GRAZZANISE: IN SILENZIO SE N’E’ ANDATO RAFFAELE PETRILLO, AUTORE DEL «DIZIONARIO GRAZZANISANO»

In lutto il mondo della Scuola grazzanisana, per la scomparsa dello storico Vicario del Circolo Didattico
GRAZZANISE: IN SILENZIO SE N’E’ ANDATO RAFFAELE PETRILLO, AUTORE DEL «DIZIONARIO GRAZZANISANO»
In tanti anni di insegnamento e di servizio sociale/politico si era fatto ammirare per la grande umanità

GRAZZANISE (Raffaele Raimondo) – L’autore del “Dizionario grazzanisano”, lo “storico” vicario del Circolo Didattico, l’apprezzato esponente del mondo sociale e politico locale. Il “professor” Raffaele Petrillo è passato a miglior vita. Se n’è andato in silenzio, nella notte fra il 6 e il 7 aprile, in piena primavera, dopo un’esistenza impegnata in vari ambiti istituzionali e culturali che lo ha reso interprete di una lunga stagione della storia recente di Grazzanise. Vivissima la sua intelligenza, forte la sua umanità spesso al servizio dei più poveri, addirittura proverbiale la sua ironia con cui ha saputo stemperare anche le contingenze più difficili.
Ha lasciato la dolce moglie Lina, gli amatissimi figli Fausta e Salvatore, i fratelli Pasquale, Aldo e Giannino, gli altri familiari affranti e i tanti amici che davvero gli volevano bene in paese e fuori. Ma tutta la comunità cittadina resta attonita di fronte alla sua scomparsa. Soprattutto negli ambienti scolastici e politici la sua imprevista “partenza” è considerata una grave perdita, giacché il “professor” Petrillo, campione dell’arte oratoria e piacevolissimo narratore, fin dalla giovane età fu stimato “maestro” e dal suo trasferimento nel “loco natìo” venne eletto dai colleghi “collaboratore” del dirigente che lo volle subito vicario: un incarico di responsabilità che egli ha saputo svolgere con tatto ed equilibrio fino al suo pensionamento avvenuto meno di dieci anni fa. Democristiano d’indirizzo conservatore, a lungo membro attivo nell’agone politico grazzanisano, in tante circostanze è stato riconosciuto ed accolto come la “voce ufficiale” del Partito di Don Sturzo e De Gasperi; l’ex sindaco Enrico Parente, già segretario amministrativo provinciale della D.C., lo scelse come “figliano” di cresima e lo volle sempre accanto in tutte le battaglie amministrative più volte vincenti. Eppure il “professor” Raffaele Petrillo non fu mai “uomo di poltrona”, mirando in prevalenza, e con spirito costantemente moderato, ad “azioni di servizio” per il Partito, per il paese e specialmente per la difesa della Scuola e di tutti i suoi attori, a partire dai più piccoli alunni ai quali riservava tutta la tenerezza di cui era capace. Quando decise di dare alle stampe una selezione dei suoi “biglietti” dove per tanto tempo aveva vergato proverbi, fatti e fenomeni dell’antica tradizione locale, vide la luce il “Dizionario Grazzanisano” e fu un successo. Quel libro rimane a testimonianza indelebile di una ricerca svolta con amore per una vita intera ed ora assume un valore ancora maggiore, destinato a porsi come documento di consultazione per la conoscenza del dialetto vetusto e del radicato umanesimo mazzonaro dalle radici solide e tutte da riscoprire. E’ arduo, in questo momento di dolore condiviso, rievocare i molti altri meriti del “professore”. Eppure non è
possibile dimenticare che egli, oltretutto, ha coordinato per anni il Comitato per i festeggiamenti del Protettore San Giovanni Battista: in quella lunga fase non mancava mai nel programma una buona banda musicale, perché egli, come i suoi sodali, intendeva conservare la bella tradizione bandistica degli antichi padri che si coniugava profondamente coi sentimenti di religiosa venerazione del Precursore di Gesù.
Domani, 8 aprile, alle ore 16, i funerali nella vicina “chiesa madre” che sorge di rimpetto alla sua casa paterna. Prevedibile una folta partecipazione di popolo: le sue spoglie mortali andranno a riposare, ma il suo esempio lucido e benefico resterà per sempre sfavillante in quanti lo conobbero ed ebbero la fortuna di percorrere vicino a lui un tratto di questa misteriosa vita terrena.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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