GRAZZANISE- Dove sono i cantonieri dell’Amministrazione provinciale?
Prof. Raffaele Raimondo
cronista free lance
Via A.Diaz, 33
81046 GRAZZANISE (Caserta)
tel 0823-96.42.12 – 340-500.67.64
e-mail: raffaeleraimondo1@virgilio.it                         COMUNICATO-STAMPA del 9 giugno 2011
Â
                                                  Già i primi roghi sulla provinciale 333: erba alta sui cigli ormai secca
GRAZZANISE: “APPICCIATEVE!â€
                                             Dove sono i cantonieri dell’Amministrazione provinciale?
                                             Intanto è invisibile la linea di mezzeria e il manto stradale tutto dissestato !
  (Raffaele Raimondo) – Il 9 giugno già la giornata del primo rogo sulla provinciale 333 (ex statale 264), alla periferia ovest del centro urbano. Sinuosa ed ampia nuvola di fumo bianco agitata dal venticello. Automobilisti in difficoltà . E non è ancora arrivata l’estate! Allora che porterà la bella stagione? Incendi a ripetizione? La realtà nel Basso Volturno è da “terzo mondoâ€, mentre a Caserta, al Corso Trieste, si discute di bilancio che precede un rimpasto. Sì, nel “terzo mondo†non si son visti a maggio i cantonieri della Provincia a tagliar l’erba sui cigli dei fossi laterali della strada che collega Capua a Castelvolturno, attraversando Grazzanise e Santa Maria la Fossa. E non si sono visti neppure in autunno a ripulir caditoie per far defluire l’acqua piovana, con grave rischio, specie nottetempo, dei mezzi e dei viaggiatori impelagatisi in velocità nelle pozzanghere. E neanche d’inverno a rifar la linea di mezzeria divenuta quasi invisibile e quindi altro grave pericolo dovuto alla ben poco individuabile traccia di percorso nelle periodiche serate di nebbia. Le stanze dei bottoni guidate dal presidente Mimì Zinzi troppo occupate da politici adusi alla difesa o alla conquista delle poltrone. Quelle stanze sembrano dire ai lunghi “muretti d’erba secca†ed ai tapini circolanti sulla 333: “Appicciateve! Noi abbiamo altro cui pensareâ€. Incredibile tutto questo. Inaudito, quasi irresponsabile. Infatti, ai tempi in cui la stessa strada apparteneva al patrimonio dello Stato, l’Anas provvedeva ad un minimo di manutenzione. Oggi si rischiano incidenti che le società assicuratrici sanno bene come gestire, non i poveri malcapitati. Allora i cantonieri si vedevano ogni giorno al lavoro a tinteggiare i tronchi degli olmi, a lavorar di pala e di zappa sui cigli. Adesso – cioè nell’epoca dei decespugliatori e delle macchine che agevolano la rapida rasatura delle chiome di alberi (che sulla provinciale 333 sono stati man mano distrutti, lasciando il posto ad arbusti cresciuti sulle indomabili radici) – neppure la segnaletica è più a norma. E dunque? Che le erbe brucino da sole al sole di giugno-luglio-agosto. In fondo è una tecnica che non costa nulla. Soltanto fumo sul parabrezza. Qualche sbandata. Nel peggiore dei casi, alcuni feriti. E stiamo parlando dell’ordinaria amministrazione, non di rilancio della zona o di sviluppo. Fino a quando durerà una simile inerzia? Almeno fino a che i sindaci o i cittadini di Capua, Santa Maria la Fossa, Grazzanise, Cancello ed Arnone, Castelvolturno non denunceranno chi di dovere per omissione di doveri istituzionali e civili o per colpa pregressa a danno delle popolazioni. Nel frattempo – è triste doverlo ammettere – vale questa regola: “Appicciateve!â€. I futuristi di Marinetti ritenevano che la guerra fosse “igiene del mondoâ€. Qua le proporzioni sono quelle delle “piccole cose†che, purtroppo, soltanto nell’evenienza delle disgrazie, diventano grosse.