CONSULENTI DEL LAVORO ANCL INPS/EQUITALIA DIALOGO PER I PAGAMENTI ERRATI

Unione Provinciale di Caserta
Edicola del 25.09.2015
Professionisti Lavoro
Forum Lavoro 12°. Inps/Equitalia, dialogo per i pagamenti errati
L’edizione n. 12 del Forum Lavoro, organizzato dalla Fondazione studi dei consulenti del lavoro
per il 24 settembre 2015, ha segnato l’annuncio dei dirigenti dell’Inps intervenuti che nei
confronti delle imprese che erroneamente versano quanto dovuto all’Inps invece che a Equitalia
potrebbe essere sospeso, in futuro, l’avviso di addebito. Oggi l’Istituto chiede di effettuare un
nuovo versamento a Equitalia e richiedere il rimborso di quanto versato all’Inps. Infatti, i sistemi
informatici di Inps ed Equitalia non dialogano. A questo proposito il vicepresidente del Consiglio
nazionale dell’Ordine dei consulenti del lavoro, Vincenzo Silvestri, ha chiesto e, sembra,
ottenuto che il dialogo avvenga e, in attesa dell’implementazione di un sistema informatico più
efficiente, possa essere sospesa l’esecutività della cartella. L’Inps non dovrà che comunicare
all’esattoria che l’avviso è momentaneamente sospeso. Ciò porterà le aziende a non versare due
volte ed a non vedersi pregiudicare il Durc.
Anche in: Il Sole 24 Ore – Norme e Tributi, p. 47 – Per i pagamenti errati l’Inps chiamerà Equitalia
– M. Pri.
Lavoro
Soluzione esodati e flessibilità in uscita nella prossima legge di Stabilità
Il 24 settembre 2015 il ministro dell’Economia, Padoan, e il ministro del Lavoro, Poletti, hanno
parlato davanti alle Commissioni Lavoro e Bilancio riunite in seduta unica per avanzare una serie
di proposte importanti sulla questione previdenziale e sulla Legge finanziaria. In particolar
modo, i ministri si sono espressi sulla vicenda degli esodati e sull’uscita dal lavoro più flessibile
rispetto ai criteri imposti dalla legge Fornero, presupponendo una loro possibile soluzione
proprio nella prossima Legge di Stabilità.
Questione esodati
Padoan si dice certo che nella prossima manovra economica troverà spazio la soluzione
“definitiva” sui lavoratori esodati, con un “nuovo ma definitivo intervento di salvaguardia”.
“Il Governo – ha dichiarato il Ministro – è comunque impegnato ad analizzare la questione, a
partire dalla legge di Stabilità e compatibilmente con il quadro di finanza pubblica”.
Ricapitolando i conti sugli esodati che hanno già usufruito delle sei misure di salvaguardia varate
dal precedente e dall’attuale Governo, il Ministro dell’Economia ha spiegato che per il settimo
provvedimento è necessaria una “nuova autorizzazione di spesa”, facendo riferimento anche ad
un “intervento normativo che consideri l’impatto sull’indebitamento netto”.
Unione Provinciale di Caserta
Infatti, qualsiasi intervento verrà attuato avrà un impatto sui conti pubblici e, di conseguenza,
ogni cambiamento del sistema pensionistico deve essere attentamente valutato proprio per
tener conto del quadro di finanzia pubblica. Non esiste, infatti, un “fondo esodati” da cui sono
state sottratte risorse e serve, ora, una norma che autorizzi la nuova spesa anche per la settima
e ultima salvaguardia. Dunque, il Governo procederà ancora una volta come in passato:
l’operazione si farà con apposite autorizzazioni di spesa sugli anni futuri e con il “recupero delle
economie accertate per gli esercizi pregressi”. Così, nei prossimi giorni sono già attesi i primi
lavori tecnici dei ministeri e del personale dell’Inps che procederanno alla verifica, in una
Conferenza dei servizi, dei risparmi effettivi per poi procedere alla stesura della relativa norma
di spesa.
Flessibilità in uscita
Parlando della legge di Stabilità, Poletti e Padoan hanno anche affrontato il tema della
flessibilità in uscita. Anche in questo caso il Governo si dice pronto ad affrontare “la questione
della flessibilità in uscita, compatibilmente con il quadro di finanza pubblica”. Per Padoan,
infatti, “l’introduzione di forme di flessibilità potrebbe essere utile al fine di venire incontro a
richieste di specifici gruppi di cittadini vicini all’età di pensionamento”, anche se però, tenendo
conto dell’aumento dell’aspettativa di vita è “da considerare inevitabile un progressivo aumento
dell’età di pensionamento”, insieme alla necessità di un assetto del sistema pensionistico che
“contribuisca al rientro nel processo di debito/Pil”. È stata analizzata, poi, sempre in tema di
flessibilità, anche una soluzione per andare incontro alle donne che vogliono accedere alla
pensione con 58 anni e 35 di anzianità con maturazione dei requisiti entro fine anno. Questo
tema va ad incrociarsi con quella che è stata definita la cosiddetta “nuova opzione donna”: serve
una nuova autorizzazione di spesa, che potrebbe consentire alle lavoratrici di uscire dal 2016 a
62-63 anni con 35 di contributi e una riduzione dell’assegno pari a circa il 10% per tre anni di
anticipo rispetto all’età di vecchiaia. Ma, proprio questo gioco delle tre carte (esodati, opzione
donna e flessibilità pensionistica) non è piaciuto ai sindacati che attaccano duramente, per
paura di una confusione dei termini e che tutto vada a finire nella stessa Legge di stabilità.
Anche in: Il Sole 24 Ore, p. 8 – «Pensioni, in manovra esodati e flessibilità» – Colombo – ItaliaOggi,
p. 28 – Pensioni, la flessibilità nella legge di Stabilità – D’Alessio
INAIL–Confindustria. L’accordo quadro per iniziative in materia di salute e sicurezza
In data 18 settembre 2015, l’INAIL e Confindustria hanno firmato un accordo quadro di
collaborazione per la realizzazione di iniziative informative in materia di salute e sicurezza sul
lavoro e di promozione della cultura della prevenzione con azioni di divulgazione e
sensibilizzazione.
Unione Provinciale di Caserta
Gli ambiti di collaborazione e di valorizzazione sono:
•progettazione e promozione di iniziative congiunte finalizzate alla diffusione e crescita della
cultura della prevenzione nei luoghi di lavoro, anche nell’ottica del miglioramento continuo dei
livelli di sicurezza;
•analisi delle attività realizzate congiuntamente a livello regionale;
•creazione della cultura di impresa in tema di salute e sicurezza, attraverso l’individuazione di
“buone pratiche” realizzate dalle imprese e la messa in atto di azioni volte ad agevolare la
replicabilità delle stesse;
•realizzazione di studi finalizzati alla elaborazione di indicatori di incidentalità, utile strumento
di valutazione dell’andamento del fenomeno infortunistico ai fini di indirizzare le politiche attive
prevenzione e di verificarne l’efficacia.
ASpI. Sbloccate le domande 2014
Con messaggio n. 5892 del 23 settembre 2015, l’INPS, con riferimento all’indennità ASpI, ha
comunicato che sono state sbloccate tutte le domande dei sospesi riferite all’annualità 2014,
autorizzate dagli Enti Bilaterali. Conseguentemente, per poter predisporre le istruzioni per la
liquidazione delle richieste di sospensione per l’anno in corso, occorre che siano definite entro il
mese di ottobre 2015 le suddette domande dell’anno di competenza 2014 giacenti nella
procedura di liquidazione. Per l’acquisizione di una domanda ASpI sospesi 2014, in presenza di
una domanda ASpI sospesi 2015 in liquidazione, relativa allo stesso soggetto, l’INPS ha fornito
alle proprie sedi apposite istruzioni operative a seconda delle diverse casistiche che possono
presentarsi:
•domanda ASpI sospesi 2014 ancora da acquisire e domanda ASpI sospesi 2015 ancora da
acquisire: sarà acquisita e liquidata per prima la domanda ASpI sospesi 2014;
•domanda ASpI sospesi 2014 ancora da acquisire e domanda ASpI sospesi 2015 acquisita e in
stato ‘P’: sarà acquisita e liquidata per prima la domanda ASpI sospesi 2014;
•domanda ASpI sospesi 2014 ancora da acquisire e domanda ASpI sospesi 2015 acquisita e
liquidata: si chiuderà a zero giornate la domanda ASpI sospesi 2015 ponendo la data di
decorrenza uguale alla data di decadenza e mettendo a recupero quanto già pagato sulla
domanda ASpI sospesi 2014 che dovrà essere acquisita e liquidata. Alla definizione della
domanda ASpI sospesi 2014 sarà consentito acquisire da reparto la domanda ASpI sospesi 2015
chiusa a zero giornate e procedere alla liquidazione della stessa;
•domanda ASpI sospesi 2014 ancora da acquisire e domanda ASpI sospesi 2015 acquisita,
liquidata e definita: sarà riaperta la domanda ASpI sospesi 2015 e si procederà come al punto
precedente.
Unione Provinciale di Caserta
Per i successivi sblocchi delle domande riferite all’annualità 2015, presentate dopo il 15 febbraio
2015, l’Istituto si è riservato di fornire le istruzioni dopo la chiusura dei pagamenti per l’anno di
competenza 2014.
Pensione e lavoro autonomo. Dichiarazione reddituale 2014
L’INPS, con messaggio n. 5901 del 24 settembre 2015, ha fornito chiarimenti in merito ai
pensionati tenuti alla comunicazione dei redditi da lavoro autonomo conseguiti nell’anno 2014.
A tal proposito, ricorda l’Istituto che i titolari di pensione con decorrenza compresa entro l’anno
2014, soggetti al divieto di cumulo parziale della pensione con i redditi da lavoro autonomo, per
detto anno sono tenuti a dichiarare entro il 30 settembre 2015, i redditi da lavoro autonomo
conseguiti nell’anno 2014. Il messaggio, dopo aver specificato quali sono i pensionati esclusi
dall’obbligo di dichiarare i redditi da lavoro autonomo conseguiti nell’anno 2014 e quali, invece,
i pensionati soggetti all’obbligo di dichiarare i suddetti redditi, specifica che i soggetti tenuti alla
dichiarazione possono utilizzare il portale dell’Istituto (www.inps.it – MODULI) e procedere
all’invio on line, previa autenticazione con PIN. Il cittadino, una volta autenticatosi con PIN sul
sito www.inps.it, può accedere ai Servizi per il cittadino e selezionare la voce Dichiarazioni
Reddituali (per la dichiarazione RED). Nel successivo pannello occorre scegliere la Campagna di
riferimento e la Tipologia 2015 (dichiarazione redditi per l’anno 2014). In alternativa è possibile
scaricare il modulo 503 AUT dalla sezione dedicata del portale dell’Istituto (www.inps.it –
MODULI), compilarlo e inviarlo a mezzo PEC alla sede competente.
Anche in: ItaliaOggi, p. 28 – Cumulo, i redditi Inps entro fine mese – Comegna
Economia E Finanza Fisco
Voluntary disclosure, la proroga è vicina
E’ molto vicina la proroga della voluntary disclosure. La decisione oggi al CdM, alle prese con il
decreto legge sulla finanza pubblica, che potrebbe far slittare la chiusura al 30 novembre 2015,
con conseguente slittamento a fine dicembre della data per l’integrativa.
È un decreto omnibus
Il decreto della proroga contiene anche molto altro. Ad esempio potrebbe decretare il freno
all’aumento di ottobre delle accise sulla benzina, con la cancellazione della clausola di
salvaguardia per il mancato incasso dovuto al no della Ue sull’estensione del reverse charge alla
grande distribuzione. Ma anche: la soluzione per la gestione dei fondi per il pagamento dei
debiti della Pa concessi alle Regioni, lo slittamento dei termini per le delibere comunali su Tasi,
Imu, Tari e addizionali Irpef, ed una norma sulle grandi imprese in crisi. Sull’ultimo punto si
ipotizza la concessione al magistrato di tre mesi in più da aggiungere all’operazione salvataggio
per le imprese in crisi che presentano criteri di redditività.
Unione Provinciale di Caserta
Ci sono anche misure cancellate, come quella che risolveva le questioni di frontalieri ed ex
frontalieri in Svizzera.
Anche in: Il Sole 24 Ore – Norme e Tributi, p. 43 – La voluntary slitta al 30 novembre – Mobili – Il
Sole 24 Ore – Norme e Tributi, p. 43 – Al Parlamento l’ultima parola sui «nodi» aperti –
Galimberti – ItaliaOggi, p. 22 – Voluntary, proroga in due tempi – Bartelli
Fisco
Agricoltura, approvata una linea di credito dalla BEI
La Banca europea degli investimenti (BEI) ha approvato una linea di credito da 50 milioni di euro
a favore dell’ISMEA, l’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare, per la concessione di
finanziamenti ai giovani agricoltori. A renderlo noto una news dell’ufficio stampa del Ministero
delle politiche agricole alimentari e forestali, pubblicata sul sito web ministeriale. L’obiettivo
della BEI a favore del nostro Paese è quello di dare maggiore spazio ai giovani nel settore
agricolo, dopo i dati poco rassicuranti giunti sul ricambio generazionale in agricoltura (solo il 7%
delle aziende agricole italiane sono condotte da under 40). Grazie ai 50 milioni di euro messi a
disposizione dalla BEI, l’ISMEA potrà concedere finanziamenti a sostegno di start-up e progetti di
ampliamento di imprese agricole giovanili già esistenti. I prestiti, con durata massima pari a 20
anni, potranno anche sostenere investimenti per l’efficienza aziendale, l’internazionalizzazione e
il commercio elettronico. Nelle prossime settimane verranno definite le modalità di intervento e
i contratti di finanziamento tra BEI ed ISMEA, cosicché poi potranno essere avviate le prime
istruttorie di fido da parte dell’ISMEA. Il Ministro Maurizio Martina ha dichiarato che si tratta di
un’opportunità importante: “questi 50 milioni di euro costituiscono un patrimonio da utilizzare
al meglio e si inseriscono nel piano di azioni del Governo per favorire il ricambio generazionale”.
Anche in: ItaliaOggi, p. 27 – Dalla Bei 50 milioni ai giovani agricoltori – Ottaviano
Reti di impresa per l’artigianato digitale: domande prorogate ad ottobre
Il termine fissato alle ore 12.00 del 25 settembre 2015, dal decreto del Direttore generale per gli
incentivi alle imprese 11 maggio 2015, per la presentazione delle domande a valere sulla misura,
prevista dalla legge di stabilità 2015, per il sostegno di aggregazioni di imprese riunitesi, in
numero almeno pari a 15, allo scopo di promuovere attività innovative nell’ambito
dell’artigianato digitale e della manifattura sostenibile, è stato posticipato alle ore 12.00 del 15
ottobre 2015. Lo ha disposto il decreto direttoriale del 24 settembre 2015. La richiesta di
proroga è stata avanzata dalle stesse imprese in considerazione delle difficoltà riscontrate circa
il completamento delle attività di predisposizione delle domande in tempi utili alla loro
presentazione, con particolare riferimento alla condizione relativa al numero minimo di imprese
facenti parte dell’aggregazione. Gli interessati devono porre in essere programmi finalizzati al
conseguimento di uno o più dei seguenti obiettivi dello strumento agevolativo:
Unione Provinciale di Caserta
•creazione di centri di sviluppo di software e hardware a codice sorgente aperto per la crescita e
il trasferimento di conoscenze alle scuole, alla cittadinanza, agli artigiani e alle microimprese;
•creazione di centri per l’incubazione di realtà innovative nel mondo dell’artigianato digitale;
•creazione di centri per servizi di fabbricazione digitale rivolti ad artigiani e a microimprese;
•messa a disposizione di tecnologie di fabbricazione digitale;
•creazione di nuove realtà artigianali o reti manifatturiere incentrate sulle tecnologie di
fabbricazione digitale.
Le domande devono essere trasmesse tramite posta elettronica certificata all’indirizzo:
dgiai.artigianatodigitale@pec.mise.gov.it.
Albergo di proprietà dell’ente religioso. Ici confermata
Con ordinanza n. 19016 depositata il 24 settembre 2015, la Corte di cassazione ha rigettato il
ricorso presentato da un istituto religioso contro la decisione di merito che aveva confermato
una cartella di pagamento relativa all’imposta Ici per l’anno 2007 dovuta al Comune su un
complesso immobiliare di proprietà dell’ente religioso medesimo che era stato concesso in
locazione ad una Srl per lo svolgimento di attività alberghiera. Nel testo dell’ordinanza, la
Suprema corte, oltre a rilevare l’inammissibilità dei motivi addotti dal ricorrente istituto sotto
diversi profili, ha evidenziato come la decisione della Commissione tributaria regionale fosse in
linea con altre tre pronunce depositate dalla medesima Corte di legittimità ed inerenti ad alcune
annualità d’imposta Ici, proprio tra le stesse parti e per le medesime questioni sollevate con la
controversia in esame, nei confronti della quale, quindi, operava il giudicato esterno. In sede di
processo tributario – ha spiegato dalla Suprema corte – il principio di cui all’articolo 2909 del
Codice civile, ai sensi del quale il giudicato fa stato ad ogni effetto tra le parti, i loro eredi o
aventi causa, è applicabile non solo allorché si tratti della medesima imposta, come nel caso in
esame, ma anche nel caso in cui gli atti tributari impugnati in due giudizi siano diversi..
Anche in: Il Sole 24Ore – Norme e Tributi, p. 46 – Paga Ici l’albergo dell’istituto religioso –
Debenedetto
Una Produzione a Cura del
Consiglio U.P. ANCL SU di Caserta

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *