Da Alex Zanotelli,che è a Dakar per il Word Social Forum.

Alex Zanotelli e Agnese Ginocchio

 a cura di Consiglia Salvio

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>>—-Messaggio originale—-
>>Da: alex.zanotelli@libero.it
>>Data: 04/02/2011 14.42
>>Ogg: I: pezzo alex da Gorèe
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>>>Dakar 3 febbraio 2011
>>>
>>>L’Africa rinasce a Gorèe
>>>
>>>Alex Zanotelli
>>>
>>>Oggi sono stato testimone di un evento che assume un
significato
>>>simbolico molto forte: il World migrants forum. Si tratta
di un
>>>incontro di migranti, soprattutto africani, riuniti in
assemblea per
>>>elaborare una Carta mondiale per i loro diritti, partendo
dallo
>>>slogan: “Una carta per un mondo senza muri”.
Provocatoriamente hanno
>>>indetto questa loro assemblea (2.-3-4 febbraio) nell’isola
di Gorée, a
>>>Dakar, da dove sono partiti milioni di schiavi per le
Americhe, in
>>>quella vergognosa tratta Atlantica.
>>>Con un gruppo di comboniani e comboniane abbiamo assistito
al
>>>dibattito di questi immigrati, iniziato nel 2006 dai sans
papiers di
>>>Marsiglia, continuato in questi anni nei vari continenti,
per
>>>concludersi a Gorée, con l’approvazione della Carta
mondiale dei
>>>migranti. Carta che verrà poi presentata al Forum sociale
mondiale
>>>(Dakar 6-11 febbraio).
>>>E’ la prima volta che visito quest’isola (patrimonio
dell’umanità),
>>>che ha visto gli orrori, durati tre secoli, che hanno
portato decine
>>>di milioni di schiavi Oltreoceano. Sono rimasto
profondamente
>>>scioccato da questo luogo che parla, un vero luogo
teologico che
>>>interpella tutta l’umanità. Soprattutto l’Occidente.
>>>Gorée è l’ Aushwitz dell’Africa, una delle tragedie più
immense del
>>>popolo nero. E sono rimasto molto turbato del clima
festaiolo e
>>>turistico che ho visto. Un luogo sacro come Gorée richiede
silenzio,
>>>riflessione e contegno. Noi bianchi dovremmo andarci
semplicemente per
>>>chiedere perdono.
>>>Come comboniani ci ritorneremo nei prossimi giorni proprio
con questi
>>>sentimenti: con la richiesta di perdono per il crimine che
abbiamo
>>>commesso contro il popolo nero.
>>>Chi oggi, invece, incarna per me lo spirito di Gorée è
quel centinaio
>>>di migranti africani riuniti a Gorée e che riprendono la
parola per
>>>chiedere con forza la tutela dei loro diritti.
>>>“I migranti sono presi di mira da politiche ingiuste”,
afferma il
>>>preambolo della Carta. “Queste a scapito dei diritti
universalmente
>>>riconosciuti a ogni essere umano. Queste politiche sono
imposte da
>>>sistemi che cercano di mantenere i privilegi dei pochi,
sfruttando la
>>>forza lavoro dei migranti”.
>>>Ripenso alla drammatica situazione degli immigrati in
Italia, usati
>>>come manodopera a basso prezzo, e, quando non servono più,
rispediti
>>>al mittente, come impone la legge Bossi-Fini.
>>>Ripenso al razzismo del Decreto sicurezza del ministro
Maroni, che
>>>impedisce a un’ immigrata che partorisce in ospedale di
riconoscere il
>>>proprio figlio. Siamo arrivati a un razzismo di Stato.
>>>Ripenso ai respingimenti nel Mediterraneo, con la tragica
conseguenza
>>>di migliaia di morti nel deserto…
>>>E’ Gorée che si ripete. Ma non solo in Italia. “Se i nostri
immigrati
>>>soffrono indicibilmente in Europa”, grida Diouf durante il
dibattito
>>>sulla Carta dei migranti, “soffrono anche quando sono
costretti a
>>>emigrare in altri paesi d’Africa e diventa una catastrofe
quando sono
>>>obbligati a migrare nei paesi nord africani”.
>>>E’ incredibile che questo avvenga proprio agli africani,
che, come
>>>diceva uno dei partecipanti al forum, “sono stati in questi
ultimi 500
>>>anni deportati come schiavi, colonizzati e schiacciati
>>>dall’imperialismo”.
>>>In questo dibattito sugli immigrati a Gorée ho sentito
un’Africa con
>>>una voglia matta di rimettersi in piedi, riprendendo in
mano la sua
>>>storia.
>>>Un buon auspicio per il Forum sociale mondiale, che per la
seconda
>>>volta si tiene in Africa.
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Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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