GRAZZANISE: L’ELICOTTERISTA ANTONIO RAIMONDO: EROE O MARTIRE?

Prof. Raffaele Raimondo

cronista free lance

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e-mail: raffaeleraimondo1@virgilio.it    COMUNICATO-STAMPA 18 novembre 2011

GRAZ Un momento della rievocazione del 18 nov 2011

           

                                Rievocata dalla Biblioteca comunale la tragedia del 1995 a Procida

GRAZZANISE:  L’ELICOTTERISTA ANTONIO RAIMONDO: EROE O MARTIRE?

                             Gli ispettori della PS Miggiano e Volpe hanno ricordato l’amico di sempre

GRAZZANISE (Raffaele Raimondo) – Data infausta il 18 novembre per la comunità grazzanisana. Indelebile, infatti, il ricordo che tutto il paese conserva delle due strazianti tragedie consumatesi in questo stesso giorno a Milano (1993) e a Procida (1995). A appena 24 mesi di distanza, persero la vita, in disarmante coincidenza, prima i piccoli emigrati Giovannino (9 anni) e Lucrezia (14 anni) Montesano insieme con la loro mamma Antonietta D’Abrosca – vittime di un pazzo che nel capoluogo lombardo fece scoppiare una bombola di gas – e poi l’elicotterista grazzanisano Antonio Raimondo – falciato dalle vorticose pale del velivolo sull’isola di Arturo, nel medesimo incidente in cui perì l’infermiera procidana Gaetanina Scotto di Perrotolo -. E ogni anno, quando arriva il 18 novembre, un velo di rimpianto scende nelle case e per le strade, ravvivandosi la memoria di quegl’indimenticabili eventi. L’assurda morte dei tre grazzanisani a Milano ebbe una risonanza nazionale e profondamente colpì la cristiana pietà del cardinal Carlo Maria Martini. La disgrazia di Procida non fu meno traumatizzante. In questo novembre 2011 -16 anni dopo- il direttore della biblioteca comunale Marta Raimondo ha voluto organizzare una pubblica manifestazione in memoria del generoso Tonino nell’aula consiliare e con un omaggio reso al Monumento ai Caduti accanto al quale una lapide ricorda il sacrificio dell’elicotterista: “eroe del nostro tempo” come il manifesto d’annuncio lo ha definito o “martire laico”, secondo il timbro che volle stampare, anni fa, il vescovo di Caserta Raffaele Nogaro? Per i familiari raccolti in sala, agli amici, agli studenti delle scuole locali (mancavano soltanto gli esponenti politici, forse per giusto decoro, vista la fine che hanno fatto la piazza a lui dedicata ed il gemellaggio con Procida inabissatosi per incredibile incuria degli amministratori comunali degli ultimi anni) sicuramente il dilemma “eroe o martire” non esiste, avvertendo soprattutto emozioni per le ferite del cuore tuttora aperte o apprendendo notizie di cui, specialmente i giovanissimi, sapevano poco o niente. Infatti, oltre al sindaco Pietro Parente -che ha espresso un commosso saluto all’inizio dell’incontro- e alla bibliotecaria Raimondo -che ha spiegato con passione le fertili ragioni dell’iniziativa assunta-, sono stati Paolo Miggiano ed Eugenio Volpe, colleghi di Tonino nella Polizia di Stato, ad illustrare il profilo umano e professionale di Antonio Raimondo, la sua esemplare testimonianza, i tormenti della vicenda giudiziaria alla fine conclusasi con gl’indagati venuti fuori senza le condanne lungamente attese dalle famiglie dei “martiri”. Miggiano ha osservato che dei risultati si sono comunque ottenuti per quel sangue versato, come la ridefinizione delle responsabilità in materia di voli per soccorsi aerei,

la ristrutturazione del servizio affidato alla PS e l’istituzione a Procida di un funzionale servizio di intervento sanitario  in luogo della vecchia “medicheria”. Sopravvivono tuttavia forti sentimenti di nostalgia subentrati al dolore dei primi tempi successivi alla tragedia e vale molto ancora la “lezione” che le giovani generazioni grazzanisane possono ricavare da episodi tanto struggenti quanto fulgidi. Torneranno tanti altri 18 novembre e queste due strade di fraterno amore torneranno ad essere riaperte, dissimulando lacrime e riaccendendo ogni volta la speranza che quei fatti non si ripetano più!

 

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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