Casini e Fini: Berlusconi non ha alternativa a elezioni

Fonte Virgilio

Il presidente della Camera: si voterà a marzo con la legge porcellum. Bossi staccherà la spina

Pubblicato il 15/10/2011 da TMNews

Casini e Fini: Berlusconi non ha alternativa a elezioni

Stresa (Vb), 15 ott. (TMNews) – “È chiaro che Berlusconi non ha altra alternativa che andare alle elezioni, perché non riuscendo a governare ed essendo costretto a fare sempre nuovi ministri e sottosegretari non potrà fare sottosegretari tutti gli italiani”. Così il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini ha commentato l’attuale situazione della maggioranza, all’indomani della fiducia al governo. Casini ha parlato di “vittoria di Pirro. Naturalmente – ha detto a margine di un convegno a Stresa organizzato da Iniziativa Subalpina – è una vittoria numerica, ma i numeri servono se c’è la politica, sennò a che cosa servono?”. Anche il presidente della Camera, Gianfranco Fini, crede che la soluzione sia quella di andare presto alle urne. Silvio Berlusconi “proverà a vivacchiare più o meno fino a Natale, farà di tutto per ottenere l’approvazione di nuove leggi ad personam, indispensabili per trasformare quelli che lo riguardano in processi ‘pret a porter’, tagliati su misura per garantirgli l’impunità con la prescrizione breve o altri espedienti. Poi andrà alle elezioni. Presto, molto prima di quanto ci si possa aspettare, sarà Bossi a staccare la spina. Andremo alle urne a marzo 2012”. E’ la previsione del presidente della Camera e leader di Fli, Gianfranco Fini, in una intervista alla Stampa. “Si voterà con l’attuale legge – è convinta la terza carica dello Stato – per rinviare il referendum. Non solo io, tutti hanno capito che andrà così e cominciano a prepararsi a questa scadenza”. E se si andrà a votare con l’attuale legge Porcellum, Fini si dice “sicuro” che gli schieramenti in campo “saranno tre. La novità sarà il Terzo polo, che ha grandi potenzialità e potrà intercettare tutto lo scontento che viene dagli elettori di centrodestra e anche parte di quello del centrosinistra. Per questo, dobbiamo arrivare al voto con un maggiore amalgama, una spinta unitaria, un’unica identità programmatica. Non abbiamo molto tempo, ma possiamo riuscirci”. Per il presidente della Camera poi “è molto probabile” che per il Pdl il candidato premier sarà ancora una volta Silvio Berlusconi: “Se non lo chiede lui, sarà il suo partito a chiederglielo. Non vedo vere alternative nel Pdl”. Quanto all’ipotesi, caldeggiata da parte dell’opposizione, di un governo di larghe intese, Fini osserva: “Era un’ipotesi ragionevole, l’unica che poteva permettere di affrontare seriamente i gravi problemi imposti dalla crisi economica e tentare di varare le riforme più urgenti, è franata di fronte all’ostinazione di Berlusconi di non accettare di fare un passo indietro e guardare solo al suo interesse personale. Nessuno ha mai pensato a un ribaltone. Anzi, il punto di partenza di qualsiasi ipotesi era che sarebbe stata praticabile solo col consenso del Pdl e costruita attorno alla maggioranza che ha vinto le elezioni”. Bos-Luc-Prs-Ral

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *