CASERTA –Bimbo rapito, il contributo del Colonnello Masiello al ritrovamento del piccolo Luca

Col.Luigi Masiello

 

di Nunzio De Pinto

 Ora che è terminato, dopo dieci ore di paura per i genitori, l’incubo del rapimento del piccolo Luca a Nocera Inferiore, piano piano le luci dei riflettori dei media si spengono e lasciano lo spazio ad alcune considerazioni. “Vorrei avere solo la mia normalità, insieme a mia moglie eD ai miei figli”. Così Fabio Cioffi, il Maresciallo del Reparto Comando della Brigata Bersaglieri “Garibaldi”, in servizio presso la Caserma “Ferrari Orsi” di Caserta, che martedì scorso aveva subito il rapimento di suo figlio, nato da appena tre ore, si è espresso davanti  alle  telecamere ed ai taccuini della stampa. Lui, come la moglie, sono molto riservati, tanta notorietà non l’avrebbero certamente voluta, ma, nonostante tutto, date le terribili circostanze, hanno dovuto forzare le loro convinzioni, il loro “modus vivendi” di persone normali fra gente normale. E non è stato semplice l’approccio davanti alle telecamere. In questa vicenda, sono molti gli attori che hanno reso possibile al piccolo Luca di  tornare sano e salvo fra le braccia di mamma Annalisa. Il Procuratore di Nocera, Gianfranco Izzo, il questore Vincenzo Roca, già in servizio alla Questura di Caserta, il Capo della Polizia Antonio Manganelli che, appena appresa la notizia, ha dato un notevole impulso alla vicenda costituendo un pool di investigatori provenienti da Roma. Al caso hanno lavorato gli uomini del Commissariato di Nocera, che conoscevano bene il territorio, quelli della squadra mobile di Salerno, dello Sco, della polizia scientifica, e anche dell’Unità analisi crimini violenti (Uacv). Ma, anche l’Esercito ha fatto la sua parte ed anche nel migliore dei modi. Infatti, il Generale di Corpo d’Armata Francesco Tarricone, comandante del II° Comando Forze di Difesa, con sede a San Giorgio a Cremano, intuendo quanto fosse importante tenere sveglia l’attenzione dei media sulla vicenda, ha immediatamente spedito a Nocera uno dei suoi uomini migliori, il Colonnello Luigi MASIELLO, Capo Ufficio Pubblica Informazione del 2° FOD, giornalista di vecchia data e profondo conoscitore della stampa e televisione. Era chiaro a tutti gli investigatori che la velocità era l’unica arma per giungere alla rapitrice in tempo. Masiello ha avuto un ruolo importantissimo nel convincere il Maresciallo Cioffi a parlare con la stampa e le televisioni nazionali ed a lanciare un appello. Il sottufficiale era titubante, ritroso, ma Masiello ha trovato le corde giuste perché l’uomo andasse in video. Anche sulla diffusione dell’identikit c’è lo zampipno di Masiello. Tutti i giornalisti della carta stampata e delle telvisioni si sono rivolti a lui per parlare con i familiari del bimbo. Quando i riflettori si sono spenti sulla vicenda, Masiello, soddisfatto perché il piccolo Luca era tornato a casa, ha ricevuto i ringraziamenti da parte della Rai per la Trasmissione televisiva “CHI LA VISTO?” e dei numerosi colleghi giornalisti che si sono rivolti a lui, Masiello è tornato al suo servizio quotidiano. Come una famosa canzone di qualche anno fa, Masiello è il classico giocatore che fa “una vita da mediano” e lascia la ribalta dei riflettori agli altri.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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