DOMANI PRESIDIO A NAPOLI:DIFENDIAMO I REFERENDUM

 


VENERDI 29 APRILE 2011
ORE 16e30

PRESIDIO DAVANTI ALLA PREFETTURA DI NAPOLI (piazza Plebiscito)

IN DIFESA DEI REFERENDUM,
contro la scelta del governo di agire contro il referendum per l’acqua,
negando il diritto dei cittadini italiani di esprimersi tramite il voto.

Al di là della difesa dell’acqua bene comune si tratta di difendere la democrazia italiana.

SI SCRIVE ACQUA MA SI LEGGE DEMOCRAZIA

Comitato Referendario Campano 2 SI per l’Acqua Bene Comune

 —-Messaggio originale—-
Da: danieletorsiello
Data: 28/04/2011 10.29
Ogg: e’ in arrivo la stangata sull’acqua
LA STANGATA dovrebbe arrivare in bolletta già alla metà di maggio. Acqua più cara del venti cento per ventinove comuni dell’ area sarnese-nolana-stabiese. La proposta, già deliberata in Cda lo scorso dicembre dall’ Ato3 autorità di ambito del sarnese vesuviano, sarà votata il prossimo 29 aprile dall’ assemblea dei sindaci. E se tutto filerà liscio, la delibera potrebbe rendere operativi gli aumenti nei quindici giorni successivi. Un «semplice adeguamento» minimizzano dall’ Ato3. «Aumento ingiustificato» protestano i comitati civici. «I rincari del venti per cento valgono solo per alcune fasce – protesta Consiglia Salvio, referente del Comitato referendario campano per l’ Acqua Bene Comune – gli aumenti sono ben più alti, possono arrivare fino al 50 per cento». Nulla di definito, finora. Tutto dipende dagli esiti dell’ assemblea con i Comuni. È qui che il Consiglio di amministrazione dell’ Ato3 proporrà gli aumenti tariffari straordinari già deliberati in Cda a dicembre (assieme ai rimborsi dovuti ai cittadini per la depurazione non assicurata). La soglia di aumento è di 1,32 euro al metro cubo. Ma ci sono ancora zone (come Nocera) dove le tariffe sono ferme a 0,90 al metro cubo. I comuni più colpiti dalla stangata sono: Angri, Camposano, Castellammare di Stabia, Cimitile, Corbara, Nocera Inferiore, Nocera Superiore, Marigliano, Pagani, Pomigliano d’ Arco, Roccarainola, San Gennaro Vesuviano, Sant’ Egidio Monte Albino Santa Maria la Carità, Scafati, Tufino, Brusciano, Casalnuovo, Cicciano, Calvanico, Fisciano, Mariglianella, Poggiomarino, Pompei, Roccapiemonte, San Marzano Sul Sarno, San Valentino Torlo, Sarno e Striano. Per gli altri 47 comuni inclusi nell’ Ato3, gli aumenti si attesteranno invece intorno all’ 8 per cento. Tra questi, Nola, guidato dal sindaco Geremia Biancardi. «Paghiamo 0,66 euro per la prima fascia, 1,21 euro per la seconda – dice Raffaele Napolitano del comitato civico – Di certo la prima fascia arriverà a 1,32, con un aumento del 100 per cento.E comunque con la privatizzazione dell’ Ato 3 abbiamo già subito aumenti del 300 per cento in sei anni». «Si tratta di rincari in ballo da anni, mai praticati – precisa il presidente Carlo Sarro – Ci sono due bacini con due tariffe differenti. È giusto invece che paghino le stesse tariffe». Nel dettaglio, spiegano dall’ Ato3 (51 per cento partecipazione pubblica, 49 della privata Gori), da 1,02 al mc si passerà a 1,23 al mc, con un aumento del 20,31 per cento. «I primi 23 metri cubi sono assicurati alle famiglie ad un costo bassissimo – precisa Sarro – pagano soltanto 0,50 al mc, praticamente la metà». Critici i comitati civici (in prima linea padre Alex Zanotelli), pronti a lanciare l’ allarme, in attesa del referendum sull’ acqua pubblica del 12 e 13 giugno. I rincari, avvertono, potrebbero andare in soccorso ai pesanti disavanzi di bilancio della società partecipata Gori, «si parla di un buco di 40 milioni di euro». «La Gori vive un periodo di sofferenza finanziaria – conclude il presidente Sarro – e la situazione ha generato un certo appesantimento. Ma gli aumenti non sono collegabili». - 

 

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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