CITTADINI CAPUANI:”GIU’ LE MANI DAL CASTELLO DI PIETRA NESSUNO DEVE TRASFORMARE QUESTO GIOIELLO STORICO “

 

di DINO MANZO

 Oramai è imminente il trasferimento della Polizia di Stato dal castello di pietra allo stabile di piazza Maiella dove fino a poco tempo fa era sede del Giudice Di Pace.Nel visitare esternamente il sito storico alcune persone ci riferiscono:”A Capua stava per andare in scena l’ennesimo atto speculativo ai danni dei beni pubblici di rilevanza storica. Dopo la messa in lista dei beni alienabili di Palazzo Fazio e del palazzo in cui è sita la Pro Loco apprendiamo con sgomento che anche il Castello delle Pietre, di proprietà statale, è oggetto di interessi privati che nulla hanno a che vedere con la naturale vocazione di un immobile di tale valore storico e culturale. La struttura che attualmente, ancora per pochi mesi, è sede della Polizia Stradale è interessata da un progetto presentato dalla società Gestitalia, nel settembre 2015, di “valorizzazione” del Castello delle Pietre, ovvero la trasformazione in struttura alberghiera. Il Comune ha già inoltrato richiesta per la gestione del bene al Ministero dei Beni Culturali per poi, una volta definito il trasferimento della Stradale presso gli uffici che un tempo ospitavano il Giudice di Pace, dare in concessione trentennale la struttura alla Gestitalia. In poche parole il comune non fa in tempo a riappropriarsi di un bene sito sul proprio territorio che, guarda caso, già si prodiga per non occuparsene e per delegarne la “valorizzazione” secondo una logica che pone il profitto al di sopra di ogni progettualità, volta a riproporre la cultura e la tutela del patrimonio storico e artistico al centro della politica di rivalutazione della città. Pertanto diciamo fermamente NO a questo e a ogni altro tentativo di saccheggio del bene pubblico, rilanciando con ancora più forza la necessità di riappropriarci dal basso della possibilità di avere voce in capitolo sulle prospettive di sviluppo della città a partire dalla centralità dell’elemento cultura, che negli ultimi anni è stato puntualmente mortificato da esigenze”.Ovviamente non essendoci più la vecchia amministrazione la grande opera storica non corre più il pericolo di diventare sito commerciale.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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