Caserta -La cancellazione dell’improprio acronimo di SUN è un atto dovuto

 REGGIA DI CASERTA

Tra i primi sottoscrittori del referendum per sostituire alla denominazione SUN con quello di Università degli Studi di Caserta – Luigi Vanvitelli, è stato il Presidente della Società di Storia Patria di Terra di Lavoro Alberto Zaza d’Aulisio. L’adesione è stata accompagnata da una nota esplicativa delle ragioni storico-culturali a favore dell’iniziativa, indirizzata al Sindaco Pio Del Gaudio e all’Assessore alla Cultura Nicoletta Barbato, presente al “gazebo” con il comitato organizzatore. Questo Istituto – scrive tra l’altro l’avv. Alberto Zaza d’Aulisio – nel documento indirizzato al Sindaco e consegnato stamane in piazza Dante all’assessore alla Cultura Nicoletta Barbato – offre a corredo della pratica l’allegato estratto da La Reggia di Caserta di Gino Chierici. L’Opera, stampata dal Poligrafico dello Stato nel 1969, costituisce l’edizione aggiornata del 1930. La pubblicazione sottolinea, tra l’altro, la destinazione della Reggia voluta da Carlo di Borbone, secondo il quale Luigi Vanvitelli avrebbe dovuto prevedere progettualmente, accanto agli appartamenti reali ed ai saloni per pubbliche cerimonie, anche l’Università degli Studi, la Biblioteca, il Tribunale, la Chiesa Vescovile il Seminario, il Teatro, l’Osservatorio Astronomico, le reali segreterie 136 abitazioni private e quelle per il personale di servizio. La cancellazione dell’improprio acronimo di SUN – conclude il Presidente Zaza d’Aulisio è un atto dovuto, ineludibile, riparatore di una prevaricazione culturale e storica in danno di Caserta, che ne mortifica la dignità di Città e di Capoluogo.

 

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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