COMUNE DI MADDALONI ISTITUZIONE MUSEO CIVICO

COMUNE DI MADDALONI

ISTITUZIONE MUSEO CIVICO

Via Nino Bixio, 197 – 81024 MADDALONI (CE)

 

Comunicato stampa

 

MADDALONI – Pochi giorni fa, su Facebook, l’istitutore del Convitto nazionale “G. Bruno” di Maddaloni, Antonio Pagliaro, ha postato un’immagine che mostra un disegno in chiaroscuro raffigurante l’attuale piazza De Sivo nel 1901. L’opera ha subito attirato l’attenzione del nostro staff, in particolare per quel che concerne il campanile: infatti la struttura attuale, a differenza da quella che vediamo nel disegno, presenta due gradoni. Tale constatazione ci ha fatto subito sorgere diverse domande: perché c’è questa differenza? E’ frutto di una mancanza dell’artista o di qualche altro fattore a noi sconosciuto? Il nostro staff si è messo al lavoro, iniziando le attività di ricerca proprio dall’anno del disegno, 1901. Alla fine siamo arrivati ad una conclusione. La delibera di consiglio n.5 dell’anno 1903, ci ha dato tutte le risposte alle domande che ci eravamo posti in partenza. Il 27 aprile 1903, infatti, furono presi dei provvedimenti tecnici per assicurare la stabilità del campanile: il prof. Pasquale Castaldi del Real Ispettorato degli scavi e dei monumenti, fece presente al sindaco di Maddaloni, che all’epoca era l’avv. Giuseppe Tammaro, che, in seguito all’abbassamento del livello stradale, era rimasta scoperta una parte delle fondamenta del campanile del Corpus Domini. Il Castaldi, in virtù di questa problematica, invitava il sindaco a curarne il rivestimento che, se non attuato, avrebbe sicuramente portato danni alla “solidità dell’opera del grande Vanvitelli (all’epoca si riteneva che il campanile fosse opera del Vanvitelli, mentre gli studi lo hanno poi attribuito al Regio Tavolario Orazio da Salerno), evitando così danni all’uomo e il relativo deterioramento”. Inoltre Castaldi chiese che il rivestimento avvenisse con “travertini formanti a scalino…tanti comodi per potersi sedere, mettersi a leggere il giornale o riposarsi”. Il consiglio del professore venne seguito in toto dal sindaco: oggi infatti questi gradoni fanno parte della nostra storia e della nostra quotidianità, del nostro essere maddalonesi. Altra incognita che abbiamo affrontato è quella dell’autore del disegno in questione; attraverso dei confronti effettuati dal nostro staff, oggi possiamo dire che l’autore di quest’opera è l’artista maddalonese, professore di disegno del Convitto Nazionale “G. Bruno”, Vincenzo Castaldi. L’Istituzione Museo Civico di Maddaloni ringrazia il Sig. Antonio Pagliaro per lo spunto di ricerca che ci ha offerto.

Maddaloni lì, 17/11/2017                                                                             Ufficio Stampa

                                                                                                          Museo Civico di Maddaloni

Con preghiera di cortese pubblicazione e radio-tele-web-diffusione. I giornalisti che volessero richiedere foto in formato jpeg o contattare l’ufficio stampa per ogni altra informazione possono rispondere a questa e-mail. Questo messaggio e-mail, inviato in Ccn a una lista di destinatari, non contiene pubblicità né promozione di tipo commerciale. Coscienti che invii di posta elettronica indesiderati siano oggetto di disturbo, La preghiamo di accettare le nostre più sincere scuse se la presente non dovesse essere di Suo interesse. A norma del D. Lgs. 196/03 abbiamo reperito il Suo indirizzo e-mail di persona, navigando in rete o da messaggi di posta elettronica che l’hanno reso pubblico. Questo messaggio non può essere considerato spam poiché include la possibilità di essere rimosso da ulteriori invii di posta elettronica. Qualora non intendesse ricevere ulteriori comunicazioni, La preghiamo di inviare una risposta con oggetto: “Cancella”. Grazie. Ai sensi e per gli effetti del D. Lgs. 196/03, le informazioni contenute in questo messaggio e-mail sono dirette esclusivamente al destinatario, e come tali sono da considerare riservate. È vietato pertanto utilizzare il contenuto dell’e-mail, prenderne visione o diffonderlo senza autorizzazione. Qualora fosse da Lei ricevuto per errore voglia cortesemente rinviarlo al mittente e successivamente distruggerlo.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *