CASERTA. È IL GIORNO DELLA FESTA! MESSA SOLENNE IN PIAZZA S. ANNA –

CASERTA. È IL GIORNO DELLA FESTA! MESSA SOLENNE IN PIAZZA S. ANNA – ORE 6.00 – PRESIEDUTA DAL VICARIO GENERALE, MONS. ANTONIO PASQUARIELLO, CONCELEBRATA DAL RETTORE DEL SANTUARIO, DON GIOVANNI BATTISTA GIONTI ED ALTRI SACERDOTI DELLA DIOCESI, E ‘PEREGRINATIO’ DELLA SANTA PATRONA PER LE STRADE E LE PIAZZE DELLA PARROCCHIA E DEL CENTRO STORICO.

di Paolo Pozzuoli

Laggiù, in uno di quei grandi Paesi alla fine del mondo famoso per la mise dai colori verdeoro indossata dai campioni del calcio, dove l’esistenza di  barriere che si frappongono fra ricchezza (tanta) e povertà (estrema) sono così forti, radicate ed invalicabili da non consentire di prestare la dovuta attenzione agli indigenti ed agli emarginati (un quinto dell’intera popolazione) e di aprire una piccola breccia nei cuori, duri ed insensibili di fronte a tante disuguaglianze sociali, Papa Francesco, prima di accomiatarsi dopo una intensa settimana trascorsa a comunicare l’essenza della sua missione, del suo apostolato – una settimana ‘storica’ per quanti vi hanno preso parte che non si stancheranno di raccontarla a figli e nipoti – ha pregato ‘il Signore perché benedica i nonni che trasmettono sapienza’. È il Papa ‘nuovo’, il Papa ‘anticipato’ nella giornata di martedì 12 marzo 2013 da un tenero omino dai baffi e capelli argentati ed una giacca antipioggia dai colori dell’arcobaleno che sostava in Piazza S. Pietro reggendo un tableau su cui era impresso “FRANCESCO I PAPA”, il Papa di una felice intuizione guardando in TV ‘Porta a Porta’ di Bruno Vespa; intorno alle 23,30 comparvero sullo schermo, in basso a sinistra, quattro didascalie riportanti ciascuna il numero dei Cardinali e l’Ordine di appartenenza: l’ultima recitava ‘1 cardinale gesuita’, l’unico a non avere ‘concorrenti’ in ‘casa’. È il Papa solare, di candido candore più bianco del bianco abito talare che indossa, di vasta e profonda cultura e dottrina, semplice, umile, che passa benedicendo, abbracciando e baciando i piccoli, gli ammalati, i carcerati, i diseredati, gli ultimi, ‘rivoluzionario’ come il primo ed unico Maestro 2013 anni fa ed il Santo di cui ha preso il nome da Papa 1200 anni dopo (circa 800 anni fa); è il Papa che stimola i ricchi e le autorità governative a fare quanto è nel loro potere per un mondo migliore e condanna chi cerca soltanto il proprio interesse, la mondanità, il carrierismo, le comodità. A don Franco, salesiano di periferia che, nelle omelie ha sempre toccato questi argomenti soffermandosi, in particolare, sui capitoli 5 e 25 del Vangelo di Matteo, alle ore 8,03 del 15 marzo scorso, inviammo il messaggio: “Sapevate di questo vostro ‘gemello separato’ ritornato dall’argentina?”.  La risposta, stesso giorno, ore 11,49, “no, ma me lo auguravo!”. Qualche giorno fa, in TV, a ‘Forum’, una giovane donna, professionista della riabilitazione, confidò di avere scelto di dedicarsi alle persone anziane, non avendo conosciuto i nonni! Eh, i nonni non si dimenticano mai! Vivono nel nostro cuore la dolce e caritatevole nonna paterna, Antonina, e nonno Achille, preziosa ed insostituibile guida per i primi diciannove anni della nostra vita. Quaggiù, è beato il popolo casertano che vive direttamente e personalmente la sua condizione privilegiata: nipote di S. Anna. Popolo che, noto per il caratteristico completo dai colori giallo-oro (polo) e verde (pantaloni per gli uomini e gonne per le donne), ha risposto molto bene ai solleciti del Rettore del Santuario di S. Anna, Canonico don Giovanni Battista Gionti, ‘accorrendo numeroso alle celebrazioni svolte nel Santuario, s’è accostato al sacramento delle confessioni (con il Cappellano dell’A. M., don Sergio, sono stati a disposizione i sacerdoti don Nicola Buffolano, don Enzo Carnevale, don Michele Cicchella, don Giuseppe Di Bernardo, don Pasquale Lunato), dimostrando di voler fare un cammino di fede’. Ancora, nel giorno in cui sono stati celebrati e festeggiati  S. Anna e S. Gioacchino, i ‘nonni’ di Gesù, ha pregato il Signore per il Vescovo, Mons. Pietro Farina – cui va l’affetto di tutti in questo momento molto particolare della vita che sta attraversando – ‘perché ritorni presto in mezzo a noi’, ed ha assistito con fede e devozione alla S. Messa presieduta dal Vicario generale, mons. Antonio Pasquariello, concelebrata da don G. B. Gionti, don E. Carnevale, don Sergio, e la partecipazione dei diaconi  (Luigi Caputo ed Angelo Vinciguerra) e della Corale Parrocchiale. Stamani, infine, ci si appresta a concludere con una solenne processione la settimana di celebrazioni liturgiche in onore della Santa ‘Nonna’, Patrona della Città, protettrice delle partorienti. È il grande giorno, il giorno della festa, il giorno atteso un anno intero. E, mentre il nostro quotidiano viene consegnato alle edicole, ci si affretta, dopo una notte insonne – un classico ad ogni vigilia della festa – per ritrovarsi numerosi in Piazza S. Anna e partecipare  alla S. Messa – ore 6:00 (… trasmessa in diretta TV da TV LUNA e da Radio Alce Stereo – 88,150 Mhz in FM – per tutti coloro che sono impossibilitati a partecipare in piazza) – presieduta da Mons. Antonio Pasquariello e concelebrata dal Rettore, don G. B. Gionti, ed altri sacerdoti della Diocesi: è l’attestato di devozione e fedeltà riservato alla Santa. Subito dopo la solenne benedizione comincia il primo percorso – tocca le strade della parrocchia – della ‘peregrinatio’ della Santa.  Alle ore 18:30, dopo l’arrivo della banda musicale ‘Città di Caserta’, inizia la processione, solenne:  la statua di S. Anna, adagiata sopra un artistico carro, verrà portata dai soci accollatori, lungo le strade e piazze del centro storico. Ultima tappa, prima del  saluto della Città alla Santa con lo stendardo  piumato all’estremità che sfiora ed accarezza affettuosamente il volto di S. Anna, pronta a staccare la sua mano da quella della Figlia per lasciarla andare e portare a compimento il disegno del Signore, in Piazza Carlo III, davanti alla Reggia, dove ci sarà lo spettacolo pirotecnico, detto “DIANA”, offerto dalle famiglie Sapone Donato e Zito Gaetano, a devozione di Zito Antonio e di un gruppo di devoti.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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