CASERTA. LA CROCIATA PER LA CHIUSURA DELLE SCUOLE SENZA SICUREZZA E INTANTO OSPEDALE DI CASERTA E PREFETTURA E QUESTURA SENZA PIANO ANTINCENDIO

di GIOVANNA PAOLINO

Ci risiamo.
Sono appena iniziate le lezioni  e , con esse, le inevitabili polemiche che da sempre accompagnano la vita  di una comunita’ variegata e in perenne movimento denominata Scuola.
Oramai e’ diventata una abitudine tutta italiana individuare nella Scuola la causa di tutti i mali  della societa’ : la Scuola italiana e’ per l’opinione pubblica   sia Marta che Maddalena,  le speculari  sorelle di Lazzaro, il morto che Gesu’ fece risorgere.
Alla Scuola , infatti, si chiede rigore, disciplina , efficienza , ma anche flessibilita’ , attenzione agli eventi mondani, comprensione, in una alternanza schizofrenica che e’ tipica di quest’epoca e di cui docenti e  studenti pagano un prezzo altissimo.
Bisogna prendere atto che siamo dinanzi al funerale di Lazzaro e Gesu’ non arriva per farlo risorgere. Forse ha perso la strada o , forse, anch’Egli ha perso la speranza.
A Caserta , tuttavia, quest’anno scolastico e’ cominciato nel modo peggiore : da circa un mese e’ iniziato un vero e proprio attacco mediatico alle scuole della citta’e alla mancanza di adeguati sistemi di sicurezza all’interno delle stesse.
Tutto questo e’ vero : mancano in moltissimi istituti scolastici i piani anticendio e in moltissimi istituti scolastici non vi sono uscite di sicurezza.
Questo e’ vero come era vero 20 anni fa.
Questo e’ vero come e’ vero che manca un sistema anticendio all’Ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta e al Palazzo  Acquaviva in Piazza Vanvitelli sede della Prefettura e della Questura.
E’ tutto vero . Il problema e’ capire perche’ solo ora  e’ iniziata una caccia alle Streghe  da parte di molti mass media. Per quale ragione, cioe’ , si attacca la Scuola e non si parla del sistema di sicurezza dell’Ospedale o del Palazzo Acquaviva.
Le scuole , come il nosocomio e la sede della Prefettura e della Questura , sono centri nevralgici della vita della nostra provincia e necessitano, inevitabilmente, di tutela e di rispetto delle norme in materia di sicurezza.
La verita’ e’ un’altra.
Le scuole , come l’Ospedale e la Prefettura e la Questura, operano, e diciamolo una volta per tutte, in stretto collegamento con la Politica . Una cosa e’ l’attivita’ didattica ed altra cosa e’ la gestione e l’amministrazione di un istituto scolastico , cioe’ una vera e propria azienda che e’ obbligata ad interfacciarsi quotidianamente con le istituzioni e con gli esponenti politici .
 Una Scuola che chiude e’ come un’azienda che colloca  i suoi dipendenti in Cassa Integrazione : sono lacrime e sangue.
Solo gli stupidi o gli ignoranti possono pensare alla scuola di oggi come a quella del libro Cuore.
Allora perche’ tanto accanimento contro la scuola casertana , che gia’ vive una fase di sofferenza, oppure perche’ tanto accanimento nei confronti di qualche dirigente scolastico che ha invece regalato intensi momenti di riscatto culturale e sociale al nostro territorio?
Si parla di sicurezza nelle scuole ? Perche’, invece, non si affronta anche il grave problema dei benefici legati alla legge 104 , che ha avuto in molti casi in provincia di Caserta  l’effetto di moltiplicare gli invalidi  privi di ” invalidita’”?
Perche’ non si tocca il tasto, dolente, delle scuole private e dei relativi contributi oltre che del lavoro nero dei docenti che in esse lavorano ?
Perche’ non si mette il dito nella piaga dolente degli stipendi  dei docenti?
Perche’ non si dice che un Istituto Scolastico, come un Comune, deve avere la capacita’ di intercettare fondi per provvedere alla sua stessa sopravvivenza ?
In questi giorni, quello che appare da queste polemiche, o se vogliamo inciuci tipicamente casertani, non e’ il tentativo, che, di per se’ sarebbe nobile, di potenziare, attraverso il miglioramento dell’edilizia scolastica, il valore aggiunto della Scuola come Comunita’ Educante,ma il tentativo, moralmente gravissimo, di utilizzare questi limiti del sistema scolastico casertano, solo ed esclusivamente per fini politici.
Come dire : attacco la Scuola per attaccare l’Assessora all’Istruzione e, quindi, la maggioranza consiliare, oppure attacco la gestione di quel Dirigente Scolastico solo perche’ appartiene ad un orientamento politico opposto al mio.
Tutto questo e’ una vergogna ! Tutto questo e’ il risultato di un degrado politico e culturale di cui la Scuola  casertana non ha bisogno.
Si pensi alla recente vicenda che ha portato alla chiusura dell’Ite ” Terra di Lavoro ” di  Caserta determinata dal mancato rispetto  alle norme di sicurezza per quanto riguarda alcuni cavi elettrici.
Ebbene  questa vicenda dimostra come molti Casertani agiscono e parlano solo per motivi differenti da quelli legittimi senza che a nessuno importi realmente niente delle sorti della Scuola.
Nessuno ha mai detto che la sede di via Acquaviva dell’Ite Terra di Lavoro e’ priva di misure di sicurezza .
Nessuno di questi benpensanti, che sparano parolacce di violenza, si e’ mai permesso di chiedere per quale ragione l’Ite Terra di Lavoro non si era mai trasferito dalla vecchia sede di via Ceccano, oggi ” incriminata”, nella nuova e splendida sede dei Viale Lamberti fatta edificare dal Presidente della Provincia Domenico Zinzi.
Nessuno di questi Masanielli o, se vogliamo Robespierre casertani, si e’ mai chiesto, come mai, una nuova sede scolastica, con tutte le carte in regola, non veniva utilizzata dall’istituto beneficiario.  Oggi si parla di inagibilita’dell’Ite  per dei fili elettrici : ma la situazione , grave, viene da lontano e dal silenzio di tanti esponenti delle istituzioni, che prima sono stati collusi con un determinato sistema, ed ora lo attaccano ma solo per strumentali motivi politici , e non per un reale interesse verso le sorti dei giovani .
Se cosi’ fosse stato si sarebbe potuto intervenire prima , molti anni fa.  Ora si parla, si blatera, si inciucia . E basta.
La vergogna e’ questa: la Scuola che ancora continua ad essere lo ” scolatoio” di tutte le nefandezze di questa societa’; la Scuola , che e’ e deve essere Politica pura,  continua ad essere utilizzata come uno zerbino da faccendieri della politica senza alcuna risoluzione pratica dei problemi che l’affliggono.
Per favore tacete : in ogni caso, con tutti i limiti di una citta’ disastrata quale e’ Caserta,  siete dei Nani al cospetto di Giganti.

 

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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