GLI ASSE MEDIANO INCANTANO AL TEATRO “CITTA’ DI PACE” DI CASERTA.

 STASERA LA TRE GIORNI DEDICATA ALLA MUSICA POPOLARE DI MAGIE VOCALI SI CONCLUDERA’ CON IL CONCERTO DEI CALATIA

Dalla musica popolare alla world music, dal rock al dub, il tutto condito con testi dall’influenza cantautoriale che parlano di riscatto del territorio di Terra di Lavoro e di speranza. E’ questo il mix offerto dagli Asse Mediano durante la seconda serata dedicata alla musica popolare inserita nel cartellone di Magie Vocali, la kermesse musicale curata da Gianni Genovese, svoltasi ieri al teatro “Città di Pace” di Caserta.
La band campana – composta da Marco Smorra, voce e chitarra, Walter Vivarelli, tamburi a cornice e batteria, Giovanni Montesano al basso, Pasquale Viola, Bouzouki, chitarre e Raffaele Salapete, chitarre – ha offerto uno show nel segno della contaminazione musicale che ha spaziato dal ritmo della musica popolare – con la canzone “Puortame Luntano”, singolo dell’ultimo lavoro discografico degli Asse Mediano e molto apprezzata dal numeroso pubblico che ha partecipato alla serata per il suo testo che parla di rivincita per il popolo di questo territorio – fino ad atmosfere più intime – dalla lettura di un estratto da “L’Altro Sguardo” dello scrittore napoletano Antonio Neiwiller al brano “Senza Culure”, coreografata dalla coppia di ballerini Andrea Doria ed Ylenia Vitale. Intensa anche la scelta delle due cover eseguite dagli Asse Mediano ed in particolare “Tutt egual song e criature” di Enzo Avitabile ed un’emozionantissima “Quann Chiove” con un omaggio a Pino Daniele che ha commosso gli appassionati presenti in sala.
“Difficile aggiungere qualcosa – ha commentato il direttore artistico Gianni Genovese a margine del concerto – Ogni volta è un’emozione diversa e sempre speciale. Su questo palco non servono parole quando tutto viene espresso dalla musica”.
Il programma del weekend, targato “Magie Vocali”, va avanti e si concluderà stasera alle 19, con lo spettacolo dei Calatia, realtà del tutto innovativa in cui confluiscono, condensandosi, la musica tradizionale di Terra di Lavoro ma anche tutte le influenze sonore che inevitabilmente formano il vissuto musicale di ognuno di noi. Il risultato è un mix esplosivo, energico ed ipnotico, dai cui stilemi vengono sviluppati brani inediti, con temi attuali, che osservano la realtà e che senza perdere l’essenza del linguaggio d’origine parlano alle nuove generazioni.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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