CASERTA. L’IRA DEGLI OPERATORI DELLE CAVE: BASTA CON LE STRUMENTALIZZAZIONI POLITICHE CONTRO DI NOI. LE CAVE NON ESISTONO PIU’

by giovanna paolino

” Quanto prima istalleremo una centralina per la rilevazione delle polveri sottili nelle nostre cave e dimostreremo, con prove alla mano, che l’aria e’ piu’ tersa sulle montagne delle cave che non in citta’ dove incidono , fra gli altri, l’inquinamento automobilistico e quello provocato da traffico e da combustione di riscaldamento”. Gli operatori del settore delle cave a Caserta rispondono in modo deciso alle accuse provenienti dalle associazioni e dai movimenti ambientalisti contro la loro attivita’ a cui molti addebitano l’elevato innalzamento del Pm10 in citta’. ” Siamo stanchi – dicono – di essere tacciati come i violentatori dell’ambiente. In realta’ la questione delle cave viene strumentalizzata in campagna elettorale per motivi propagandistici da parte di persone che , in molti casi , non sono perfettamente a conoscenza dell’argomento”.

La categoria si e’ ribellata affermando che , a parte la Cementir, ancora parzialmente operativa, le 7 cave di Caserta non esistono piu’ in quanto all’interno delle stesse e’ in atto un piano di dismissione ai sensi del parere VIA- Commissione Regionale Valutazione Impatto Ambientale- per adeguamento ai criteri di salubrita’ previsti dalla costruzione del Policlinico.

” In questa materia – ci dicono – si opera una confusione inaccettabile “. Sta di fatto che a suscitare le polemiche vi e’ stata la Legge Regionale “Disposizioni sui tempi per gli interventi di riqualificazione ambientale delle cave ricadenti in Aree di Crisi ed in Zone Altamente Critiche (ZAC) e per le cave abbandonate del Piano Regionale delle Attivita’ Estrattive”.
Caserta , invece, non rientrerebbe ne’ nelle Aree di Crisi ne’ nelle Zone Altamente Critiche (Zac) in quanto entro 5 anni , se non prima, le attivita’ estrattive di cava del nostro territorio dovranno chiudere per consentire lo sviluppo del Policlinico . Il Polo Cave, quindi, si dovra’ per forza di cosa annullare dinanzi al Polo Ospedaliero .

I due parametri indicati dalla legge regionale, Aree di Crisi e Zac , hanno come presupposto il riferimento ad attivita’ estrattive che , invece, a Caserta, in ottemperanza al Via, non esisterebbe praticamente piu’. A cio’ si andrebbe ad aggiungere il ritardo , ormai, per procedere ad una delocalizzazione delle attivita’ estrattive.

Su queste premesse , quindi, le aree delle 7 cave andrebbero a collocarsi con la dismissione come aree agricole di nuova zona.

” Se i Casertani vogliono fare questo tipo di politica – concludono gli operatori del settore- sono liberi di procedere in tal senso. Queste sono le ultime elezioni dove potranno sbandierare questa loro confusione. Fra 5 anni, alle prossime amministrative , noi non ci saremo piu’ ed essi dovranno cercare nuovi argomenti di propaganda elettorale”.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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