD che interpreta il disagio che vivono i residenti. “Non abbiamo nulla contro i cani” – avvertono i democratici casagiovesi – “che anzi ci sono più simpatici dei tanti trasformisti che abbondano in città e circolano senza guinzaglio, ma adesso è allarme. Allarme giustificato. In città si sono compattati branchi di randagi che, oltre a ringhiare a qualsiasi malcapitato capiti nel loro territorio di influenza, stracciano le buste dell’immondizia diffondendone per strada il contenuto, concentrano a tale sporcizia le loro deiezioni e creano paura. Un branco” – denuncia il coordinamento cittadino del PD – “è stato avvistato nel Quartiere militare Borbonico e, forse lo stesso, è stato segnalato imperversare in Rione S. Caterina ed, in nottata, in particolare, in Via Messina. L’Asl” – fanno sapere in una nota – “avrebbe comunicato al Comune che non intende interessarsene per carenza dei fondi; il Comune avrebbe speso alcune decine di migliaia di euro per il ricovero in canile e per le sterilizzazioni, ma evidentemente, senza efficaci risultati. Tutta la legislazione sulla gestione del randagismo è largamente inapplicata” – prosegue la nota del PD – “non funziona l’anagrafe canina, non c’è limite alle cattivissime abitudini di sciagurati, che specie in estate, abbandonano per strada i loro poveri animali, non c’è l’impegno, salvo rare eccezioni, a girare con la palettina e la bustina per tenere puliti i marciapiedi, non c’è una politica, né uno straccio di iniziativa, perché i cani siano adottati. Adesso, però” – concludono e democratici casagiovesi – “bisogna assumere decisioni che riguardano la sicurezza dei cittadini e servano ad impedire incivili e barbare reazioni contro gli animali. Il PD casagiovese, perché si restituisca a tutti la necessaria sicurezza, attende una risposta immediata da parte del Comune, che non può oltre ignorare il fenomeno”.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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