+ DAL VANGELO SECONDO MATTEO 26,14- 27,66

Domenica 5 aprile 2020

Domenica delle Palme

+ Dal Vangelo secondo Matteo 26,14- 27,66

La Passione del Signore

+ Passione di nostro Signore Gesù Cristo secondo Matteo

Forma breve (27,11-54)

– Sei Tu il re dei Giudei?

In quel tempo Gesù comparve davanti al governatore, e il governatore lo interrogò dicendo: «Sei tu il re dei Giudei?». Gesù rispose: «Tu lo dici». E mentre i capi dei sacerdoti e gli anziani lo accusavano, non rispose nulla.

Allora Pilato gli disse: «Non senti quante testimonianze portano contro di te?». Ma non gli rispose neanche una parola, tanto che il governatore rimase assai stupito. A ogni festa, il governatore era solito rimettere in libertà per la folla un carcerato, a loro scelta. In quel momento avevano un carcerato famoso, di nome Barabba. Perciò, alla gente che si era radunata, Pilato disse: «Chi volete che io rimetta in libertà per voi: Barabba o Gesù, chiamato Cristo?». Sapeva bene infatti che glielo avevano consegnato per invidia.

Mentre egli sedeva in tribunale, sua moglie gli mandò a dire: «Non avere a che fare con quel giusto, perché oggi, in sogno, sono stata molto turbata per causa sua». Ma i capi dei sacerdoti e gli anziani persuasero la folla a chiedere Barabba e a far morire Gesù. Allora il governatore domandò loro: «Di questi due, chi volete che io rimetta in libertà per voi?». Quelli risposero: «Barabba!». Chiese loro Pilato: «Ma allora, che farò di Gesù, chiamato Cristo?». Tutti risposero: «Sia crocifisso!». Ed egli disse: «Ma che male ha fatto?». Essi allora gridavano più forte: «Sia crocifisso!».

Pilato, visto che non otteneva nulla, anzi che il tumulto aumentava, prese dell’acqua e si lavò le mani davanti alla folla, dicendo: «Non sono responsabile di questo sangue. Pensateci voi!». E tutto il popolo rispose: «Il suo sangue ricada su di noi e sui nostri figli». Allora rimise in libertà per loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò perché fosse crocifisso.

– Salve, re dei Giudei!

Allora i soldati del governatore condussero Gesù nel pretorio e gli radunarono attorno tutta la truppa. Lo spogliarono, gli fecero indossare un mantello scarlatto, intrecciarono una corona di spine, gliela posero sul capo e gli misero una canna nella mano destra. Poi, inginocchiandosi davanti a lui, lo deridevano: «Salve, re dei Giudei!». Sputandogli addosso, gli tolsero di mano la canna e lo percuotevano sul capo. Dopo averlo deriso, lo spogliarono del mantello e gli rimisero le sue vesti, poi lo condussero via per crocifiggerlo.

– Insieme a lui vennero crocifissi due ladroni

Mentre uscivano, incontrarono un uomo di Cirene, chiamato Simone, e lo costrinsero a portare la sua croce. Giunti al luogo detto Gòlgota, che significa «Luogo del cranio», gli diedero da bere vino mescolato con fiele. Egli lo assaggiò, ma non ne volle bere. Dopo averlo crocifisso, si divisero le sue vesti, tirandole a sorte. Poi, seduti, gli facevano la guardia. Al di sopra del suo capo posero il motivo scritto della sua condanna: «Costui è Gesù, il re dei Giudei».

Insieme a lui vennero crocifissi due ladroni, uno a destra e uno a sinistra.

– Se tu sei Figlio di Dio, scendi dalla croce!

Quelli che passavano di lì lo insultavano, scuotendo il capo e dicendo: «Tu, che distruggi il tempio e in tre giorni lo ricostruisci, salva te stesso, se tu sei Figlio di Dio, e scendi dalla croce!». Così anche i capi dei sacerdoti, con gli scribi e gli anziani, facendosi beffe di lui dicevano: «Ha salvato altri e non può salvare se stesso! È il re d’Israele; scenda ora dalla croce e crederemo in lui. Ha confidato in Dio; lo liberi lui, ora, se gli vuol bene. Ha detto infatti: “Sono Figlio di Dio”!». Anche i ladroni crocifissi con lui lo insultavano allo stesso modo.

– Elì, Elì, lemà sabactàni?

A mezzogiorno si fece buio su tutta la terra, fino alle tre del pomeriggio. Verso le tre, Gesù gridò a gran voce: «Elì, Elì, lemà sabactàni?», che significa: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?». Udendo questo, alcuni dei presenti dicevano: «Costui chiama Elia». E subito uno di loro corse a prendere una spugna, la inzuppò di aceto, la fissò su una canna e gli dava da bere. Gli altri dicevano: «Lascia! Vediamo se viene Elia a salvarlo!». Ma Gesù di nuovo gridò a gran voce ed emise lo spirito.

(Qui si genuflette e si fa una breve pausa)

Ed ecco, il velo del tempio si squarciò in due, da cima a fondo, la terra tremò, le rocce si spezzarono, i sepolcri si aprirono e molti corpi di santi, che erano morti, risuscitarono. Uscendo dai sepolcri, dopo la sua risurrezione, entrarono nella città santa e apparvero a molti. Il centurione, e quelli che con lui facevano la guardia a Gesù, alla vista del terremoto e di quello che succedeva, furono presi da grande timore e dicevano: «Davvero Costui era Figlio di Dio!». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Nel periodo di Pasqua esce puntualmente da qualche parte la tesi della non colpevolezza di Giuda Iscariota. A scrivere sono teologi, Sacerdoti e altri che implicitamente ammettono di essere simili a Giuda, tutti impegnati a smentire il Vangelo storico che ad osservare la Parola di Dio.

Infondere dubbi o smentire la Parola di Dio dopo duemila anni di approvazioni di Papi, di cui numerosi Santi, è un’opera ispirata da Satana.

Anche quanti giustificano Giuda essendo somiglianti a lui, conosceranno il dolore che distrugge senza finire, tortura e anticipa quello eterno.

Sono numerosi i Prelati che hanno scelto di obbedire ad un altro Maestro e lo hanno dimostrato convergendo tutti sullo stesso piano umanitario per l’accoglienza generalizzata di tutti gli immigrati clandestini, trasformando così la Santa Chiesa in una Ong che si occupa di sociale e non più delle cose di Dio.

Osservate le loro indifferenze nella pandemia che scuote le persone, ascoltate alcune preghiere recitate senza amore e solo per svolgere un lavoro… Predicano senza più controllo, senza più vita cristiana.

La dottrina protestante nelle facoltà di teologia e nelle riunioni settimanale dei parroci delle diocesi, la diffondono con premura inviperendo ancora di più l’avversione contro Gesù e la sua Chiesa con dosi mortali per le anime inoffensive e deboli. Verrà il tempo in cui incontreranno Dio.

È un neomodernismo abile nel nascondere le eresie perché non le affermano palesemente, con storture insidiose e acrobazie linguistiche, che conducono gli uditori e i lettori fragili a credere alle falsità e a cadere nella perdizione, forse eterna.

Gesù ha parlato a Maria Valtorta di questo momento che stiamo vivendo, sono parole che spiegano le corruzioni nella Chiesa e nel mondo, e quanto avverrà presto, quando quelli che oggi sorridono con il ghigno (Illuminati e Prelati senza Dio) e i loro complici che dalle retrovie hanno permesso un potere esteso in tutti i luoghi, grideranno per il fuoco che cadrà dal Cielo e la loro carne, di tutti i cattivi, cadrà come squame, anche se dovessero nascondersi 200 metri sottoterra.

http://www.valtortamaria.com/operaminore/quaderno/1/manoscritto/10/29-ottobre-1943

Gesù nel discorso sugli ultimi tempi, la fine del potere del Male e avverrà tra breve, annuncia in San Matteo quanto avverrà nel Cielo: «Subito dopo la tribolazione di quei giorni, il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce, le stelle cadranno dal Cielo e le potenze dei cieli saranno sconvolte» (Mt 24,29).

L’Apocalisse parla di questo fuoco che cadrà dal Cielo e colpirà anche i conniventi dei perfidi che causano danni alla Chiesa e all’umanità. «Un fuoco scese dal Cielo e li divorò» (Ap 20,9). Nel capitolo precedente Gesù rivela a San Giovanni cosa avverrà al falso Messia e all’uomo che lo presenterà al mondo come il vero Messia descritto nella Bibbia…

«La bestia fu catturata e con essa il falso profeta, che alla sua presenza aveva operato i prodigi con i quali aveva sedotto quanti avevano ricevuto il marchio della bestia e ne avevano adorato la statua. Ambedue furono gettati vivi nello stagno di fuoco, ardente di zolfo» (Ap 19,20).

La Madonna parlò del fuoco che cadrà dal Cielo alla Beata Elena Aiello i cui scritti sono riconosciuti dalla Chiesa. Lo disse la Madonna a Don Stefano Gobbi con locuzioni interiori ed egli era grande amico di Papa Giovanni Paolo II.

Il trionfo di Satana e di tutti i suoi uomini che fanno parte dell’esercito non visibile ma sempre segreto ed esoterico sarà brevissimo, poi tutti saranno vagliati come la pula e resterà solo il buon grano che produrrà grandi frutti proprio per la fine e l’assenza dei cattivi. Questa sarà la fine dei perfidi e falsi cristiani descritta nell’Apocalisse: «Afferrò il drago, il serpente antico, che è diavolo e il Satana, e lo incatenò per mille anni» (Ap 20,2).

La Madonna rivelò alla Beata Elena Aiello il 16 aprile 1955 una profezia che scuote e pubblico questa perché approvata dalla Chiesa.

«L’ira di Dio è prossima e il mondo sarà travagliato da grande calamità! Le armi più micidiali delle potenze mondiali distruggeranno popoli e Nazioni. I dittatori della Terra, veri mostri infernali, atterreranno le Chiese con i Sacri Cibori e le cose più care. In questa lotta sacrilega, per il feroce impulso e l’accanita resistenza molto verrà abbattuto di tutto quello che è stato fatto dalla mano dell’uomo. Nubi con bagliori di incendio compariranno infine nel Cielo e una procella di fuoco si abbatterà su tutto il mondo. Il terribile flagello, mai visto nella storia dell’umanità, durerà settanta ore. Gli empi saranno polverizzati e molti andranno perduti nell’ostinatezza del loro peccato. Allora si vedrà la potenza della Luce sulla potenza delle tenebre».

Neanche il diluvio sarà paragonabile a quanto avverrà, mentre Sodoma e Gomorra rappresentano una pallida idea dello sconvolgimento che avverrà nel mondo. Chi ci salverà? La devozione al Cuore Immacolato di Maria, Ella ha promesso di proteggere i suoi veri devoti, veri vuol dire che pregano Lei ogni giorno, non vivono nella corruzione e non hanno legami con i corrotti.

Nel 1959 la Madonna disse ancora alla beata Elena Aiello: «MANIFESTERÒ LA MIA PREDILEZIONE PER L’ITALIA, ma il Cielo si coprirà di densa tenebra e la Terra sarà scossa da spaventosi terremoti che apriranno profondi abissi, e verranno distrutte città e province; e tutti grideranno che è la fine del mondo! Anche Roma sarà punita secondo giustizia per i suoi molti e gravi peccati, perché lo scandalo è arrivato al colmo. I BUONI PERÒ CHE SOFFRONO E I PERSEGUITATI PER LA GIUSTIZIA E LE ANIME GIUSTE NON DEBBONO TEMERE, PERCHÉ SARANNO SEPARATI DAGLI EMPI E DAI PECCATORI OSTINATI, E SARANNO SALVATI!».

Rivelazioni simili e altre ancora vengono confermate da mistiche già riconosciute dalla Chiesa e defunte, come la Serva di Dio Madre Cecilia Baij, la Venerabile Maria D’Agreda, la Beata Caterina Emmerick, la Beata Anna Maria Taigi, Maria Valtorta.

La domenica delle Palme ci presenta l’immagine del trionfo di Gesù, ma Lui non l’ha vissuto così. Avviene il doveroso e mirabile riconoscimento di Lui come il Messia atteso, anche da parte di incalcolabili forestieri e da farisei colpiti da un’improvvisa sanità mentale. Questo trionfo di Gesù è il meritato premio per Lui dopo tre anni di spargimento di Amore e donazione di Sé anche con grandi miracoli.

Non è il trionfo completo, questo avviene con la sua Risurrezione.

Sono sempre molti quelli che considerano Gesù un folle, un demonio, un esaltato, anche se rimane Figlio di Dio e ha compiuto esclusivamente opere sante. In cosa si può accusare sensatamente Gesù Cristo? L’attributo di folle, demonio, esaltato, và rivolto solo ai fanatici che danno gloria a se stessi, appunto si esaltano magari utilizzando il Nome di Gesù.

In nessuna circostanza il Signore mostra una leggera tendenza alla faziosità o ad una esaltazione sconsiderata del Padre. Tutto in Gesù è perfetto e i suoi nemici possono accusarlo solamente di considerarsi Figlio di Dio, anche se Lui aveva ampiamente dimostrato con i miracoli che le sue opere potevano venire solo da Dio.

Quando discute con i suoi nemici, Gesù vero Dio e vero Uomo, chiede per quale delle sue opere Lo accusano, considerando che i Profeti venerati dagli ebrei per ottenere un miracolo imploravano Dio e anche per lungo tempo, mentre Gesù Cristo nel suo Nome compie straordinari miracoli e mostra il dominio sulla natura, sulla morte, sui diavoli, su tutto.

Una differenza abissale, i Profeti si presentano inevitabilmente come uomini, Gesù comanda come solo Dio può cambiare ogni cosa.

Questo conferma che Gesù si presenta come Figlio di Dio, e lo afferma per dare testimonianza della venuta di Dio in mezzo a noi, di Dio invisibile che prende la Carne e si rende visibile per farci conoscere la sua bontà e indicarci la via del Paradiso.

Nessuno nella storia ha compiuto miracoli come Gesù, nessuno ha mai dato la vita per salvare sconosciuti, nessuno ha amato come Lui.

Maghi e fattucchieri, anticristi attuali che si aggirano ingannando la gente e l’anticristo che governerà per breve tempo il mondo, compiono prodigi e lo fanno nel nome di Satana, non hanno alcuna possibilità di compiere un solo miracolo che determini la sospensione delle leggi della fisica. Gesù lo fa in ogni miracolo, sempre il Signore vuole donarci grandi Grazie.

Come infinita è la sua umiltà mentre entra a Gerusalemme cavalcando un asino, allo stesso modo è infinita la sua Onnipotenza nel compiere continui e meravigliosi miracoli.

Se ci chiediamo perché Gesù volle patire la Passione atroce e cruenta, Lui ci risponde per Amore e per riparare il peccato originale che aveva una valenza infinita, compiuto da due persone con doni infiniti. La patì per amore nostro, per liberarci dalla schiavitù del Male ed è possibile ogni volta che preghiamo e adoriamo Gesù.

Anche se in questa domenica Gesù viene riconosciuto come il Messia dalla maggioranza della popolazione, poi in pochi ricorderanno i suoi insegnamenti divini e i miracoli autentici. Lo stesso avverrà quando si inganneranno i cattolici e sarà presentata una nuova dottrina.

Gesù oggi ci dice che vuole entrare umilmente nella nostra vita e farne parte. Vuole che condividiamo con Lui le scelte e gli orizzonti per guidarci nella migliore Via ed aiutarci ad evitare molti e grandi pericoli. Lui conosce ciò che è buono e utile per noi, l’uomo invece non riesce a capire ciò che non è comprensibile se prima non la sperimenta, e il più delle volte sbaglia e paga pegno.

Gesù ci indica nell’umiltà e nella ricerca quotidiana di Lui i modi per ricevere la sua protezione. Chiediamo alla Madonna di intercedere per noi.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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