CASERTA: “IL SECONDO RISORGIMENTO” DI VINCENZO DE MICHELE A CAIVANO

Prof. Raffaele Raimondo

cronista free lance

Via A.Diaz, 33

81046 GRAZZANISE (Caserta)

tel 0823-96.42.12 – 340-500.67.64

e-mail: raffaeleraimondo1@virgilio.it                          COMUNICATO-STAMPA del 28 ottobre 2010

 

Cultura/Storia/Politica

 

                       Lo scrittore casertano invitato a presentare la sua opera più recente

                       La manifestazione del 29 ottobre sarà presieduta dal sindaco Falco e, fra i relatori,

                       l‘assessore alla cultura Maria Consiglia Aquilone

CASERTA (Raffaele Raimondo) – Continua a dar lustro alla sua natìa Parete (di cui è cittadino onorario) e a tutta la Terra di Lavoro (come un dì fu definita) lo scrittore, già direttore didattico e Presidente dell’amministrazione provinciale di Caserta, Vincenzo De Michele, oltretutto “primatista italiano” per la sua partecipazione, senza soluzione di continuità, ad ogni Congresso nazionale della Democrazia Cristiana, dal 1946 (Roma 24-28 aprile) al 2006 (Roma, 18-19 novembre). Infatti, domani 29 ottobre, alle ore 17, presso l’auditorium della scuola media statale “Don Lorenzo Milani” di Caivano/NA -in Via Ugo Foscolo- lo storico De Michele sarà impegnato nella presentazione della sua più recente opera “Il secondo Risorgimento” dato alle stampe dal prestigioso editore napoletano Guida. L’evento di notevole matrice storica e letteraria è stato “firmato” dal V Settore del Comune caivanese, il cui sindaco, Antonio Falco, presiederà i lavori che vedranno alla ribalta, oltre l’Autore, la dottoressa Maria Consiglia Aquilone, assessore municipale alla P.I. e alla Cultura. Libero ingresso per l’intera cittadinanza del grosso centro a nord di Napoli, ma è prevedibile che numerosi casertani non perderanno l’occasione per partecipare ad un approfondimento critico sulla “forte” materia rievocativa affrontata da Vincenzo De Michele che ha voluto ripercorrere un decennio (1943-1954) della storia italiana, ponendo lucidamente in risalto che quello fu un periodo di autentici “statisti” (che si preoccupano delle generazioni future), a differenza dei politici che, viceversa, limitano la loro azione (nella migliore delle ipotesi) al tempo coevo. D’altronde, per il pubblico presente nell’auditorium sarà possibile rivolgere domande all’autore di un lavoro di ricostruzione storica che sta andando a ruba nelle librerie di mezza nazione e che si è avvalso della prefazione dell’ex ministro della P.I., il latin-grecista Gerardo Bianco intervenuto anche di persona, a Villa Vitrone in Caserta, alla prima presentazione organizzata prima dell’estate dalla stessa Casa editrice Guida.

“Mai retorico, ma sempre obiettivo e sereno, nel rinvenire e riproporre avvenimenti, fenomeni e personaggi” è stato già scritto de “Il secondo Risorgimento” di De Michele e si è aggiunto: “Ciò emerge in tutta evidenza in questo interessante saggio che si stempera, in effetti, lungo una meditazione profonda concentrata sugli anni tremendi e tuttavia fertilissimi del secondo dopoguerra”. E Bianco, da par suo: “Un bel libro che scorre chiaro, informato, lineare”. Un libro nel quale l’Autore illustra uno spaccato ricco di eventi straordinari per la rinascita dell’Italia, dopo una lunga dittatura sfociata in una devastante avventura bellica ed una fratricida guerra civile passata agli annali con nome di Resistenza. Un saggio illuminante, insomma, sugli avvenimenti epocali del decennio 1943-1954 che segnarono, innanzitutto, l’avvento della Repubblica e l’approvazione della Costituzione entrata in vigore il 1° gennaio 1948. E, in quest’anno, che prelude alle innumerevoli celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, il contributo dell’autore casertano si staglia come un monumento valoriale di essenziale portata, onde risalir la china e ritornare sui nobili passi di uomini di grande talento politico, come Alcide De Gasperi e Palmiro Togliatti, che davvero han saputo lottare per difendere, fino in fondo, la dignità del popolo italiano calpestata nel Ventennio nero e attualmente messa a dura prova da una classe politica nazionale che non riesce a ritrovare l’orgoglio ed il coraggio per restituire finalmente ai cittadini la fiducia nella gestione della “res publica” e nelle doverose regole del vivere civile.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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