Castel Volturno-“Io Casalese”, Antonio Trillocoso incontra Officina Volturno.

Castel Volturno 24 Febbraio 2012  – Presso la sede di Officina Volturno si è svolta la presentazione del libro “Io Casalese” scritto da Antonio Trillicoso. La sede era gremita da tantissimi i giovani ed esponenti di associazioni e partiti politici che si prestano alla salvaguardia del territorio, un ambiente sano dove si respirava aria di cultura e di impegno sociale. All’evento erano presenti l’Assessore alle politiche giovanili, allo sport, alle politiche familiari e pari opportunità Dott.ssa Pina Tommasielli e  L’Assessore ai diritti, alla trasparenza ed alla sicurezza  il Magistrato Dott. Giuseppe Narducci entrambi della giunta del Comune di Napoli guidata da Luigi De Magistris, la serata è stata organizzata e condotta da Barbara Giardiello .        Dopo una breve premessa da parte di Tommaso Morlando ed il saluto del giovane Fabio Paradisone, hanno preso parola prima Barbara Giardiello introducendo il libro e leggendo alcune righe dello stesso e poi i due assessori ,prima il Dott. Giuseppe Narducci con alcune considerazioni sull’opera e poi la Dott.ssa. Pina Tommasielli spiegando l’operato delle politiche giovanili a Napoli, a seguire ha preso parola Antonio Trillicoso illustrando ampiamente la sua opera.

Il libro narra la storia di Cipriano un  ragazzo nato e cresciuto tra le strade di Casal Di Principe testimone diretto di omicidi ,abusi ,intimidazioni e con uno zio agli arresti per traffico di cocaina e un padre marchiato dai concittadini come infame. Il giovane Cipriano rappresenta quella dignitosa maggioranza di casalesi che da sempre , in silenzio lavora, suda , e si dedica a una vita onesta e civile discostandosi da quella parte del paese  che rappresenta l’illegalità dimostrando che essere “casalese” non vuol dire far parte di un clan o di una determinata categoria di persone, ma è il nome di un popolo ovvero di Casal di Principe.

Antonio Trillocoso vuole dar voce a tutte quelle persone nate nelle terre dei clan,o come preferisce chiamarle ” Le terre di Don Peppe Diana”, che conducono vite oneste e che non vogliono essere classificate come camorristi solo perché nate a Casal di Principe, cittadini stanchi di dover nascondere le proprie origini per timore di essere considerati dei malavitosi ,vittime di generalizzazioni causate da quotidiani e tv che infondono nelle persone informazioni spesso distorte causando pregiudizi nei confronti di persone provenienti da determinati territori. Cipriano è la dimostrazione di come un giovane possa scegliere il proprio futuro discostandosi dalla propria realtà ,ma valutando aspettative e scelte diverse da ciò che apparentemente offre la propria terra.

Trillicoso afferma la necessità di dare vita ad un’opera come Io Casalese che racchiudendo le testimonianze dei casalesi, abitanti di Casal di Principe, e non del famigerato clan, vuole offrire uno strumento attraverso cui tentare di demolire uno stereotipo divenuto fin troppo comune per la gente che ogni giorno è costretta a “sudare” per riappropriarsi di una dignità continuamente in bilico tra comuni sciolti per infiltrazione camorristica e gli scontri a fuoco dove muoiono decine di persone ogni anno. Non manca in chiusura l’affondo nei confronti della stampa locale da parte di Trillicoso, tra l’altro ex corrispondente de Il Mattino, nel ribadire la necessità di aprire più spazio ad iniziative e al vivere “antiracket” anziché pagine e intere rubriche di cronaca nera.

Vincenzo Lo Cascio

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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