Caserta -“Cinquantenario. Rilievo dell’arte in Terra di Lavoro”, inaugurazione della mostra allestita presso il Buonarroti

 

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 Nell’ambito del vasto programma di iniziative promosse per celebrare il 50° dell’Istituto Tecnico “Buonarroti”, festeggiato lo scorso I ottobre, e il Decennale del Museo “Michelangelo”, ivi ospitato, domenica 13 Ottobre, alle ore 11, presso lo stesso istituto in viale Michelangelo, alla presenza della dirigente Antonia Di Pippo, del sindaco di Caserta Pio Del Gaudio e di altre personalità, sarà inaugurata la mostra collettiva d’arte contemporanea “Cinquantenario. Rilievo dell’arte in Terra di Lavoro”.  La selezione delle opere e la cura critica della mostra è di Enzo Battarra; il progetto dell’allestimento è di Giancarlo Pignataro; la collaborazione artistica è di Gerardo Del Prete.

Saranno esposte opere significative di Acconcia, Bova, Caiazza, D’Amico, D’Amore, De Core, De Lucia, Del Gaudio, Del Prete, Del Vecchio, Di Grazia, Errico, Esposito, Ferraro, Giordano, Gravante, Iodice, Iovine, Lubello, Maddaloni, Mafonso, Maisto, Maltempo, Marello, G. Marino, L. Marino, Napolitano, Pagliaro, Pascarella, Pontillo, Pozzuoli, Ronga, Santagata, Sparaco, Tagliafierro, Tariello, Vaccaro, Vastano, Ventriglia.

 Così il critico Battarra evidenzia il ruolo della mostra. «Cinquanta anni fa l’arte in Terra di Lavoro conosceva la prima grande rivoluzione dei linguaggi. I decenni precedenti erano stati contrassegnati da artisti che avevano sempre privilegiato la figurazione, alcuni anche in modo raffinato e innovativo. Ma negli anni Sessanta  si consuma lo strappo, c’è la svolta. Un gruppo di giovani porta all’attenzione del grande pubblico una ricerca visiva che non si sofferma sulla rappresentazione ma va ben oltre. E su quella scia anche gli anni Settanta, caratterizzati dall’arte nel sociale, hanno costituito ancor più un sovvertimento linguistico, mettendo al centro di un lavoro artistico collettivo lo spettatore. A partire poi dagli anni Ottanta c’è stata una sorta di ritorno all’ordine, con il recupero della pittura e del lavoro in studio. La fine del secolo ha comportato l’affermazione dei nuovi mezzi tecnologici che hanno affiancato e, in alcuni casi, sostituito gli strumenti tradizionali dell’arte. Ora, nei primi decenni del Duemila, una nuova generazione, cresciuta nell’era digitale, si confronta con i nuovi media dimostrando, però, anche padronanza tecnica pittorica. Le immagini sono quelle della più incalzante attualità».  La mostra sarà visitabile da Lunedì a Sabato, dalle ore 8.30 alle 15.30, fino al 23 dicembre. I visitatori potranno fruire di un servizio di audioguide impostate su collegamento Wi-Fi gratuito alla rete del Museo. Ha collaborato ad allestire la mostra  la “Confezioni De Bottis”  di Baia e Latina .

 

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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