CASERTA –Il casertano Di Giacomo lascia la guida del Centro Documentale di Napoli

 

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di Nunzio De Pinto

 Venerdì scorso, con inizio alle ore 10.00, nella caserma Calò in via Colonnello Lahalle ha avuto luogo la cerimonia di cambio del Comandante del Centro Documentale di Napoli (ex Distretto militare), al colonnello Alessandro Di Giacomo di Caserta è subentrato il colonnello Gian Nicola Luciano. La cerimonia è stata presieduta dal Generale di Brigata Guido Landriani, vertice del Comando Militare Esercito (CME) “Campania”. Il passaggio di consegne, come consuetudine, è stato preceduto dalla deposizione di una corona di alloro al monumento ai caduti. Il Centro Documentale di Napoli (CEDOC) è l’erede diretto del Distretto Militare di Napoli (27°), istituito nel dicembre 1870. Il CEDOC di Napoli assolve, quindi, a tutti i compiti del disciolto Distretto Militare di Napoli. Il lavoro e’ rivolto quasi esclusivamente all’utenza civile ed in congedo mediante anche a mezzo sportelli, aperti al pubblico dal Lunedì al Mercoledì dalle 08.00 alle 12.30 e dalle ore 14.00 alle 15.45 ed il Giovedì e Venerdì dalle 08.00 alle ore 13.30. Sospesa la Leva, il Centro svolge prevalentemente attività documentale, rivolta al personale che ha terminato il servizio militare, informativa, per chi cerca informazioni sull’arruolamento e la riserva e di servizio per altre istituzioni come i Comuni o l’INPS. Il Centro ha competenza per la Campania tranne le province di Caserta e Salerno. “E’ stato un anno intenso e ricco di soddisfazioni” – ha affermato il colonnello Di Giacomo subito dopo la cerimonia – “durante il quale abbiamo registrato circa 9.500 domande di arruolamento per VFP1 ricevute, portando il CEDOC di Napoli ad essere il primo in Italia. Centinaia, invece, sono state le richieste di informazione per l’accesso alla riserva selezionata da parte di professionisti di tutte le categorie” – ha proseguito Di Giacomo – “Mentre sono state oltre 9.000 le richieste di copia di fascicoli matricolari, 3.000 le richieste INPS online, centinaia le richieste di: cause di servizio, pensione privilegiata ordinaria, equo indennizzo ed onorificenze”.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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