Caserta, le vere cifre del tesseramento PDL

di Mattia Branco Junior
TESSERAMENTO PDL: Le vere cifre

In battaglia, quando non si riesce a sconfiggere il nemico attaccandolo frontalmente si cerca di farlo implodere dall’interno, attraverso il sabotaggio, dilaniandolo con le faide. In vista delle elezioni regionali, di fronte alla valanga di consensi che sostiene la politica del governo Berlusconi e della sua maggioranza, e che da nulla viene intaccata, la sinistra ha dato il via alla politica dei “guastatori”. 

Alcuni quotidiani, ingenuamente e superficialmente ripresi anche da fogli vicini (?) al centrodestra, hanno cominciato a dar conto di un inesistente flop del tesseramento. In buona sostanza, secondo la stampa di sinistra, il Pdl sarebbe ben lontano dal traguardo del milione di tessere trionfalmente annunciato, come traguardo, da Silvio Berlusconi. E per sostenere questa tesi si inseriscono, a conforto, una serie di dati falsi, sbagliati, inventati. Secondo alcune fonti, che i giornali definiscono “interne al partito”, le tessere sottoscritte sarebbero solo 18 mila. Chi scrive, evidentemente, non conosce il sistema di tesseramento. Chi informa i giornalisti, invece, conosce benissimo il sistema, ma distorce volutamente le informazioni per “indebolire” il vertice del Pdl, per evidenziare un’inefficienza ed una inadeguatezza che non esistono. 

Al dunque, i fatti sono semplici e trasparenti: la campagna di tesseramento, aperta a gennaio, si chiuderà a dicembre del 2010. Fino a quella data i 130 coordinamenti provinciali raccoglieranno le adesioni e dopo, solo dopo, invieranno i dati alla sede centrale di via dell’Umiltà. Prima di allora, chi fornisce dei dati mente sapendo di mentire. Perché le uniche cifre certe e certificate parlano di 286mila pre-adesioni on line (cui deve seguire l’adesione vera e propria) e 47mila adesioni da parte degli eletti, le cosiddette tessere “pesanti”, perché sono le più costose (quella del parlamentare costa infatti mille euro, a fronte dei 50 euro che sarebbero sufficienti ad un normale cittadino). Tutto il resto è falso.

A questo punto sorge spontanea una domanda. Posto che un giornale non scrive una cifra tanto per fare, chi fornisce questi dati falsi? Perché? E, soprattutto, per quale motivo c’è chi a due mesi dalle elezioni ha così poco interesse per le fortune del partito che tifa contro? Chi propala cifre in liberà?

 

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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