CASERTA – La Garibaldi ha assunto il comando in Afghanistan, Gen. Chiapperini ha sostituito il Gen. Portolano

 

Nunzio De Pinto

Generale Chiapperini riceve il Tricolore dal Ministro della Difesa Di Paola ad Herat

Ieri mattina a Camp “Arena” ad Herat (Afghanistan), il Generale di Brigata Luciano Portolano, Comandante della Brigata “Sassari”, ha ceduto il comando della Regione Ovest dell’Afghanistan (Regional Command West- RC- West) al Generale di Brigata Luigi Chiapperini, Comandante della Brigata “Garibaldi”, che, ancor prima di assumere ufficialmente il comando del Settore a lei assegnato, può già contare la sua prima vittima. Si tratta, come si ricorderà, del sergente maggiore Michele Silvestri, trentatreenne di Monte di Procida (Na), in forza al 21° Reggimento Genio Guastatori di Caserta, deceduto lo scorso 24 marzo alla base avanzata nel deserto del Gulistan denominata “ICE” presa di mira dagli insurgents con colpi di mortaio. In quell’occasione rimasero feriti, più o meno gravemente, altri cinque commilitoni, fra cui una soldatessa del 1° Reggimento bersaglieri di Cosenza. Il giovane geniere della Garibaldi era in attività di affiancamento con i colleghi della Brigata “Sassari”, in attesa che il suo reggimento, prima, e la brigata Garibaldi ieri, assumessero ufficialmente il controllo dell’area. La cerimonia è avvenuta alla presenza del Ministro della Difesa Giampaolo Di Paola, del Comandante di Isaf, Generale J.R. Allen, del Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale di Corpo d’Armata Biagio Abrate, delle massime autorità militari italiane e dei vari Paesi impiegati nella missione e delle autorità locali afghane. Al termine del suo mandato il Generale Portolano ha evidenziato l’eccezionale campagna operativa portata avanti con le Forze di Sicurezza Afghane; “con le quali abbiamo operato quotidianamente, in stretto coordinamento su tutta l’area di responsabilità, da Nord a Sud. Il contingente italiano, internazionale e le Forze di Sicurezza Afghane, hanno pagato un prezzo altissimo in termini di vite umane e feriti per contrastare e disarticolare un nemico comune che non si è mai fatto scrupolo di colpire la popolazione civile, le unità dell’esercito e di polizia afghane nonché le forze della coalizione. Lasciamo un Paese migliore per quello che abbiamo fatto in termini di sicurezza e ricostruzione, ma c’è ancora da fare. Tutto rivolto al conseguimento di un unico comune obiettivo: aiutare il Paese a muoversi verso la completa transizione delle responsabilità alle autorità della Repubblica Islamica dell’Afghanistan”. Il Generale Portolano ha concluso il suo discorso, rivolgendo un commosso ricordo ai caduti della missione, formulando i migliori auguri al Comandante subentrante, Generale Chiapperini. Per i prossimi sei mesi, il contingente italiano a guida della “Garibaldi” ha il compito di sostenere il Governo afgano nello svolgimento delle attività di sviluppo e consolidamento delle istituzioni locali affinché lo Stato dell’Afghanistan diventi stabile e sicuro e non sia più un rifugio sicuro per il terrorismo internazionale e forniamo assistenza umanitaria alla popolazione. Il Contingente nazionale è schierato nelle aree delle città di Kabul ed Herat. Nell’area di Kabul operiamo nell’ambito del Quartier Generale di ISAF, della NATO Training Mission – Afghanistan e di Italfor Kabul. Nell’area di Herat l’Italia detiene il Comando di un Contingente nazionale interforze presente presso il Regional Command West, che ha la responsabilità anche su quattro Provincial Reconstruction Team (PRT) che operano nella provincia di Herat. Il Contingente nazionale dispone, inoltre, di mezzi di manovra, di supporto, aerei da trasporto, per missioni di sorveglianza e ricognizione di alcuni elicotteri.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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