CASERTA. SANTUARIO S. ANNA: SOLENNE EUCARISTIA PRESIEDUTA DA S.E. MONS. PIETRO FARINA NEL GIORNO DELLA FESTA DELLA SANTA PATRONA DELLA CITTA’. di Paolo Pozzuoli

di Paolo Pozzuoli

 

 

 

 

 

 

 

Con l’avvicendamento, nel giorno della festa che la chiesa ha istituito in onore dei Santi Gioacchino ed Anna, presso il santuario dedicato alla Santa Patrona della città nelle confessioni e nella celebrazione di sante messe officiate da don Giuseppe Di Bernardo, don Innocenzo Di Lella e don Salvatore Frendo, e poi, in serata, della solenne eucaristia presieduta da S. E. Mons. Pietro Farina, Vescovo della Diocesi di Caserta, concelebrata dal rettore dello stesso santuario, don Giovanni Gionti, dal vicario, don Antonio Zhang, dal rettore del seminario vescovile, don Marco Fois, cui hanno partecipato i diaconi don Luigi Caputo e don Angelo Vinciguerra e la Corale Parrocchiale, sono entrati nel vivo i festeggiamenti religiosi per onorare degnamente S. Anna. Santuario gremito da fedeli giunti da ogni parte della diocesi nel corso dell’intera giornata del 26 scorso che hanno pregato, ascoltato la parola di Dio, l’omelia pronunciata da Mons. Farina, ed attestato la forte devozione alla Santa, una devozione così ‘diffusa nelle nostre zone che, contemporaneamente, 5/6 parrocchie stanno venerando questa santa il cui culto è radicato nel nostro popolo’. Tanti i temi che il nostro vescovo ha trattato all’omelia ma pochi, profondi e mirati i messaggi.   ‘Poche le notizie che ci sono pervenute sulla memoria di S. Anna e poco sappiamo dei genitori di Maria nei quali, nonostante le difficoltà, rimangono la gioia e la gloria di essere stati prescelti quali genitori di Maria e quindi nonni di Nostro Signore: i veri protagonisti della Storia, della salvezza dell’umanità’. Quindi, Mons. Farina, dopo aver ricordato l’importanza dell’eucaristia e l’essenza di queste festività che ‘ci consentono di rimanere nella storia della salvezza, ci permettono di rinnovare, di verificare annualmente il nostro cammino nella vita spirituale ma richiedono anche una risposta, a dire il nostro sì come l’hanno detto S. Anna, Maria e nostro Signore’),  ha focalizzato l’attenzione sulla prima lettura del vangelo che si riferisce, si e ‘ci’ riporta alla donna, alla sua dignità sottolineando che ‘i tanti problemi della nostra società potranno essere risolti soltanto quando le donne potranno vivere secondo la propria dignità; la donna ha una particolare sensibilità nel capire intuitivamente dove sta il bene, sicché porterà le cose nell’ordine di idee che il Signore ha programmato; la nostra presenza qui vuol dire che siamo fra quelle persone che credono in Dio e ci affidiamo con pieno abbandono al Signore; questi momenti di vita spirituale sono momenti forti, straordinari’. Ancora, continuando, ha ‘raccomandato’ di dare ‘un senso alla nostra esistenza; nella nostra città, per tanti motivi, si è creata una pesantezza funesta; e certi abbandoni, per chi dovrebbe prendere provvedimenti. non sono leciti né permessi; il degrado è frutto del nostro disinteresse e questo significa che siamo morti, rassegnati; la società di oggi richiede qualcosa di nuovo, senza schemi vecchi’. Concludendo, Mons. Farina ha dapprima pregato la nostra Patrona ‘per chiedere il suo interessamento, la sua intercessione perché ci dia la capacità di guardare dentro di noi e partecipare alla storia della salvezza’ e poi ha ringraziato tutti i sacerdoti che hanno concelebrato, i diaconi, la corale, i fedeli. A sua volta, don Giovanni Gionti ha rivolto a Sua Eccellenza sentite parole di ringraziamento, soprattutto ‘per la presenza ed i consigli pastorali che abbiamo ascoltato con la parola di Dio che penetri in ognuno di noi’. 

 

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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