CASERTA RICORRENZA 39°ANNIVERSARIO TERESA MUSCO

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CASERTA. STAMANE, NELLA RICORRENZA DEL 39° ANNIVERSARIO DEL RITORNO ALLA CASA DEL PADRE DI TERESA MUSCO, IL VESCOVO, S. ECC. MONS. GIOVANNI D’ALISE, PRESIEDERÀ LA CELEBRAZIONE EUCARISTICA (ORE 11:00, NELLA CATTEDRALE).

di Paolo Pozzuoli
Il ritardo – dieci giorni – con cui quest’anno viene rinnovata e celebrata la memoria di Teresa Musco nell’anniversario – è il 39° – del ritorno alla Casa del Padre induce a immaginare – sicuri di interpretare anche il pensiero delle tante persone che l’hanno glorificata (Teresa Musco) durante i vari incontri di preghiera – che in questo breve intervallo si sia registrata una qualche ‘buona novella’ sul travagliato iter processuale iniziato per la beatificazione di Teresa. Si tratta, invero, di un iter complesso e gioioso che, richiedendo particolarissima attenzione, è sempre duraturo. È – come dire – rivoltare la vita terrena della persona che si ritiene degna di essere portata agli onori del sacro altare attraverso un procedimento sottile e accurato che prevede un’ampia, approfondita e complessa serie di esami, ricerche, controlli, verifiche, anche attraverso testimonianze serie e concrete atte ad attestare non solo il rigore e la castigatezza dello stile di vita condotto durante la vita terrena ma altresì che l’amore portato al prossimo, in uno alla fedeltà alla Chiesa ed al Signore, sia stato vero, sincero, assoluto. Non erano pochi i ‘fedeli’ che frequentavano la modestissima casa in via Battistessa dove Teresa viveva, ‘fedeli’ i quali scorgevano in lei una luce diversa dalle altre, quella luce che li avrebbe illuminati lungo i procellosi sentieri affrontati nella quotidianità. C’erano pure i ‘liberi pensatori’ che rosicavano e poi tanti, tanti sacerdoti che si recavano da Teresa per confortarla e sostenerla ma che, inevitabilmente, finivano per essere rincuorati, per ricevere una parola di conforto, ed infine pregare assieme il Signore perché rafforzasse la loro fede. Teresa aveva ricevuto le stimmate che portava con ‘leggerezza’; era una mistica, ‘morta in odore di santità’; la quale, pur soffrendo, pregava per la salvezza dell’umanità intera. Le sue esperienze mistiche (“voglio dirti che il mondo è così cattivo; il mondo cammina verso una grande rovina; cristiani che pregano ne rimarranno pochi, molte anime vanno all’inferno; tanti scienziati stanno inventando armi con le quali sarà possibile distruggere, in pochi attimi, gran parte dell’umanità; sta per iniziare una nuova guerra nella terra dove è nato il Salvatore”) sono state riportate in un ‘diario’ a partire dall’anno 1955. C’è stato chi ha scritto di “aver avuto occasione di leggere e di vagliare, per svariati anni, innumerevoli biografie di anime sante, di ogni tempo e di ogni luogo, tutte di particolare eccezionalità, dotate di doni straor¬dinari, impressionanti: nessuna però ha mai potuto reggere il paragone con la vita e i fenomeni straordinari che hanno riguardato Teresa Musco”. In tempi più recenti, il noto mariologo bresciano Marino Gamba ha dedicato 20 pagine a Teresa Musco nel testo ‘Le lacrime di Maria’ (marzo 2008), e Paolo Brosio, ‘rinato’ a Medjugorje, nel libro ‘RAGGI DI LUCE’ – La più grande inchiesta su GUARIGIONI MIRACOLI e APPARIZIONI mariane (marzo 2014), nella parte dedicata a Teresa (VICENDE E MISTERI SULLA MISTICA TERESA MUSCO), dopo aver evidenziato che S. Em. Cardinale Joseph Ratzinger (eletto Papa ‘Benedetto XVI’ il 19 aprile 2005), da prefetto della Congregazione per le cause dei santi ne bocciò la causa per la santità: determinante una relazione piena di calunnie sulla sua vita. Paolo – che non s’è arreso – si è appellato a Papa Francesco al fine di “Riaprire la vicenda di Teresa Musco per la sua beatificazione…”. stamani, alle ore 11:00, nella Cattedrale, la celebrazione eucaristica presieduta dal Vescovo, S. Ecc. Mons. Giovanni D’Alise.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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