Commento di Veritas,aspettando la sua identità

 

Quando non molto tempo fa, ebbi da contrapporre un mio pensiero personale sulla tematica delle immunità parlamentari delle cariche più alte dello Stato; quando ebbi a dire che la prescrizione breve poteva essere ben considerata una violazione dei diritti dei cittadini ad ottenere giustizia, fui contrastato da alcuni commentatori, qui sul blog, nonostante affermassi la mia totale adesione al PdL quale forma partitica di riferimento. Ora Fini nel suo intervento all’Auditorium , non ha fatto altro che scoperchiare una pentola pronta ad esplodere già da tempo. Quando ha parlato di sacche di legalità o immunità a dir si voglia, non ha fatto altro che dare sfogo a quella parte del PdL che certe ovvietà e /o contraddizioni proprio non vanno giù. Dissentire o discutere è sacrosanto. Si da voce ad un partito vero e liberale ( parola tanto cara al Premier) e si evita di dare l’immagine di un patriarcale forma di gestione dello stesso. Berlusconi crede di aver messo il Presidente della Camera in un angolo, con il voto di un documento fantoccio, senza idee e privo di spunti effettivamente liberali, di un documento che in sostanza si trasmuta nella vecchia ideologia di partito propria della prima Repubblica:” o con me o fuori dal partito.”
Ci sono temi e discussioni che Fini ha posto che meritano approfondimento e accurata discussione in seno alla maggioranza, ma tra tutti sicuramente quello che e preme di più è di evitare di divenire una succursale della Lega, di uomini che mangiano e governano coi soldi di tutti gli italiani e che si sono inventati il federalismo come forma di disunità nazionale mascherata da riforma. Io , personalmente non ho mai visto di buon occhio questa alleanza, tuttavia c’ è e bisogna tenersela fino in fondo, anche per senso di coerenza e di sobrietà politica. Passando poi alle voci dei politici locali sulla diatriba tra i due fondatori del PdL bisogna sottolineare come lo spirito e la sensibilità che hanno pervaso e pervadono la storia della destra italiana non siano mai stati ne saranno mai di “Onorevoli” che erano in quota a ex A.N. Landolfi, Coronella, Giuliano, Nugne e Polverino,subito hanno giurato piena fedeltà al capo Berlusconi e alla sua manica larga di appaltatore di poltrone. Come dire: gli ideali è cosa per i poeti e gli stolti, i politici veri , costoro badano al sodo, al potere. E allora mi chiedo quante volte abbiamo sentito queste persone riempirsi la bocca dei principi e dei canoni di una destra che gli facevano comodo? Sempre , a piacer loro……Stanco di questa politica, penso che costoro non abbiano ne la capacità ne la forza di potermi rappresentare, ecco perchè se costoro rimarranno in questa compagine la mia astensione alle future tornate sarà un atto alla mia coerenza e onesta intellettuale, che almeno nel mio piccolo pensiero e modo di vedere la politica, assumono ancora un significato profondo.
Saluti Veritas.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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