Caserta-S.Messa in occasione della festa dei giornalisti

CASERTA – PRESSO LA CAPPELLA DEL SEMINARIO DON MICHELE TAGLIAFIERRO HA PRESIEDUTO UNA SANTA MESSA (CONCELEBRATA DA DON NICOLA LOMBARDI E DON VALENTINO PICAZIO) IN ONORE DI S. FRANCESCO DI SALES, PATRONO DEI GIORNALISTI, NELLA RICORRENZA DELLA FESTA.

di Paolo Pozzuoli

Antonio_Arricale_

 

da sx Pozzuoli e D'Aulisio

Mons.Tagliafierro

S. Francesco di Sales, proclamato da Papa Pio XI patrono dei giornalisti per l’intensa e zelante attività di predicatore e comunicatore della verità cristiana riportata su fogli che personalmente recapitava al domicilio dei parrocchiani, è stato celebrato presso la Cappella del Seminario. Numerosi i giornalisti (notati – ne riportiamo solo alcuni, scusandoci con gli altri – Pippo Corigliano, l’attuale presidente regionale dell’Ordine, Ottavio Lucarelli, ed il predecessore Ermanno Corsi,  il presidente provinciale Michele De Simone con Antonio Arricale, Luigi Ferraiuolo ed Alberto Zaza d’Aulisio, e l’insigne umanista e critico letterario Raffaele Raimondo quale rappresentante dei  giornalisti dell’intero territorio del Basso Volturno) ed i sindaci di Caserta, Pio Del Gaudio, e di S. Nicola la Strada, Pasquale Delli Paoli, che hanno assistito alla celebrazione dell’Eucaristia presieduta  da don Michele Tagliafierro e concelebrata da don Nicola Lombardi e don Valentino Picazio. Nel corso della celebrazione don Michele ha invitato i presenti a pregare ‘per il nostro Vescovo, Pietro Farina, nostro amico e pastore perché ottenga da Dio un supplemento di speranza per restare tra noi ancora per lungo tempo come guida e maestro ed un supplemento di grazia perché tra noi tutti il Vescovo ci conceda coraggioso il sorriso quotidiano, segno di benessere nel corpo e nello spirito’ e ricordato Mario, l’amico fraterno. Ancora, all’omelia, si è ispirato a S. Francesco di Sales, ‘elegante predicatore e prosatore alieno dai toni aspri, abile nell’intrecciare immagini e idee’. Un’omelia dai toni paterni focalizzata da un lato sugli aspetti seri, corretti e coscienziosi nel dare una notizia e dall’altro sugli effetti negativi e devastanti provocati da una notizia artatamente inventata. “E’ una tradizione consolidata nel tempo” – ha evidenziato don Michele – “che ci riunisce come una famiglia qui, nella piccola chiesa domestica che vive in sintonia con la chiesa universale; in quanto giornalisti,  ci dobbiamo considerare mandati da Cristo”per fare un buon lavoro, onesto e rispondente al patrimonio della coscienza umana; il giornalista è uno che annuncia, racconta il quotidiano con notizie oneste, obiettive e soggettive; in breve, deve guardarsi allo specchio ed attenersi semplicemente alla verità raccontando i fatti così come sono senza nulla aggiungere e nulla togliere; a volte ci vengono propinati come veri dei fotomontaggi manipolati che stridono con la realtà dei fatti: sono di una cattiveria inaudita; il giornalismo che non rispetta i valori per incrementare le vendite non è giornalismo; non dobbiamo rimanere prigionieri di un potere ma essere servitori senza superbia e senza spaccare le parole; dobbiamo essere alunni della storia antica che dimentica il passato, si immerge nel presente e ci consente di esercitare il dovere profetico del battesimo scrivendo e leggendo quanto serve per fare in futuro un mondo migliore”. Dopo la celebrazione della S. Messa, Michele De Simone e Luigi Ferraiolo hanno presentato la targa, ‘un piccolo riconoscimento dell’Ordine’, destinata quest’anno a Geppino De Angelis, decano dei giornalisti di Terra di Lavoro. Nel pomeriggio sono stati consegnati ai vincitori (Sarah Varetto di Sky Tg24, Aldo Cazzullo del Corriere della Sera, Pippo Corigliano per la quarantennale attività di portavoce della Prelatura dell’Opus Dei ed Angelo Scelzo, sottosegretario laico al Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali) della V Edizione del Premio <<Le Buone Notizie-Civitas Casertana>> istituito  dall’Unione Cattolica Stampa Italiana di Caserta, con l’Assostampa e l’UCS della Diocesi di Caserta insieme con il Corso di Comunicazione dell’Issr e l’Associazione ScrivEremo di Caserta, ed il Patrocinio dell’Ordine dei Giornalisti della Campania.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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