Caserta-Giornata Nazionale Vittime degli infortuni sul lavoro

di Paolo Pozzuoli

60 ° Giornata Nazionale ANMIL di CASERTA.

 

CASERTA. CELEBRATA IERI, PRESSO LA PARROCCHIA “NOSTRA SIGNORA DI LOURDES”, CON UNA S. MESSA OFFICIATA DA S.E. MONS. PIETRO FARINA, VESCOVO DELLA DIOCESI, LA “60^ GIORNATA NAZIONALE DEDICATA ALLE VITTIME DEGLI INFORTUNI SUL LAVORO”. QUINDI PRESSO IL TEATRO “IZZO” SONO INTERVENTI ILLUSTRI RELATORI E SONO STATI CONSEGNATI BREVETTI E DISTINTIVI D’ONORE A DUE GRANDI INVALIDI E DUE INVALIDI MINORI.

Raccolto con calore, emozione, sensibilità, senso civico – l’abbiamo constatato nel corso degli interventi di ciascuno – dalle maggiori autorità comunali, provinciali, politiche, istituzionali, dell’associanismo, l’invito del presidente provinciale dell’ANMIL, cav. Saverio Cantile, e del suo staff, Rosa Piccirillo e Gabriele Vincenti, per la celebrazione – ieri, 60^ ricorrenza – della ‘Giornata Nazionale Vittime degli Infortuni sul Lavoro’. Una celebrazione non fine a se stessa ma, una stupenda lezione di grande valore morale, di pregio, tale da mettere in risalto l’impegno cristiano, politico, etico, sociale, legislativo. Insomma, una cerimonia toccante, un tutt’uno, che ha fuso e legato, in parallelo, la celebrazione eucaristica presso la Parrocchia “Nostra Signora di Lourdes” e la manifestazione tenutasi subito dopo presso il teatro “Izzo” cui ha partecipato un nutrito numero di invalidi sul lavoro e loro familiari, l’omelia di S. E. mons. Pietro Farina, vescovo della Diocesi di Caserta, e gli interventi dei relatori. Commoventi e sofferti alcuni passaggi all’omelia “Motivo della nostra presenza questa mattina è che stiamo celebrando una Messa in suffragio dei caduti sul lavoro. Dobbiamo però chiedere al Signore di sostenere le famiglie e coloro che si impegnano a provvedere, ad assicurare ed a fare in modo che vengano limitati questi danni sempre più gravi. Ogni qual volta c’è un infortunio mortale, si resta attoniti per alcuni giorni e poi tutto finisce. C’è qualcuno che assicura soltanto una presenza materiale. Perché?” da parte di Mons. Farina il quale, al termine della S. Messa, ha sancito: “la benedizione impartita vuole essere anche un abbraccio che il Signore fa ad ognuno di voi, che rimane in voi per infondervi quel coraggio di cui avete bisogno, per fare sempre meglio”. Una volta trasferiti all’adiacente teatro “Izzo”, il presidente Cantile (intendiamo ringraziarlo per averci risparmiato la lettura della chilometrica relazione illustrata a Modena da Franco Bettoni, presidente nazionale ANMIL), dopo aver dato inizio alla serie degli interventi con i ringraziamenti “ai presenti ed ai relatori per la sensibilità e la cortesia dimostrate per essere intervenuti alla cerimonia commemorativa”, ha ricordato il “settembre nero (cinque caduti ed un invalido sul lavoro)”, ha aspramente criticato l’INAIL che, rispetto al passato e nonostante l’impegno profuso e la grande predisposizione umanitaria del neo dirigente, dr. Alfonso Cangiano, fa poco per i grandi invalidi sul lavoro, economizzando perfino sulla salute di chi ha lasciato parte di sé sul posto di lavoro” e, prima di cedere il microfono al prof. Franco Natale, socio onorario e profondo conoscitore delle problematiche dell’ANMIL, speaker d’eccezione (…ha ricordato con un minuto di raccoglimento ed sentito pensiero i recenti caduti sul lavoro ed i quattro militari caduti in Afghanistan, eroi alla pari), ha concluso sottolineando che “l’ANMIL e l’INAIL devono camminare a braccetto per divulgare la cultura della prevenzione, a partire dalla scuola”. Ha preso poi la parola il Presidente dell’Amministrazione provinciale, on. Mimì Zinzi. Un intervento, questo suo, condito dalle criticità “le norme, le leggi ci sono ma quando non vengono applicate; è il disastro e senza sicurezza non ci può essere sviluppo; scappano gli industriali perché non sostenuti come si deve; è il grido d’allarme che lancio augurandomi che venga accolto; chi vive in questa terra conosce le manifestazioni di disagio; necessario aprire un tavolo per la vertenza Caserta, già modello per la sicurezza del territorio, ambientale” che affliggono la nostra provincia. Successivamente è intervenuta la dott.ssa Immacolata Delli Curti, delegata dal Prefetto, di cui ha portato i saluti, assicurando, nel contempo, “la sensibilità alla materia, tale da garantire la mia presenza in questa manifestazione; in Prefettura c’è un gruppo che monitora  la materia e coordina anche l’attività di vigilanza perché venga recepito un sistema normativo efficace di prevenzione e necessario a diffondere la cultura della sicurezza in modo che ogni datore di lavoro non debba considerarla un costo aggiuntivo, ma anche i lavoratori devono fare la loro parte indossando i mezzi di protezione individuali che vengono loro forniti”. Quindi, il Sindaco di Caserta, ing. Nicodemo Petteruti, ha messo in rilievo l’attività svolta dall’ANMIL, “un organo che assiste bene coloro che sono stati vittime sul lavoro ed allevia una sofferenza, quando non sono mortali, fino alla loro esistenza in questo mondo”, ha  evidenziato da amministratore e professionista “una realtà dolorosa che, nonostante i progressi fatti, non sono sufficienti a non far verificare incidenti funesti”, ha sottolineato l’enorme responsabilità che “una legge attribuisce ad un ignaro committente”, ha concluso rivolgendo “parole di plauso ad un categoria che rispetto, che di tanto ha fatto una ragione di vita”, con l’augurio che “il futuro possa portare danni sempre minori e gli operai vogliano saperne di proteggersi”. Rilevante e sottile l’intervento del dr. Alfonso Cangiano, dirigente della Sede provinciale INAIL. Ha iniziato citando la storica frase “il lavoro nobilita l’uomo” che il papà scriveva sull’agenda all’inizio di ogni anno solare, ha ricordato con sofferenza ed affetto i lavoratori (Giuseppe Cecere, Antonio Di Matteo e Vincenzo Russo) morti asfissiati a Capua nello scorso mese di settembre, ha sottolineato il rapporto voluto ed instaurato dal direttore regionale, dr. Emidio Silenzi, sul territorio, ha sciorinato i numeri sufficienti in riferimento all’andamento infortunistico regionale e provinciale, ha citato le tre regole di lavoro dettate da Albert Einstein cui si ispiraal fine di operare compiutamente: “Esci dalla confusione, trova semplicità”, intesa come formazione delle persone non solo nelle fabbriche ma a partire dalla famiglia, continuare nella scuola e comunque impegnarsi a diffondere la cultura del lavoro sicuro; “Esci dalla discordia, trova armonia”, ovvero nessuna contraddizione con i datori di lavoro; va sostenuto il principio che la sicurezza non è un costo – l’INAIL concede sostegni economici alle aziende – ma forma di risparmio e progresso per l’impresa e per il sistema Paese; “Nel pieno delle difficoltà risiede l’occasione favorevole” nel senso che sono aperte le porte delle sedi dell’INAIL e quelle di Vigorso di Budrio, ci sono sostegni economici alle famiglie e protocolli d’intesa con i vari enti pubblici; ha concluso sottolineando come la  passione profusa in ogni attività toglie gran parte delle difficoltà ed assicurando che, all’INAIL, ogni giorno, si lavora in modo appassionato per il rispetto morale prima che giuridico di tutte le persone che è chiamato a tutelare e ad assistere. C’è stato ancora l’intervento dell’on. Gianni Piccirillo che ha messo in evidenza “la sensibilità e l’impegno dell’ANMIL ed ogni opera di volontariato e, per i giovani che vi si dedicano, particolari crediti;  premiare, di conseguenza, i datori di lavoro che investono in sicurezza; gli stessi datori di lavoro devono capire che va rispettato il lavoratore che è titolare di una dignità che va valorizzata e rispettata; l’INAIL come impegno, l’ANMIL con la presenza, il legislatore con le leggi devono stare insieme in una provincia più fragile e più a rischio come Caserta”. L’on. Mario Landolfi ha chiuso la serie di interventi con una relazione a largo raggio, spaziando dal governo centrale a quello regionale, dalle attività produttive a quelle in stallo, dal trasferimento di capitali e di imprese all’estero all’abbandono del nostro territorio, dalla differenza fra NORD e SUD, da quello che soffriamo ma dobbiamo superare per gli effetti della globalizzazione, dalle varie sfaccettature del federalismo all’impegno cui siamo chiamati per superare – avendone le qualità – le difficoltà che incontriamo, alle negatività per le quali siamo additati e che ci dobbiamo scrollare di dosso, a “creare nuove energie, forti e crescenti con occhio diverso da quello del passato”. A conclusione della manifestazione celebrativa, quattro lavoratori che hanno subito grave percentuale di invalidità sui posti di lavoro hanno ricevuto un assegno speciale dall’INAIL e sono stati insigniti del brevetto e del distintivo d’onore per l’anno 2010 (il  grande invalido Paolino Giuseppe ha ricevuto l’onorificenza dall’on. Landolfi,  il grande invalido Rocchio Umberto, rappresentato dal figlio, dall’on. Piccirillo, l’invalido minore D’Urso Pasquale dal dr. Cangiano; assente e non rappresentato l’invalido minore Rivetti Crescenzo).

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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