GRAZZANISE: COMANDANTE POLIZIA MUNICIPALE CERCASI

Da anni discontinuità e stranezze  al vertice dei Vigili Urbani

 di Raffaele Raimondo

GRAZZANISE – I vigili urbani in una piccola realtà cittadina sono i primi mediatori fra l’Amministrazione comunale e i cittadini. Mentre i carabinieri incarnano il profilo forte della legge, i vigili hanno un che di ben noto, di familiare, pur esercitando appieno la loro pubblica funzione. Tuttavia, nella realtà grazzanisana, la Polizia municipale da anni non trova pace ed ora anche su questo Corpo istituzionale è chiamata a razionalizzare ed optare e la terna commissariale in arrivo. Manca, infatti, un comandante stabile. L’ultimo, in via provvisoria, è stato Giuseppe Florio, operatore interno alla “squadra”, ma dopo la scadenza (qualche mese fa) del suo incarico, nulla s’è più saputo. D’altro canto, pare che vi siano dei vincoli normativi e, fors’anche, finanziari che non agevolano affatto la soluzione. Le discontinuità e le stranezze che si sono verificate negli anni addietro e che durano ancora hanno avuto dell’incredibile. Già quand’era in servizio effettivo il comandante Alessio Di Nardo si registrarono, per scelta dell’allora sindaco Enrico Parente, nomine aggiuntive: furono comandanti Tessitore proveniente da Francolise, Marano da Cancello ed Arnone; infine giunse Piccolo da Caserta. Da allora di nuovo il vuoto, coperto a termine da Florio. Un precedente analogo determinò pure al tempo di una delle due gestioni commissariali degli anni Novanta, quando venne Marino da Marcianise, all’inizio mostrando insolito rigore e poi man mano addolcendo il pugno.

Sussiste frattanto un problema di unità attive, cioè di pianta organica assottigliatasi negli anni: da sette vigili in azione vent’anni fa ai quattro dell’attualità. Il carico di lavoro in direzione contraria; insomma è cresciuto. Allora bisogna por mano al problema e trovare varchi di risposta alle esigenze di un servizio che oggi non è più neppure appoggiato dai “nonnini vigili” volatilizzatisi chissà proprio perché. Ma questo appartiene piuttosto ad un’altra questione su cui presto daremo nuove notizie e che riguarda la generale condizione della “terza età”, nonché le politiche da rideterminare per il potenziamento operativo del locale “circolo polivalente” di anziani e pensionati e soprattutto nel campo dell’assistenza domiciliare.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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