Caserta -Intitolata una strada ad Ottorino Rinaldi

    

Ottorino Rinaldi 2

 

   (Di Salvatore Candalino) –

 Con delibera di giunta del 28 dicembre 2010 e successiva approvazione da parte della Prefettura,  è stata intitolata una strada in frazione Pozzovetere ad Ottorino Rinaldi, giovane sottotenente dei bersaglieri, caduto combattendo eroicamente sul Carso il 16 settembre 1916 e decorato con due medaglie d’Argento al Valor Militare. La  strada in questione è la traversa di via Pozzo con inizio prima dell’intersezione con via della Fonte. Di lui si è occupato di recente il periodico, “Osservatorio casertano”, pubblicando, nel numero 151 di febbraio-marzo 2011, a firma del direttore Vito Infante, un’ampia recensione alla biografia dedicatagli dal pronipote Olindo Isernia “Ottorino Rinaldi. Una vita per la Patria”. “S. Ten. del 15°Reggimento Bersaglieri – si legge nella delibera –  nato a Roma il 14 gennaio 1890, immigrato a Caserta all’età di 6 anni, fu tra gli studenti più valorosi del Liceo-Ginnasio “Giannone”. Laureatosi nel 1914 in Lettere e laureando in Giurisprudenza, partì per la Scuola Militare di Modena per il corso allievi ufficiali di complemento”. Cadde eroicamente sul Carso il 16 settembre 1916 e fu decorato d’Argento al Valor Militare. A suo nome è intitolata la Sezione Bersaglieri di Caserta sin dal 1936”.

Sul foglio matricolare sono riportate le motivazioni della concessione delle due medaglie d’Argento al Valor Militare. “In seguito a volontaria e pericolosa azione notturna, con contegno ardito e deciso, assicurava nelle nostre mani un tratto di trincea nemica con relativi camminamenti, incalzando da presso e fugando col fuoco un gruppo di avversari che vi si erano introdotti” (Monfalcone, 16 maggio 1916). “Concessagli medaglia d’argento perché: “Alla testa del suo plotone lancia vasi all’attacco di una forte posizione nemica, concorrendo a conquistarla. Difendeva, quindi, con tenacia e valore, la nuova posizione contro violenti contrattacchi nemici, finché, colpito a morte, cadeva da prode sul campo”. Carso (quota 208) 14 settembre 1916.

  

 

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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