CASERTA. STEFANO MARIANO FDI-AN: “QUESTA GIUNTA COMUNALE E’ SEMPLICEMENTE UN TAVOLO CON TRE PIEDI CHE IL SINDACO CARLO MARINO STA TENTANDO DI TENERE IN PIEDI CON L’AUSILIO DEI RIFUGIATI E CON IL PROGETTO MORCONE “

di Giovanna Paolino
” Questa Giunta Comunale e’ semplicemente un tavolo con tre piedi che il Sindaco Carlo Marino sta tentando di tenere in piedi con l’ausilio dei Rifugiati e con il Progetto Morcone  “.
A tuonare  con queste parole e’  Stefano Mariano, Consigliere Comunale di FdI-An,  che cosi’ commenta la decisione del Primo Cittadino di Caserta di aderire al Progetto del Prefetto Mario Morcone , Responsabile dell’Immigrazione presso il Ministero dell’Interno , il quale , nei giorni  scorsi, ha lanciato una proposta per occupare i profughi in lavori socialmente utili.
Come si ricordera’, l’adesione del Comune di Caserta a questo progetto ha suscitato immediatamente  numerose critiche e perplessita’ da parte di  cittadini e di associazioni  casertane che , da molto tempo, subiscono le conseguenze negative di una integrazione fallita.
Il Sindaco ha subito messo a tacere le  polemiche  affermando che a pagare questi nuovi lavoratori non sarebbe il Comune di  Caserta , ancora in dissesto, ma il Ministero dell’Interno.
A quanto pare, pero’, le spiegazioni di Carlo Marino non hanno convinto Stefano Mariano  il quale afferma :  ”  Ci troviamo dinanzi alla ennesima bugia raccontata ai Casertani. Stiamo soltanto accendendo la miccia per una guerra tra poveri a Caserta”.
” La citta’ di Caserta – dice  Stefano Mariano –  ha effettivamente bisogno di lavori socialmente utili per curare il verde, pulire, le strade, garantire piccole manutenzioni ed assistenza agli anziani . E’ anche vero, pero’, che questi lavori, a Caserta, realta’ completamente differente da una citta’ come Milano, potrebbero essere svolti da cittadini del posto- disoccupati e giovani –  consentendo loro , magari di costituirsi in cooperative “.
 L’utilizzo di rifugiati per queste attività ,che peraltro avrebbero carattere volontario,  verrebbero pagate con retribuzione simboliche, godendo già gli interessati di vitto e alloggio, oppure si potrebbero erogare rimborsi spese destinati a ripagare l’assistenza.
” Il problema che a Caserta si va inevitabilmente a porre-  continua Stefano Mariano – e’ la convivenza tra i rifugiati selezionati per i lavori socialmente utili e gli altri immigrati, quelli abusivi, molto spesso legati alla criminalita’ organizzata ed espressione di illegalita’ . Si pensi ai venditori abusivi in Piazza Pitesti-Piazza Cattaneo. Al di la’ delle promesse e delle dichiarazioni di intenti cosa ha fatto realmente l’Amministrazione Comunale per estirpare questo grave problema che offende i cittadini  e gli onesti commercianti ? La risposta e’ sotto gli occhi di tutti: niente “.
” Ed ora- aggiunge- il Sindaco decide di aderire al progetto Morcone. Non sono io  a dovergli ricordare che in ossequio alla autonomia degli enti locali, in base alle specifiche esigenze territoriali,  il Comune non e’ obbligato  ad accettare questa proposta. La realta’ degli immigrati casertani e ‘ completamente diversa da quella dei rifugiati milanesi “.
” Non vorrei – continua  Stefano Mariano – che Carlo Marino abbia aderito a questo progetto per ottenere dal Governo centrale di Matteo Renzi l’appoggio alla sua amministrazione comunale che , fino ad ora, non riesce ad ottenere i  consensi tanto attesi. La maggioranza non e’ unita  e al momento non e’ stata ancora in grado di esprimere ne’ il Presidente del Consiglio ne’ il ViceSindaco. Non sono io a dovere ricordare al Primo Cittadino che , fino ad oggi, Matteo Renzi non e’ mai venuto a Caserta mentre si e’ fermato a Marcianise da Antonello Velardi “.
” E – dice – in queste condizioni noi vorremmo garantire l’integrazione con il Progetto Morcone ? “.
Non le manda certamente a dire Stefano Mariano il quale attacca anche il Prefetto Morcone .
” Si parla di integrazione – afferma – ma mancano progetti seri.  Il Prefetto Morcone ha detto “io mi occupo di immigrati, degli italiani se ne dovrebbero occupare altri ministeri perché io sono solo un Prefetto”, ma un progetto di integrazione serio non può dimenticare che prima o poi si porrà giustamente per queste persone il passaggio dalla precarietà a una relativa normalità“,
” Il Sindaco Carlo Marino – profetizza Stefano Mariano – dovrebbe essere consapevole che questa situazione potrebbe creare  seri problemi perché la guerra tra poveri è uno dei fenomeni sociali più pericolosi per i potenziali riflessi politici. Per questo è essenziale, di fronte a un fenomeno che da emergenza temporanea è diventato strutturale, la cui dimensione è valutata nell’ordine di milioni di persone e la cui durata è imprevedibile, definire progetti realistici non forieri di tragiche illusioni, disporre di progetti concreti, finanziati in modo trasparente e che siano in grado di fornire soluzioni credibili per il futuro”.
” Le cause di questo fallimento annunciato sono state  indicate proprio dal Sindaco Carlo Marino – precisa Stefano Mariano – . Il Comune di Caserta lamenta una condizione finanziaria dissestata  e , proprio per questo, non e’ realistico affidare al Comune di Caserta un compito che travalica le sue oggettive possibilita’ . Voglio ricordare che oggi e’ complicato per lo Stato italiano espellere anche i rifugiati che commettono reati ed e’ possibile prevedere ragionevolmente le conseguenze a medio termine di questo fenomeno  inatteso   che  rischia di produrre danni irrimediabili anche sul piano politico”.
E intanto il Consigliere Mariano  annuncia la Disobbedienza Civile di cui si e’ fatto promotore  con i cittadini e con i commercianti  casertani per debellare la piaga del commercio abusivo praticato dagli immigrati, molti dei quali clandestini o affidati a cooperative finanziate dall’Unione Europea,  a Caserta.
” Allestiremo anche noi – conclude – , regolari contribuenti del fisco, il nostro stand in piazza Pitesti senza chiedere alcuna occupazione di suolo pubblico. Sono proprio curioso di  vedere  come si regolera’ il Sindaco in questa circostanza “.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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